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Volete nascondervi su Slack? Basta che vi fingiate un ChatBot

Author: Tom’s Hardware

Un ex redattore di Gizmodo, Tom McKay di IT Brew, ha escogitato un modo creativo per rimanere invisibile su Slack dopo aver lasciato l’azienda nel 2022: ha cambiato il suo nome su Slack in ‘Slackbot’ e ha adottato l’aspetto di un’icona più arrabbiata del vero Slackbot, il simpatico robot che vive nella piattaforma di messaggistica.

Questa insolita tattica gli ha permesso di camuffare il suo account attivo su Slack per mesi, sfuggendo all’eliminazione da parte della dirigenza del sito e potendo continuare a leggere, indisturbato, tutte le comunicazioni aziendali di Gizmodo.

McKay ha condiviso questa buffa storia in un post su X, mostrando alcune schermate della sua nuova identità virtuale. Ha confermato che la sua insolita trovata è stata realmente attuata con uno spirito goliardico e non per fare alcun tipo di “spionaggio”. 

Nel momento in cui McKay ha deciso di lasciare Gizmodo, ha sostituito la sua immagine del profilo con un’immagine parodistica, simile a una versione più arrabbiata dell’icona reale di Slackbot, e ha cambiato il suo nome sempicemente in “Slackbot”.

it’s been long enough for me to admit publicly that when i left Gizmodo in 2022 I changed my Slack username to “SIackbot” and G/O Media failed to detect or delete it for months pic.twitter.com/DhMsOD0SZ9

— catturd2.bsky.social (@thetomzone) February 23, 2024

Considerando che non è possibile cambiare direttamente il proprio nome su Slack in “Slackbot”, McKay ha sfruttato un trucco, utilizzando un carattere speciale che assomiglia a una delle lettere all’interno di “Slackbot”.

Questa astuzia gli ha permesso di inviare messaggi, simili a quelli di un bot, ai suoi ex colleghi, con l’unica differenza che i suoi, erano volutamente demenziali e si presentavano come: “Fatto del giorno di Slackbot: Ciao, sono Slackbot! Questo è un fatto. Buona giornata su Slack!”

La sua ex collega, Victoria Song, non si è mostrata sorpresa da questa situazione, sottolineando che come ex collega di McKay, e sopravvissuta a G/O Media, questa trovata sembra in linea con il suo stile.

Sebbene questa tattica insolita abbia funzionato per McKay, non è detto che tutte le aziende cadano in questo trucco, poiché molte hanno implementato misure di sicurezza per prevenire manipolazioni simili.

Tuttavia, la dirigenza di Gizmodo potrebbe aver pensato che l’account di McKay fosse già stato eliminato e, sicuramente, non ha notato il duplicato di Slackbot pur essendo chiaramente diverso da quello originale.

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