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Final Fantasy XIV Fan Festival: Day One | GamesVillage.it

Author: GamesVillage.it

Final Fantasy è molto di più di un semplice titolo di una saga videoludica di successo, non sono molte le realtà che si spostano dal digitale al reale, il Final Fantasy XIV Fan Festival è la prova che una community di un MMORPG può essere unita anche fuori dai confini di una gilda. Vi racconto come ho vissuto questa esperienza intensa partendo da una panoramica generale sul vero centro nevralgico dell’evento: il pubblico. L’iter di acquisizione dei biglietti è estenuante, stare sul posto è come aver vinto una lotteria (letteralmente) i fortunati che riescono mesi prima a comprare il biglietto, varcano le porte del centro congressi e sentono già di aver vinto la più difficile delle “Main Scenario Quest”. Come nel gioco sono i “Guerrieri delle luce” così vengono accolti dagli striscioni per tutta la venue, con pazienza e dedizione prendono posto ai panels si sfidano in attività varie e si conoscono. Ognuno indossa abiti a tema, Moogle e Chocobo sulle t-shirts, cosplayers che non si fanno scoraggiare dalla folla. Un potenziale novanta percento di partecipanti uniti dalla stessa passione, nello stesso luogo, un evento che si estende al livello internazionale con tre tappe al livello mondiale. In questo caso fu Las Vegas (28-29 luglio 2023) sarà Tokyo (1-7 gennaio 2024) ed io ho partecipato all’edizione tenutasi dal 21-22 ottobre (2023) a Londra, presso ExCeL Exhibition Centre. Questa edizione era senza dubbio unica: Naoki Yoshida (producer e director del XIV) esce dalla promozione del suo nuovo capitolo numerato Final Fantasy XVI e Hironobu Sakaguchi, creatore della saga di Final Fantasy ha partecipato in qualità di ospite, un evento più unico che raro, tutto per celebrare l’anniversario dei dieci anni di Final Fantasy XIV (più precisamente i dieci anni intercorsi dall’espansione che ha segnato la sua rinascita “A Realm Reborn”). L’intera convention si è tenuta in un singolo padiglione, con una scandita fitta scaletta (a differenza di molti eventi nostrani, americani ed europei, in Giappone troviamo spesso lo stesso approccio metodico) il palco teatro dei panels e nelle retrovie gli allestimenti tematici. Il “prologo” “Keynote” che si svolge ancora prima dell’ufficiale cerimonia di apertura, rappresenta il momento più importante per quanto riguarda le novità e le implementazioni del gioco stesso. Occhi puntati ai tre maxischermi, il countdown viene urlato dalla folla, Yoshida entra “in scena” in cosplay, con l’abito che rappresenta l’equipaggiamento del nuovo Job che di li a poco verrà svelato. Il Viper! Incluso nella nuova attesissima espansione Dawntrail (la 7.0) sarà giocabile al livello 80 per chiunque abbia già un personaggio “disceple of war” (anche “magic”) e si potrà ottenere in una quest nelle terre di Ul’dah. Sarà un Melee DPS, con il look che ricorda un pirata e avrà un’arma a doppia lama che può scindersi in due.

Ci spostiamo infatti in una storia che ci presenterà (come visto nel trailer) i nostri protagonisti in una località di mare assolata e ridente. Abbiamo avuto modo di vedere i primi artworks delle nuove zone esplorabili. La sede dello stato nazionale federale di Tural ovvero la grande città portuale di Tuliyollal dei tratti settentrionali di Yok Tural (la nazione è governata da un Mamool Ja a due teste chiamto Gulool Ja Ja) a sud di questa, Kozama’uka una regione tropicale, dove convergono dalla falesia a ovest miriadi di fiumi, che originano delle cascate mozzafiato dove “ritroviamo” (erano in Final Fantasy XI) i Moblins abili costruttori simili ai Goblins ed un ultima zona “segreta” la misteriosa regione arida di Shaaloani. Tra le novità più importanti la conferma che ci sarà il passaggio da quello che il massimo livello ottenibile attualmente dal 90 al 100.

