Rallentare lo scioglimento dei ghiacci dell’Antartide sembra impossibile

Author: Wired

Il ghiaccio dell’Antartide è destinato diminuire in modo consistente nel corso di questo secolo e il livello del mare si alzerà nonostante le attuali politiche di contrasto alla crisi del clima. La fusione della calotta glaciale antartica, già da anni sotto forte stress causa del surriscaldamento globale, continuerà ininterrotta, anche se verranno ridotte le emissioni dovute ai combustibili fossili e l’aumento della temperatura media globale mantenuto sotto agli 1,5 gradi in più rispetto all’epoca pre industriale.

A rivelarlo è l’ultimo studio condotto dalla British Antartic Survey, organizzazione di ricerca governativa del Regno Unito che si occupa di Antartide, pubblicato sulla rivista scientifica Nature ed intitolato significativamente L’inevitabile fusione della banchisa dell’Antartide occidentale nel corso del XXI secolo.

La situazione

La calotta glaciale antartica è la massa di ghiaccio più vasta presente sul pianeta Terra ed è separata in due parti dai monti Transantartici. La parte orientale, la più grande, poggia su delle terre emerse e attualmente non si sta sciogliendo. La parte occidentale è invece composta da una calotta di ghiaccio su base marina, quindi più esposta all’aumentare della temperatura dell’acqua.

La fusione di questi ghiacci nel mare di Amundsen, guidato dal riscaldamento delle acque oceaniche, è attualmente il principale contributo all’innalzamento del livello del mare dato dall’Antartide. Un fenomeno che, assieme allo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia e all’aumentare del volume dell’acqua, dovuto alla dilatazione termica innescata dal riscaldamento globale, ha contribuito a far crescere il livello del mare di 21 centimetri tra il 1900 e il 2021.

Se avessimo voluto evitare questo disastro e “preservare la calotta antartica occidentale, saremmo dovuti intervenire contro la crisi climatica decenni fa”, ha detto Kaitlin Naughten, oceanografa della British Antartic Survey e coordinatrice della ricerca sul ghiaccio dell’Antartide. Affermazione che non lascia alcun dubbio: il fenomeno è inarrestabile e irreversibile nel breve termine. Solo una completa trasformazione del sistema industriale e di consumi potrebbe cambiare le cose.

Le simulazioni

Naughten e i suoi colleghi e colleghe hanno analizzato le simulazioni di quattro scenari climatici futuri e in nessuno dei casi, anche ipotizzando un aumento delle temperature inferiore a 1,5 gradi, la fusione dei ghiacci è scesa a un livello inferiore al triplo rispetto a quanto avveniva nel XX secolo.