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Solium Infernum Recensione: tra politica e brutalità | GamesVillage.it

Author: GamesVillage.it

Siamo oramai abituati da almeno una generazione di console ad assistere all’arrivo di remake e versioni rimasterizzate dei giochi più popolari. Più o meno tutti i grandi publisher hanno sdoganato le riedizioni dei titoli che hanno fatto breccia nel cuore dei giocatori (ultimo, in ordine cronologico, quei primi tre capitoli di Tomb Raider): da Sony a Microsoft, passando per Ubisoft e anche Square Enix, la regola è oramai chiara da diversi anni, ovvero quella di offrire esperienze tratte direttamente dal passato per regalare ai giocatori un piccolo tuffo nella nostalgia. Più insolito, invece, è ritrovarsi davanti a remake di giochi che in realtà non sono andati benissimo. È il caso di Solium Infernum. Se il titolo non vi fa accendere nessuna lampadina, non vi preoccupate, è perfettamente normale. La versione originale ha infatti visto la luce nel lontano 2009, ma ha clamorosamente fallito nell’ottenere visibilità non solo dalla stampa, ma anche dai giocatori stessi. I motivi? Difficile da capire con certezza, ma non si tratta di un caso così clamoroso, soprattutto per quanto riguarda i giochi che debuttano su PC. Un progetto che non fu un successo e che portò rapidamente anche alla chiusura della società, Cryptic Comet, che non riuscì mai a trovare un vero e proprio spazio in un’industria molto spesso fin troppo difficile da scardinare.

Una seconda possibilità però non si nega a nessuno. E così, probabilmente folgorati dal gioco originale, ecco che interviene League of Geeks, neonato team di sviluppo australiano, attivo dal 2011 e che si è sempre occupato solo di giochi di strategia. Nasce così il remake di Solium Infernum, ma gli avvenimenti questa volta sono molto diversi: fin da subito, infatti, il team di sviluppo (che è anche publisher) instaura una comunicazione più decisa, volta a far conoscere a più persone possibili il titolo. L’obiettivo è sicuramente riuscito: dopo neanche un anno e mezzo di lavoro, il gioco è oramai pronto al debutto e rispetto al 2009 la situazione è completamente diversa. Tutti conoscono Solium Infermum, il gioco riesce a guadagnarsi l’attenzione della stampa complici una serie di hands on e anteprime che si diramano in maniera capillare su tutto Internet. La situazione è decisamente più rosea rispetto al passato, ma la qualità del 4X riuscirà a convincere i giocatori della bontà del progetto? Scopriamolo in questa recensione.

Solium Infernum: una lotta per un trono scomodo

Il primo contatto che abbiamo avuto con Solium Infernum è avvenuto con una mail, che ha descritto il gioco come a una sorta di Civilization ma ambientato nell’inferno. L’affermazione è vera a metà: il titolo è infatti uno strategico a turni in 4X, ma risulta fin da subito decisamente più godibile per tutti i giocatori. A differenza dell’estremo realismo e delle tante sfide proposte dalla serie, in realtà Solium Infernum fa della diplomazia e degli intrighi politici il suo vero punto di forza. Il gameplay è decisamente semplice, almeno sulla carta: ogni giocatore ha a disposizione dei turni in cui può svolgere alcune azioni, come per esempio il movimento, ordinare trame o offrire tributi in cambio di un vantaggio. Ogni azione si conclude nel turno successivo. Tutto ciò prosegue fino a quando non si realizzano le condizioni di vittoria, che possono includere l’essere il giocatore con più prestigio, uccidere tutti gli altri giocatori, distruggere Pandaemonium e così via. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo il mare. Solium Infernum è infatti un gioco ricco di strategia, con tantissimi elementi da tenere presenti nel corso delle proprie partite. Un’offerta ludica interessante e di cui parleremo poco più avanti.

Pur avendo un’ambientazione e un tema comunque molto oscuro, Solium Infernum ha il grande pregio di non prendersi mai troppo sul serio. Il gioco è infatti ricco di ironia e cerca di alleggerire la tensione, rendendolo una vera e propria esperienza più simile a un board game che a un gioco ricco di serietà come possono essere altri 4X che conosciamo fin troppo bene. Il gioco ci permette di affrontare scenari in single player ma è il multiplayer la vera forza del gioco, soprattutto quello asincrono. Se avete una nutrita schiera di amici che amano i giochi di strategia, la possibilità di giocare una partita lunga giorni o settimane, il gioco vi permetterà di prendervi le vostre pause. Il nostro consiglio però è quello di cominciare proprio dal single player e dal ricco tutorial, che vi consentirà di apprendere al meglio le basi di gioco e prendere familiarità con le condizioni di vittoria. Gli elementi di gameplay sono tanti e occorre abbastanza tempo per riuscire a masticare correttamente ogni singolo aspetto di Solium Infernum. La complessità del gioco è però relativa alla sua curva di apprendimento: più si gioca, più ci si diverte, più si impara a sfruttare al meglio ogni singolo momento, rendendo così più appassionanti le partite.

