WALMART…DEFLATION! – icebergfinanza

Author: Finanza.com Blog

Lo avevamo preannunciato nei giorni scorsi alcuni articolo mainstream ma soprattutto i nostri indicatori suggerivano che sarà un Natale all’insegna della deflazione, sconti ovunque per attirare consumatori…

Deflazione, ha usato questa terribile parola il ceo di Walmart, nessuno aveva osato tanto negli ultimi anni.

“Potremmo vedere i generi alimentari secchi e i materiali di consumo iniziare a sgonfiarsi nelle prossime settimane e mesi”, ha affermato McMillon. Walmart potrebbe entrare in “un ambiente deflazionistico”. Walmart è il più grande rivenditore al dettaglio negli Stati Uniti e i generi alimentari rappresentano più della metà delle sue vendite.

Nessuna sorpresa per noi, se sai cosa è una deflazione da debiti, nessuna sorpresa.

DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE.

Ma proseguiamo, perchè ieri le fastidiose mosche della “sticky inflation” si sono schiantate a migliaia contro il parabrezza della realtà.

Che fine hanno fatto i 100 dollari annunciati in pompa magna sul petrolio, addirittura 150 per qualche folle psicopatico?

Puffete ieri eravamo vicini a 72 dollari e già che ci siamo vi sveliamo la nostra proiezione condivisa due settimane fa nel nostro Machiavelli. “Partita a scacchi con la morte”

Eravamo a 90 dollari, tutti strillavano 100, noi 67/65.

Altra giornatina da ricordare ieri, cancellata qualunque traccia di rialzo dei tassi dalle scommesse dei mercati.

Nuovi minimi mensili per il trentennale americano e il decennale italiano!

Oggi siamo a 4,30!

Un amico mi ha raccontato dello stupore nel salotto del Sole 24 Ore condotto da Barisoni per i pessimi dati usciti nelle ultime settimane. In tanti cadono dal pero!

Nel pomeriggio altra sorpresa, esplodono le richieste di disoccupazione in America.

Le richieste continuative, raggiungono i massimi da 2 anni.

Pessimi dati davvero, ma ovviamente non era prevedibile, giusto?

Non solo, visto che la stagione autunnale sarebbe stata quella della riscossa, crolla anche la produzione industriale americana, tra un taroccamento e l’altro…

Industrial production is down 0.6 percent in October after a downward revision to up 0.1 percent in September. #manufacturing pic.twitter.com/D5gxGGDmOs

— Econoday, Inc. (@Econoday) November 16, 2023

Ma ovviamente è tutta colpa degli scioperi!

US industrial production declined more than expected in October, with the auto workers strike exerting downward pressure on a range of market groups, the Federal Reserve said Thursday.
➡️ https://t.co/kj0QfauGLP pic.twitter.com/TOdBWyyQM0

— AFP News Agency (@AFP) November 16, 2023

E certo, in queste settimane dotti, medici e sapienti, si riempivano la bocca con gli aumenti dei salari che avrebbero fatto esplodere l’inflazione nei prossimi mesi.

Figurati, è già tanto se non metteranno in cassa integrazione o licenzieranno la metà di quelli che hanno scioperato.

La ciliegina sulla torta l’ha messa prima l’Europa, un paio di giorni fa, con un crollo della produzione, anno su anno del 6,9%!

Per chiedere il bellezza, visto che tassi ipotecari all’8% per molti significavano nulla, è letteralmente collassata di 6 punti, tornando sui minimi.

Il rimbalzo della fiducia era effimero, basato solo sul disperato tentativo dei costruttori di accollarsi una parte dei mutui necessari per acquistare ciò che solo un pazzo acquista oggi.

Ieri il ceo del circo Biden, ha detto che il premier cinese XI è un dittatore.

Detto dal presidente di un Paese che da sempre con i dittatori a seconda degli interessi ci gioca è un “vaste programme”.

Soprattutto se si pensa che uno come Blinken, passa un intero anno a riallacciare i rapporti con la Cina, e all’improvviso arriva un elefante a giocare con i termini in una cristalleria.

“Comunque abbiamo fatto dei progressi.”

Nulla di particolare da parte di uno che non sa mai quello che dice e che il prossimo anno tornerà ad occuparsi di giardinaggio.

La guerra commerciale continua!

Povero Blinke, il prossimo anno tornerà suonare la chitarra, cantare e scrivere canzoni.

Blinken’s face when Biden calls Xi Jinping a “dictator”.
– After a year of attempting to get a meeting with Xi… pic.twitter.com/2SXtwSbPhc

— Glenn Diesen (@Glenn_Diesen) November 17, 2023

Direi che è tutto, c’è poco da aggiungere nel dettaglio troverete tutto nell’ultimo manoscritto in attesa di OUTLOOK 2024 “EURO BREAK-UP” appuntamento con la storia.

Buon fine settimana Andreamercato immobiliare

Nel fine settimana è uscito il nostro ultimo manoscritto, un altro sguardo approfondito sulla realtà con due importanti novità.

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