 

Ci saranno delle quest ispirate a Final Fantasy XI intitolate “Echos of Vana’Diel”. L’ennesima dimostrazione che Square Enix si premura di ascoltare le richieste più sentite dei giocatori, durante la conferenza stampa serale Yoshida ha specificato che questa cosa avviene in senso generale anche quando si tratta di citare i capitoli precedenti, quando la richiesta è ragionevole ed insistente. Dopo una rapida occhiata agli artworks dei prossimi dungeons ha specificato: “non si tratta di quadri ma di grafica di gioco” cosa non scontata, vista l’accuratezza nei dettagli. Abbiamo dato un occhiata ad un nuovo nemico, dal nome quantomeno minaccioso “Eliminator”. Sono state annunciate due nuove collaborazioni quella coloratissima e improbabile con Fall Guys e quella tanto “teaserata” negli eventi passati dove vedremo Clive Rosfield affiancato dal nostro Warrior of Light “The Path Infernal” un incontro tra Final Fantasy XIV e Final Fantasy XVI (e potremo usare come mounts Thorgal!) . Il Keynote si è conclusa con uno splendido disegno di Yoshitaka Amano per Dawntrail e la prima apparizione all’evento di Sakaguchi, sorridente sotto il suo baffo inconfondibile, un uomo per cui il tempo non sembra mai essere passato.

Quando si decide di affrontare una convention e di viverla a pieno bisogna individuare le attività più interessanti e mirare a non lasciarsele sfuggire, per questo ho deciso in vista del panel “Welcome to Naoki’s room” di restare piantonata sul posto in prima fila guadagnato nelle prime ore del mattino, fino a chiusura. Ho così avuto modo di assistere tra una pausa e l’altra i panels minori che si sono susseguiti. Il primo intitolato “Development Panel” alla presenza di Yoshida (che da ora chiameremo nell’articolo Yoshi P. come gli piace essere chiamato dalla sua fanbase) Masato Shida e Tasuya Okahisa. Si è trattato di un approfondimento tecnico sullo sviluppo grafico da parte dei tre sviluppatori, Shida con i suoi dieci anni di attività nel settore, si occupa dei contorni dei personaggi e ha mostrato delle migliorie grafiche che verranno apportate all’aspetto dei personaggi, di cui Yoshida aveva parlato anche nel Keynote (ombre e dettagli abbastanza trascurabili come le sfaccettature sulle appendici di osso delle Au Ra). Okahisa, da vent’anni esperto in materia si occupa dei fondali. Questi ultimi frutto di uno studio fatto in posti reali, visitati da lui stesso, così (ad esempio) le bianche scogliere di Dover vengono integrate nell’invironment e popolate dalle creature di Eorzea. Un fascino senza uguali se si pensa che ogni frammento di gioco è frutto di un’altrettanta esperienza sul campo. Nel pomeriggio dei content creators ferrati in materia hanno partecipato ad un quiz senza premi intitolato: “Chi vuole essere Guillionario ? 2” una sfida tutt’altro che semplice, soprattutto quando viene chiesto quanti “Pa” ci sono nella canzone “Papaya”! I due team ovviamente chiamati team Hydaelyn e team Zodiark, si sono dati battaglia, con una vittoria dei “cattivi”.Tra i concorrenti (buoni) anche l’italiano Alex Moukala famoso per le sue leggendarie cover musicali su YouTube.
Giunge il momento del panel che personalmente aspettavo di più, quello sopra citato, nella stanza di Naoki, dove Yoshi P. ha invitato Hironobu Sakaguchi in persona. Qui bisogna fare una doverosa premessa, da qualche anno a questa parte il padre di Final Fantasy ha speso molte parole per elogiare il lavoro del collega ha scritto su Twitter: “Ho giocato Final Fantasy XVI fino alla fine. E’ stato il Final Fantasy definitivo.” Riguardo il quattordici ha invaso il suo account di screenshots del suo personaggio Lalafell. Con molta umiltà, ha dichiarato che non ha nessuna intenzione di lavorare allo sviluppo delle storie delle prossime espansioni perché altrimenti come giocatore “si rovinerebbe la sorpresa”. Ha dichiarato di giocare 12 ore al giorno, compatibilmente con il suo lavoro a capo di Mistwalker e la sua dedizione verso la famiglia, ora sua figlia è diventata grande e felicemente sposata, cosa che gli ha permesso di dedicarsi di più alla sua principale fonte di ispirazione e svago. Nel XIV ha però lasciato la sua firma, improvvisandosi stilista! Dal gioco di parole tra la seconda parte del suo cognome “Guchi” con il famoso marchio “Gucci” sono nati gli abiti per i personaggi di marca “SakaGucci” di sua invenzione. In questa occasione il “padre” e l’ “erede” della saga si sono scambiati parole di incoraggiamento, dimostrando un energia invidiabile, che tutta la sala, ha assorbito dal primo istante. Il primo giorno si è concluso con il magico concerto alla presenza del compositore Masayoshi Soken, dove la pianista giapponese Keiko e la soprano Amanda Achen di bianco vestite si sono esibite duettando, mi sono commossa, come il resto del pubblico sulle note di “Flow” che recitano così: “Share of your life. Far greater than memory, its loss and love words cannot hold. Boundless, the tale overflows and carries your light out to the sea.”

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