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SpaceX: Elon Musk parla dei dati e delle novità di Falcon, Starship e Starlink

Author: Hardware Upgrade

Come sappiamo i dirigenti di SpaceX avevano dichiarato di voler tentare di lanciare 144 razzi spaziali Falcon 9 e Falcon Heavy nel 2024 (numero poi corretto a 148 nelle scorse ore durante gli Astro Awards). Cifre decisamente elevate con diverse difficoltà tecniche ma comunque alla portata della società aerospaziale statunitense che ha quasi raggiunto i 100 lanci durante lo scorso anno (obiettivo non raggiunto solamente a causa del maltempo verso la fine del 2023). Il 12 gennaio Elon Musk ha parlato diffusamente, durante un incontro con i dipendenti, di ciò che ci aspetta per il futuro dei Falcon, di Starship e di Starlink.

In 2023, SpaceX completed 96 successful missions, safely flew 12 more astronauts to orbit, launched two flight tests of Starship, and more than doubled the number of people around the world connected by @Starlink.

Watch @elonmusk deliver company update: pic.twitter.com/7zeTlQLgp9

— SpaceX (@SpaceX) January 12, 2024

SpaceX Falcon: tutte le informazioni

Iniziando dai Falcon, questa famiglia di razzi spaziali è stata la più lanciata tra tutte quelle presenti a livello globale nel 2023 (e in generale nella storia dei lanci spaziali superando le Soyuz) con 96 missioni. Attualmente si tratta di uno dei vettori più affidabili della storia e in grado di essere riutilizzato (nel caso del primo stadio) almeno fino a 20 volte. Questo progetto è alla base del successo di SpaceX e nelle scorse ore ha raggiunto i 300 lanci di successo. Numeri che attualmente la concorrenza è ben lontana dal raggiungere.

Musk ha sottolineato come la “riusabilità è la chiave per il futuro nello Spazio”, concetto che Falcon ha fatto proprio che e che verrà ulteriormente evoluto con Starship. In particolare, sempre stando a Musk, la riusabilità permetterà di far diventare la nostra specie multiplanetaria (e l’obiettivo attualmente è Marte, con la società sul Pianeta Rosso che però dovrà essere in grado di autosostenersi).

Come scritto, in passato era stato dichiarato che i Falcon 9 potessero arrivare almeno a 20 riutilizzi. Nell’incontro con i dipendenti Musk ha innalzato questo limite fino a 40 riutilizzi per singolo vettore. Anche i fairing sono stati recuperati più volte e gli ultimi dati di SpaceX indicano oltre 300 riutilizzi risparmiando circa 6 milioni di dollari ogni volta che una coppia di fairing non viene “sprecata”.

Sempre nell’ottica di rendere Marte “civilizzato” bisognerà pensare di portare in orbita ogni anno milioni di tonnellate di carichi utili, compito che potrà essere raggiunto solo grazie alla nuova famiglia di vettori Starship in fase di costruzione e test. Le capsule Dragon (Crew e Cargo) hanno ora più giorni in orbita di tutta la flotta di Space Shuttle riuscendo a smarcarsi dalle Soyuz russe per raggiungere la ISS e potendo essere impiegate per missioni private.

Quest’anno ci potrebbe essere la prima attività extraveicolare (passeggiata spaziale o EVA) di una missione privata durante la missione Polaris Dawn voluta dal miliardario Jared Isaacman. Questo ha richiesto modifiche e uno studio approfondito alla capsula Crew Dragon che sarà impiegata così come nuove tute spaziali.

Starlink e Starship nel futuro di SpaceX

Starlink rappresenta uno dei prodotti più di successo di SpaceX, tanto che sarebbe potuto diventare una società a sé con quotazione in borsa. Musk ha escluso in passato questa possibilità, almeno nell’immediato. Questo non significa che non ci saranno novità e che la megacostellazione non continuerà a crescere. V2 mini sono la versione attuale con sempre più unità che saranno dotate delle tecnologie utili per la funzionalità Direct to Cell.

I satelliti Starlink da qualche tempo utilizzano propulsori effetto Hall all’Argon anziché con Kripton. Quest’ultimo è molto raro nell’atmosfera terrestre e quindi più costoso da estrarre. L’Argon invece compone circa l’1% dell’atmosfera permettendo di non creare problemi di scalabilità della produzione, avendo anche 2,4 volte la spinta dei motori di prima generazione e 1,5 volte l’impulso specifico. Dal punto di vista dell’hardware per gli utenti, più avanti quest’anno sarà anche introdotta l’antenna chiamata Starlink Mini che sarà tanto compatta da poter essere inserita in uno zaino.

Non potevano poi mancare gli aggiornamenti su SpaceX Starship. Il prossimo test, IFT-3, dovrebbe avvenire febbraio secondo quanto dichiarato dalla società durante una conferenza della NASA sulle missioni Artemis. Ancora una volta è stato ribadito il concetto che questo vettore potrebbe essere impiegato per spostamenti veloci sulla Terra e non solo in direzione della Luna o di Marte.

In futuro ci saranno due torri di lancio (Mechazilla) in Texas, a Boca Chica, con alcuni componenti che sono già in viaggio dalla Florida. Due torri serviranno per poter avere la possibilità di lanciare da una ed effettuare aggiornamenti/manutenzioni sull’altra.

Durante la conferenza Musk ha anche spiegato una delle problematiche principali occorse nell’IFT-2. Dopo la separazione degli stadi, Ship 25 avrebbe potuto raggiungere l’orbita ma, a causa della mancanza del carico utile, è stato necessario scaricare l’ossigeno in eccedenza non consumato durante l’ascesa. Questo ha innescato un incendio che ha portato alla distruzione dello stadio superiore di Starship.

In futuro poi ci sarà la seconda versione di Starship che sarà più affidabile e con migliori prestazioni. Ancora dopo la terza versione che sarà anche più grande, passando dagli attuali 121 metri d’altezza fino un massimo di 150 metri (anche se ci si potrebbe fermare tra i 130 e i 140 metri). Nel terzo tentativo di lancio si cercherà di superare tutti i precedenti obiettivi, evitando estesi danni al pad di lancio, superando la separazione degli stadi e raggiungendo l’orbita (o una velocità prossima a quella orbitale). Con IFT-3 ci sarà anche l’accensione di un motore nello Spazio per il deorbiting e un possibile trasferimento di propellente criogenico dall’header tank al serbatoio principale. Se questo avrà successo sarà la prima volta che un’operazione di questo tipo avrà successo nello Spazio e aprirà la strada a trasferimenti più complessi tra diverse Starship.

Infine ci potrebbe essere l’apertura del vano del carico utile che sarà utile per i test relativi ai nuovi Starlink, conosciuti un tempo come V2 (seconda generazione di grandi dimensioni) ma che ora Musk ha dichiarato essere considerabili come V3 (terza generazione). Questi saranno più grandi dei V2 mini in quanto Starship offrirà una maggiore capacità rispetto ai Falcon 9 permettendo così di aumentare anche le dimensioni dei satelliti e la loro complessità.

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