Author: Hardware Upgrade
Nel 2023 l’obiettivo di SpaceX era di arrivare 100 lanci di razzi spaziali Falcon 9 e Falcon Heavy. A causa delle condizioni meteorologiche avverse nell’ultima parte dell’anno non è stato possibile raggiungere (di pochissimo) il numero sperato di lanci, questo però non ha fermato la società di Elon Musk che nel 2024 punta ad arrivare addirittura a 144 lanci spaziali con i suoi vettori riutilizzabili (nel frattempo proseguirà lo sviluppo di Starship, con l’IFT-3 che è previsto per l’inizio dell’anno). Un numero elevato ma alla portata della società statunitense che si è dimostrata in grado avere una cadenza elevata con un numero di successi e rapidità nel riutilizzo dei primi stadi superiore a qualsiasi concorrente sul mercato.
Pur non avendo lanciato la prima missione del 2024 (riconoscimento che va all’India e all’ISRO) SpaceX ha già iniziato lanciare missioni con razzi spaziali Falcon 9. Si può segnalare per esempio l’immissione in orbita del satellite del provider svedese Ovzon ma, ancora più interessante, il lancio di satelliti Starlink V2 mini con sei unità che sono dotate della funzionalità Direct-To-Cell, annunciata a ottobre dello scorso anno e ancora in fase sperimentale).
Questi satelliti, insieme agli altri che saranno lanciati in futuro, permetteranno di avere una copertura cellulare, inizialmente di base, in zone attualmente non coperte dal segnale di altri operatori e senza utilizzare hardware particolare ma (quasi) qualsiasi smartphone con connettività 4G LTE. Si tratta di una situazione non frequente in località popolate ma possibile in ampi spazi disabitati che sono comuni in diverse parti del Mondo. Questo lancio è avvenuto alle 4:44 del 3 gennaio 2024 (ora italiana) dallo Space Launch Complex 4 East (SLC-4E) della Vandenberg Space Force Base in California.
SpaceX dovrà lanciare circa ogni 2,5 giorni se vorrà arrivare all’obiettivo di 144 lanci di Falcon 9 e Falcon Heavy nel 2024. Kiko Dontchev (VP dei lanci della società) ha dichiarato su X che tutti i sistemi di terra e produttivi come pad di lancio, sistemi di recupero (droneship e altro), hardware di volo dovranno essere in grado di sostenere 13 lanci mensili così da recuperare in caso di imprevisti, manutenzioni o maltempo. Jon Edwards (VP dei lanci Falcon) ha poi aggiunto alla stessa discussione che uno dei limiti sarà la produzione del secondo stadio.
Questo componente non viene recuperato e quindi per ogni lancio deve esserne previsto uno. Ciò significa avere non solo la parte hardware e di avionica ma anche il motore MVac (Merlin Vacuum) pronti per la spedizione ogni 2,5 giorni per riuscire a raggiungere l’obiettivo dichiarato. Edwards sottolinea come la gestione dei fornitori sarà una parte critica e molto impegnativa in quanto si tratterà di realizzare decine di migliaia di parti specializzate e materie prime ogni settimana. Anche un solo rallentamento potrebbe causare ritardi e quindi non permettere di raggiungere i 144 lanci.
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