DOLLARO: DISINTEGRATO L’EURO! – icebergfinanza

Author: Finanza.com Blog

Abbiamo passato gli ultimi anni a raccontarvi che chi scriveva della fine del dollaro, del cambio di paradigma nelle monete mondiali, era un buontempone, ovvero uno che aveva tempo di aspettare qualche altra decina di anni, prima di vedere il suo funerale.

Vi abbiamo pazientemente spiegato per quale motivo erano tutte favole, con dati e fonti, unici in Italia, mentre centinaia di articoli preparavano il funerale di mister Greenback!

In realtà il funerale da preparare era quello dell’euro.

Ecco alcuni dati arrivati ieri, dal circuito SWIFT ( pagamenti ) mentre si celebra ogni giorno la fine del dollaro.

D’ora in poi, chiunque verrà scoperto parlare della fine del dollaro o a scriverci di aver letto questa o quella barzelletta sulla sua fine, verrà definitivamente bannato dal nostro viaggio!

Non avevamo alcun dubbio che in America sono tutti occupati, le richieste di sussidi di disoccupazione continuano a scendere, mancano solo alcuni mesi alle elezioni, non si può abbassare la guardia proprio ora che gli americani se la bevono e se la spendono.

WSJ News Exclusive: Macy’s plans to lay off about 13% of its corporate staff in a bid to trim costs and redirect spending toward improving customers’ shopping experience https://t.co/grFPB8GCHQ https://t.co/grFPB8GCHQ

— The Wall Street Journal (@WSJ) January 18, 2024

Macy’s, una piccola botteguccia immagino, prevede di licenziare circa il 13% del personale aziendale e di chiudere cinque negozi.

Spariscono oltre 500.000 posti nelle revisioni di posti di lavoro e c’è la piena occupazione.

Decine di aziende licenziano e gli americano contenti se ne stanno a casa con telecomando, senza chiedere i sussidi, per senso di responsabilità immagino.

Possibile che gli americani siano così fessi da continuare a spandere, con carte di credito che mediamente costano il 22 % di tasso?

Si, perchè sono pieni di soldi, hanno risparmiato durante la pandemia, dice il genio!

Infatti…

… nuovo record di insolvenze negli ultimi 30 anni.

Che figata, Ragazzi e tu pensa che c’è qualche giullare che va in giro a dire che non c’è recessione, che l’economia è in gran forma.

Ma non basta…

DEBT DEFLATION! https://t.co/J7hrfpkmcq

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) January 19, 2024

Poi scopri che le aziende fanno a gara per iscriversi al gran ballo del Chapter 11. si il ballo del mattone, quello che ti metti al collo e ti lanci nell’insolvenza.

Il Chapter 11 serve per provare a ristrutturare l’azienda a seguito della dichiarazione di fallimento.

Io lo so che è difficile cercare la verità, facile bersi tutte le barzellette che i media mainstream vi raccontano, noi facciamo questo servizio e abbiamo bisogno del Tuo prezioso sostegno.

I tagli di posti di lavoro ammontano a circa 2.350 posizioni, ovvero il 3,5% della forza lavoro complessiva di Macy’s, escluse le assunzioni stagionali, secondo una nota inviata ai dipendenti giovedì pomeriggio e a persone a conoscenza della situazione.

Peccato però che l’economia continua a contrarsi.

Dopo uno dei collassi più importanti dell’indice manifatturiero di New York, continua la debacle del settore, con il secondo distretto più importante d’America, quello di Philadelphia…

La cosa interessante mentre tutti parlano di inflazione è l’enorme deflazione dei salari…

Ma ancora più importante è il continuo calo dei prezzi, con tanti saluti all’inflazione.

Non basta qualche petardo lanciato dallo Yemen ha fermare il mondo, gli houti non sono una pandemia.

Chiamatela come volete, disinflazione per i deflation-fobia, ma i prezzi scenderanno perchè la Cina sta esportando a piene mani deflazione.

La cosa ridicola è che la stragrande maggioranza di analisti ed economisti, continua a raccontare fake news.

Comprendo quelli che sono a libro paga, quelli che hanno un conflitto di interesse, ma quelli presunti indipendenti, dovrebbe fare un salto nelle città americane e dare un’occhiata soprattutto nei sobborghi.

Sobborghi dove il mercato immobiliare va alla grande immagino.

U.S. Housing Starts Fall in December as Single-Family Projects Decline https://t.co/oadIH4aJAX

— Barron’s (@barronsonline) January 18, 2024

Dati con margine di errore che vanno dal 12 al 20 %, soggetti a revisioni.

Infatti, per lo più le revisioni sono state negative.

Funziona così in campagna elettorale, fai uscire dati decenti, poi, quando nessuno guarda più comunichi le revisioni negative in serie.

Lascio a Voi i dati a noi interessa il completamento delle abitazioni avviate.

Molto alto il tasso di completamento, il che significa che si completano le case in costruzione, piuttosto che avviarne di nuove.

Peccato che il ritmo di avvio di nuove costruzioni è a un livello minimo che non si vedeva da oltre 60 anni, ripeto SESSANTA ANNI!

La buona notizia, anzi la splendida notizia è che appena tutte le nuove costruzioni, saranno avviate, il prezzo degli affitti diminuirà ulteriormente, come suggeriscono anche i nuovi contratti di locazione stipulati.

Oggi uscirà il dato sull’inflazione per la Fed, più importante, il core PCE…

Based on the Dec CPI and PPI, core PCE is projected to have been mild last month.

The modelers who forecast this expect core PCE rose 0.17% from Nov.

This would lower the 12-month rate to 2.9%.

The 3- and 6-month annualized rates would fall to 1.5% and 1.9%, respectively pic.twitter.com/X8Yp5sMfUP

— Nick Timiraos (@NickTimiraos) January 18, 2024

Mentre dotti, medici e sapienti vi raccontano le meraviglie dell’economia americana in Europa e nel Regno Unito,  sono appena usciti dati spettacolari.

Disintegrati i consumi nel Regno Unito, polverizzata l’inflazione all’ingrosso, ovvero i prezzi alla produzione in Germania.

Come abbiamo scritto nel fine settimana, il volo dei bond europei sta per ricominciare.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che ci hanno inviato i loro complimenti e la loro stima per gli ultimi due manoscritti, usciti, soprattutto per “EURO BREAKUP” una ricerca della quale sono estremamente orgoglioso!

Buon fine settimana e grazie per il Vostro prezioso sostegno! Andrea

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