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Esclusive Xbox su PlayStation e Nintendo? Facciamo chiarezza sulle parole di Satya Nadella

Author: GAMEmag

In un aggiornamento agli investitori di Microsoft, il CEO della società Satya Nadella ha fatto alcune dichiarazioni in merito al futuro di Xbox che hanno immediatamente fatto pensare al rilascio dei giochi first-party anche sulle piattaforme concorrenti. Un futuro che non si può escludere, ma è bene chiarire ciò che circonda quelle che sono dichiarazioni a dir poco vaghe.

Microsoft CEO Satya Nadella on the future of Xbox. “We think that now we have the ability to do what we always set out to do, which is build great games and deliver them to folks across all platforms, which is Xbox and consoles, PCs, mobile gaming, and cloud gaming” (Dec 2023) pic.twitter.com/T5gVRriNn4

— Tom Warren (@tomwarren) January 17, 2024

Nello specifico, Nadella ha dichiarato quanto segue: “Riteniamo che adesso siamo in condizione di fare ciò che abbiamo sempre voluto, ovvero realizzare grandi giochi e distribuirli al pubblico su qualsiasi piattaforma, Xbox e console, PC, dispositivi mobili e piattaforme di cloud gaming“.

In effetti, la separazione di “Xbox” e “console” lascia intendere che il CEO si riferisca alle console concorrenti, PlayStation e Nintendo su tutte. Ma allora l’intenzione di Microsoft è negare agli utenti del proprio hardware produzioni in esclusiva per distribuirle a tutti i videogiocatori?

Come al solito, la verità sta nel mezzo. Se così fosse, non sarebbe poi sorprendente dato che anche la stessa Sony sta sperimentando nuovi canali per la distribuzione dei suoi giochi e aumentare il pubblico che ha accesso ai suoi titoli first-party. Negli ultimi due anni sono stati diversi i titoli PlayStation approdati su PC, tra i quali Marvel’s Spider-Man Remastered e The Last of Us che rappresentano due IP di riferimento per il marchio giapponese.

La strategia di Sony ha consentito a milioni di giocatori di godere delle esclusive PlayStation su PC, arricchite dalle potenzialità di questa piattaforma, e al contempo una nuova fonte di profitto per l’azienda. Questi titoli, però, arrivano con almeno un anno di differenza rispetto al rilascio sulle console di casa, dando valore alla piattaforma proprietaria.

Alla luce di queste dinamiche di mercato, sarebbe più che comprensibile se anche Microsoft decidesse di portare sulle piattaforme concorrenti giochi come Hi-Fi Rush o Sea of Thieves – i due titoli vociferati al momento che potrebbero approdare rispettivamente su Nintendo Switch e PlayStation 5.

Peraltro, lo scorso novembre fu proprio Tim Stuart, direttore finanziario di Microsoft, a dichiarare l’intenzione della società di portare l’esperienza Xbox e i giochi first-party su “qualsiasi schermo consenta di giocare, incluse le piattaforme concorrenti. Insomma, tutti gli indizi sembrano suggerire che la direzione intrapresa da Microsoft sia di rilasciare i propri giochi first-party sul maggior numero di piattaforme possibili, concorrenti o meno.

Le ultime dichiarazioni di Nadella sono quindi una conferma di quanto si ipotizza e vocifera da mesi? Non proprio. La risposta è stata data nell’ambito della recente acquisizione di Activision Blizzard King da 69 miliardi di dollari, publisher da sempre multipiattaforma. Per convincere le autorità antitrust ad approvare l’accordo, Microsoft ha stretto numerosi accordi decennali tanto con i concorrenti in ambito console che con diverse piattaforme di Cloud Gaming.

In buona sostanza, già adesso Microsoft pubblica titoli first-party sulle piattaforme concorrenti, e non è neanche una novità. Basti pensare a Minecraft che, dopo l’acquisizione di Mojang da parte di Microsoft, ha continuato ad essere disponibile sia sulle console di Sony che su quelle di Nintendo.

Lo stesso discorso si può estendere ai titoli di Bethesda, seppur con qualche riserva come il recente Starfield – che abbiamo recensito qui – o il prossimo The Elder Scrolls VI. Con l’aggiunta del portafoglio Activision Blizzard King, Microsoft non ha fatto altro che confermarsi ciò che era già da tempo: un publisher multipiattaforma. Di conseguenza, le parole di Nadella potrebbero riferirsi semplicemente a queste circostanze.

In conclusione, stabilire cosa intenda farne Microsoft delle proprie esclusive risulta difficile, soprattutto perché l’ultima parola spetterà sempre ai proprietari delle rispettive piattaforme che potranno decidere se eventualmente pubblicare i titoli Xbox o meno in totale libertà. Come si suole dire in questi casi, chi vivrà vedrà.

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