Diplomazia e violenza vanno a braccetto

Cosa rende Solium Infernum un gioco da un’offerta ludica decisamente sconfinata e in grado di accontentare tutti i giocatori più esigenti? Semplice: il suo “ibrido” tra un vero e proprio strategico 4X e un board game. Un paragone forse azzardato, ma che funziona per spiegare al meglio come funzionano i turni di gioco e ovviamente tutte le meccaniche inserite all’interno. Come abbiamo già avuto modo di svolgimento di un turno prevede un numero di ordini e comandi da assegnare. Oltre al semplice movimento delle nostre unità, per i vari combattimenti contro avversari e contro i punti di potere, sarà possibile poi assegnare anche talenti e potenziamenti, che seguono un determinato skill tree. Per poter usufruire dei vari potenziamenti sarà però necessario pagare dei tributi, che andranno racimolati nel corso del gameplay. Si tratta di elementi come l’Icore o il fuoco: la scarsità degli stessi ci porterà a chiederci quando e come utilizzarli.

I turni di gioco si svolgono sempre il successivo, quindi le varie decisioni che prenderemo nel corso della campagna saranno visibili poco dopo. E gli esiti, come spesso accade, sono imprevisti.  Un ruolo fondamentale lo rivolge poi la diplomazia. Gli stessi sviluppatori definiscono Solium Inferno come un Civilization ambientato all’inferno ma che incontra Game of Thrones. Essendo tutti i protagonisti dei veri e propri demoni, sarà possibile stringere alleanze, ma anche aprire faide dove giocare i punti prestigio, che sono una delle condizioni di vittoria. Impegnarsi in uno sconto aperto contro una fazione, per esempio, potrebbe portarci a soddisfare una vittoria ma anche catapultarci all’inferno, facendoci perdere quei punti prestigio che tanto abbiamo faticato a ottenere. Nel corso delle partite potrà capitare di allearci e poi tradire, ma anche l’opposto. Non mancherà poi il ruolo del Reggente, che tramite specifiche carte potrà scegliere un vantaggio o uno svantaggio da assegnare a tutti i giocatori in partita. La parte di strategia va quindi oltre le semplici mosse da intraprendere nel corso dei match, ma si estende a una vasta gamma di opzioni che rischieranno di poter cambiare radicalmente il senso delle varie partite. Giocare attentamente e con attenzione sarà necessario affinché non si rischi di rovinare l’esperienza di gioco e la probabile vittoria.

Il vero problema di Solium Infernum è la sua natura: il gioco propone infatti una soluzione già vista, essendo per altro un remake, con delle meccaniche interessanti che però rischiano di essere confinate e fini a se stesse. Il gioco infatti non innova e si appoggia su una struttura abbastanza vecchia, in grado di stufare tutti i neofiti. Andare oltre le apparenze è sicuramente necessario, perché se davanti è presente un gameplay decisamente retrò, le possibilità di divertimento sono infinite. Solium Infernum è in grado di regalarvi ore e di soddisfazione, a patto però che ci sia il coraggio e la ricerca di andare avanti e non fermarsi alla prima impressione.

Un vero e proprio remake

La versione di Solium Infernum proposta da League of Geeks non è solamente un rifacimento della versione originale, ma un vero e proprio remake. Lo si nota, fin da subito, dalla cura riposta in ogni singolo aspetto. L’HUD, per esempio, è decisamente ben curato ed è decisamente user friendly: basta completare il tutorial, infatti, per rendersi conto di trovarsi davanti a un gioco che è sì complesso, ma che prende per mano il giocatore e lo aiuta fin da subito a focalizzare i vari elementi chiave. E no, non era facile vista la gigantesca molte di informazioni da tenere sott’occhio. Il rifacimento del team di sviluppo australiano va però oltre e offre anche una veste grafica decisamente in linea con i tempi moderni. L’inferno di Solium Inferno non ha una grande palette cromatica, visto l’ambientazione che richiama, ma è in grado di soddisfare appieno la vista, con una pulizia grafica invidiabile.  

Non abbiamo riscontrato nessun tipo di errore o di bug nel corso della nostra partita. Mancano ancora alcuni elementi non tradotti completamente italiano, come per esempio stringhe di testo e piccole frasi, ma si tratta di problemi che verranno sicuramente aggiustati nel corso del lancio con una patch apposita. Il gioco è tecnicamente fluido: Solium Inferno è leggero, può girare su diverse configurazioni e non ha mai un minimo rallentamento a livello di frame rate. Non prendendosi troppo sul serio gioca anche con i modelli poligonali dei demoni, rendendoli decisamente meno inquietanti e realizzati con uno stile Voxel ben fatto. Tecnicamente il gioco è decisamente ben riuscito e combinato con l’offerta di gameplay si traduce in un 4X che non pensiamo possa essere trascurato dagli amanti del genere.  Menzione d’onore, infine, per la colonna sonora e per il doppiaggio, in grado di aiutare i giocatori a calarsi ancora di più nell’atmosfera. 

Piattaforme: PC

Sviluppatore: League of Geeks

Publisher: League of Geeks

Al netto dei tanti lati positivi, Solium Infernum resta comunque un gioco non per tutti. Lo strategico a turni si posiziona in un mercato decisamente saturo di questi prodotti, ma riesce comunque a offrire un gameplay decisamente soddisfacente. Eppure il gioco è chiaro che non sia per tutti. La sua complessità non è in realtà un ostacolo, ma il tema trattato e ovviamente le condizioni di vittoria, unite a una gestione dei turni leggermente diversa e con un un focus pesante sulla politica lo rendono, inevitabilmente, un gioco di nicchia. Non si tratta di un difetto, anzi: nella sua natura, Solium Infernum è un gioco decisamente valido, in grado di soddisfare i palati più esigenti, ma rischia di rimanere confinato a una piccola cerchia di appassionati. Il nostro consiglio è quello di dargli una chance: potrebbe sorprendervi.

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