INFLATION: WINTER IS COMING! – icebergfinanza

Author: Finanza.com Blog

Ieri, dopo la BCE, anche la FED ha dovuto ammettere che il grande inverno è arrivato, anche se continuano a mentire sullo stato reale dell’economia, i rialzi dei tassi sono finiti, la gelata sull’inflazione evidente a tutti.

La Cina continua ad esportare deflazione…

🚨China’s NBS PMI unexpectedly falls below 50🇨🇳
📉Manufacturing PMI 49.5 (est. 50.4, prev. 50.2)
📉Services PMI 50.6 (est.52.0, prev. 51.7)
📉Composite PMI 50.7 (prev. 52.0)#mm pic.twitter.com/cbZfkFFkOr

— MacroMicro (@MacroMicroMe) October 31, 2023

Come sempre inaspettatamente, l’indice composito cinese si avvicina pericolosamente ad una clamorosa contrazione.

SHANGHAI – L’attività industriale cinese è crollata inaspettatamente in ottobre, con l’indice di riferimento dei responsabili degli acquisti sceso sotto il livello di 50 punti che indica una contrazione, interrompendo una traiettoria ascendente che era continuata da giugno.

Il PMI ufficiale ha registrato questo mese 49,5, in calo rispetto ai 50,2 di settembre, secondo quanto riportato martedì dall’Ufficio nazionale di statistica.

Il PMI è sceso a 48,8 a maggio in un contesto di rallentamento economico globale e debole domanda interna, ma da allora il dato è salito sopra 50. Il numero di ottobre è inferiore alla media di 50,2 prevista dagli economisti intervistati da Reuters.

La produzione, i nuovi ordini di esportazione e i principali prezzi di acquisto delle materie prime sono stati tra i sottoindici che hanno pesato sul PMI di ottobre.

“I sondaggi PMI sono stati inaspettatamente deboli su tutta la linea, con la misura composita che è scesa al livello più basso mai registrato al di fuori dei blocchi di COVID”, ha affermato Julian Evans-Pritchard, capo di China Economics presso lo specialista di ricerca britannico Capital Economics. La media nel 2019 è stata di 53,1.

“Se i dati concreti rilasciati alla fine di questo mese sono altrettanto deboli, sarà necessario fare di più per garantire che la ripresa non scivoli all’indietro”, ha aggiunto Evans-Pritchard.

China’s PMI surveys were “unexpectedly weak across the board,” says Julian Evans-Pritchard from Capital Economics, with “the composite measure falling to its lowest on record outside of COVID lockdowns.”https://t.co/5K7cgppRiT

— Nikkei Asia (@NikkeiAsia) October 31, 2023

Altrettanto inaspettatamente per loro, ma non per noi, anche l’inflazione in Italia è letteralmente crollata!

Italia, crolla l’inflazione all’1,8% a ottobre ai minimi dell’Eurozona. Pil a zero – MilanoFinanza News https://t.co/r3F9ThHUVS pic.twitter.com/Qp772tUZds

— MilanoFinanza (@MilanoFinanza) October 31, 2023

Non ci voleva poi molto a capirlo, bella botta davvero, una gelata in pieno stile autunnale.

E certo, se uno è li tutti i giorni a bersi le favole sull’inflazione da domanda, aspetta Godot.

Dopo i diversamente sani di mente che vanno in giro a raccontare dell’inflazione di debiti, arriveranno i dementi puri che vi racconteranno che il crollo dell’inflazione è opera della BCE e dei suoi rialzi dei tassi.

Ma non si tratta solo di Italia…

#Inflazione in calo in Europa, la Bce taglierà i tassi di interesse? https://t.co/SPtgAmxvZY

— Sky tg24 (@SkyTG24) October 31, 2023

Addirittura chi si domanda se la BCE inizierà presto a tagliare i tassi di interesse?

LOL!

Queste qui sotto sono le vendite al dettaglio in Germania, negli ultimi mesi!

Basterebbe questa immagine per internare gli amanti dell’inflazione da domanda, si la domanda di ricovero immediato per loro.

Ma lasciamo da parte il cimitero europeo e occupiamoci del circo americano, si il circo Biden, quello che per stare in piedi, per tenere in piedi il baraccone, ha bisogno di guerre multiple, di economia di guerra.

Bombe e armi da produrre, ma soprattutto favole, leggende metropolitane.

Ieri sono usciti i dati sulle aperture di nuovi lavori, una barzelletta dietro l’altra.

