Author: Rinnovabili.it
(Rinnovabili.it) – Dei 12,2 milioni di edifici residenziali italiani oltre 9 milioni non sono in grado di garantire le performance energetiche richieste dalle nuove Direttive. Ma per raggiungere la classe E entro il 2030 sarà necessaria intervenire su gran parte degli immobili con importanti riqualificazioni energetiche. Ma quali sono gli interventi realmente necessari e come valutarne la convenienza? Un aiuto pratico arriva dal network di aziende Rete Irene che, attraverso una Miniguida alla Riqualificazione energetica residenziale, punta i riflettori su 10 questioni chiave del tema spaziando tra tempistiche, costi e benefici dei diversi interventi.
A questa domanda la Miniguida di Rete Irene risponde con quattro casi tipo:
I vantaggi di un intervento a favore dell’efficientamento energetico hanno ricadute sia personali che comunitarie:
La Miniguida identifica una serie di interventi prioritari:
Il risparmio raggiungibile dipende prima di tutto dall’intervento messo in atto. “Un intervento ben progettato insieme alla qualità dei materiali e della posa in opera, garantiscono minino un 50% di efficienza energetica fino a raggiungere il 90%. Questo contribuisce a ridurre drasticamente le bollette e raggiungere l’indipendenza energetica”.
La prima e fondamentale mossa da compiere è quella di rivolgersi ad un professionista accreditato che possa redigere una diagnosi energetica iniziale attraverso la quale è possibile valutare gli interventi più adatti all’edificio e al budget di spesa del committente.
Professionisti abilitati quali ingegneri, architetti, geometri, periti industriali, esperti in efficienza energetica e imprese specializzate nel settore.
Secondo la Miniguida le principali fasi sono:
Le Certificazioni servono a garantire la qualità dei lavori e la loro durabilità nel tempo. Secondo Rete Irena è sempre bene rivolgersi a professionisti e imprese referenziate che garantiscano le prestazioni a seguito dell’intervento. Uno dei riferimenti in Italia per la certificazione energetica degli edifici è l’Agenzia CasaClima.
Il ritorno sull’investimento dipende dall’entità dell’intervento, ma considerando i risparmi energetici nel tempo e gli incentivi fiscali, spesso l’investimento può essere recuperato nel medio termine.
Per il momento il 2024 non offre più opzioni alternative come la cessione del credito o lo sconto in fattura. Il Governo è ancora la lavoro sulle possibilità di una eventuale reintroduzione per un numero limitato di interventi e detrazioni e con criteri di accesso ben precisi. Le forme di incentivo fiscale valide sono elencate nella tabella seguente.
Nel caso del Superbonus la detrazione scende al 70% per tutto il 20204 ed al 65% per tutto il 2025.
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