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Abbiamo scoperto un po’ di più su Platone, grazie ai papiri di Ercolano

Author: Wired

Grazie all’uso delle nuove tecnologie, i ricercatori del progetto Greek Schools sono riusciti estrarre nuove informazioni dai famosi papiri di Ercolano, rotoli semi carbonizzati dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, che contengo testi filosofici e la Storia dell’Accademia di Atene. I ricercatori sono riusciti a decifrare oltre mille parole mai lette prima, circa il 30% del testo, tra le quali è emerso anche il luogo esatto della sepoltura di Platone.

Le nuove informazioni raccolte hanno rivelato parti fondamentali della vita del grande filosofo greco, allievo di Socrate e maestro di Aristotele. Nei dieci frammenti analizzati, viene raccontato di come Platone fu venduto come schiavo sull’isola di Egina tra il 404 avanti Cristo, quando gli Sparta conquistò l’isola, e il 399 avanti Cristo, subito dopo la morte di Socrate. Finora si riteneva che Platone fosse diventato uno schiavo nel 387 avanti Cristo, durante il suo soggiorno alla corte di Dioniso I di Siracusa.

Il progetto

Inoltre, i testi svelano che fu sepolto nel giardino a lui riservato nell’Accademia di Atene, vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse, le dee ispiratrici delle arti, e che Platone fu molto critico rispetto alle capacità di una musicista originaria della Tracia, considerata dai greci antichi come una zona di barbari. Infine, sono state trovate nuove informazioni rispetto alla corruzione dell’oracolo di Delfi da parte del filosofo Eraclide Pontico e trovato il nome corretto di Filone di Larissa, allievo del grammatico Apollodoro di Atene, chiamato in realtà “Filione”.

Il progetto Greek Schools, finanziato dall’Unione europea, è nato nel 2021 da una collaborazione tra l’università di Pisa, l’istituto di Scienze del patrimonio culturale, l’istituto di linguistica computazionale Antonio Zampolli del Consiglio nazionale delle ricerche e la biblioteca nazionale di Napoli, dove sono conservati i papiri di Ercolano. Lo scopo dell’iniziativa è di realizzare la versione più completa della Rassegna dei filosofi di Filodemo di Gadara, la più ancora storia della filosofia greca giunta fino a noi e conservata nei papiri.

I rotoli danneggiati dall’eruzione del Vesuvio non possono essere srotolati per essere letti, perché rischierebbero di frantumarsi, per questo l’uso di nuove tecniche di diagnostica delle immagini è di fondamentale aiuto per gli studiosi. Tra queste si trovano l’imaging ottico nell’infrarosso e nell’ultravioletto, l’imaging molecolare ed elementale, l’imaging termico, le tomografie, la microscopia ottica digitale e altre tecniche, compreso l’uso dell’intelligenza artificiale per ricostruire le parti mancanti. Tutte queste tecniche non sono invasive e consentono di leggere il testo senza aprire i papiri, anche quando è nascosto da molti strati.

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