Total nonfarm job openings slightly increased to 9.6 million in September, up 56,000 from August’s downwardly revised 9.5 million. Hires were little changed at 5.9 million #JOLTS https://t.co/6279k8GaE8 pic.twitter.com/ftdrnEq2zc

— St. Louis Fed (@stlouisfed) November 1, 2023

Osservate attentamente il grafico qui sopra sembra una sega, le assunzioni scendo al ritmo di una sega.

Ogni mese una revisione negativa dietro l’altra, prima si racconta una storia, poi di nascosto la si cancella.

Di 500 mila nuove assunzioni nel settore dei lavori professionali, nel mese scorso, 200 mila sono sparite nel nulla.

E questo mese il settore ne ha persi 100 mila.

E qualcuno si beve questa serie di dati taroccati.

E intanto si prende tempo, le elezioni sono vicine, non si può permettersi di raccontare la verità agli elettori.

Quits remain at 2019 levels, hires are below. This, to me, is the central labor market JOLTS story. The labor market is not overheated from the POV of searches and mobility. /1 pic.twitter.com/XlvH8Mv6mm

— Mike Konczal (@mtkonczal) November 1, 2023

Semplicemente devastante il crollo del PMI ISM manifatturiero!

October ISM Manufacturing PMI down sharply to 46.7 vs. 49 est. & 49 prior; new orders dropped to 45.5 vs. 49.8 est. & 49.2 prior; prices paid up to 45.1; employment down to 46.8 vs. 51.2 prior pic.twitter.com/5cVxrn93T7

— Liz Ann Sonders (@LizAnnSonders) November 1, 2023

L’indice ISM manifatturiero di ottobre è sceso bruscamente a 46,7 rispetto al 49 stimato e al 49 precedente; i nuovi ordini sono scesi a 45,5 contro i 49,8 stimati e i 49,2 precedenti; prezzi pagati fino a 45,1; occupazione scesa a 46,8 rispetto al 51,2 precedente.

Un terremoto, ma si sa i mercati amano i terremoti e soprattutte le guerre e le carneficine, o forse no?

Ma veniamo a Powell e all’ennesima barzelletta, mentre il mercato ha smesso di credere alla Fed.

Secondo stop consecutivo al rialzo dei tassi, pausa!

Unanime!

Ovviamente, per non sentire arrosto di falchetto, non poteva non dire che non sono esclusi ulteriori rialzi dei tassi.

Intanto però, il mercato scommette oltre il 50 % sul primo taglio a giugno e sbaglia.

Sarà molto prima!

Poco variata, nel comunicato ufficiale, la versione ufficiale del circo Biden.

Siccome non sanno cosa dire, si sono inventati una nuova parolina, non più faranno attenzione sono alle condizioni creditizie, ma anche a quelle “finanziarie”.

Ovvero sino a dove la speculazione porterà i tassi a lungo.

Tassi che, dice lui, in futuro potrebbero pesare sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione.

Si sono spaventati!

Se uno arriva a dire che gli sviluppi “finanziari” vanno attentamente monitorati, significa che pensa di averla fatta fuori!

Aspetteranno dicembre per arrendersi definitivamente, chissà forse faranno uscire dati pessimi.

Intanto ci pensa la Fed di Atlanta a ridimensionare il quadro dell’economi americana, un pil vicino all’1% dopo la barzelletta del 4,9%

Incomincia bene il 4 trimestre… dal 2.3 a 1.2% pic.twitter.com/hUPgBXuOzW

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) November 1, 2023

 La Fed si aspetta ancora che la stretta produca un periodo di «crescita al di sotto del potenziale e un indebolimento delle condizioni del mercato del lavoro»:

«Credo ancora, come i miei colleghi che sia verosimile, non certo ma verosimile, che occorra passare per una fase di crescita rallentata e di indebolimento del mercato dl lavoro».

Loro godono a vedere la gente perdere il posto di lavoro, preferiscono alzare i tassi invece di togliere la liquidità ad un mercato di drogati parassiti.

Bene, ora godetevi il fine settimana e pregate che non succeda nulla di interessante.

Noi ci vediamo la prossima settimana con un’altra spettacolare puntata di Machiavelli, dal titolo …

 PARTITA A SCACCHI CON LA MORTE

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Machiavelli diceva che per governare …bisogna far credere!

Rivedetevi i due video pubblicati il mese scorso, sono fondamentali.

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Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli,  basta inviare una mail e il nostro STAFF  provvederà a risolvere il problema.

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