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Razer Viper V3 Pro: il mouse da gaming wireless per il massimo delle prestazioni

Author: GAMEmag

I mouse Razer Viper sono una serie di mouse da gaming progettati per offrire prestazioni di alto livello e massima precisione. Non solo, perché il Viper originale, che risale ormai ai primi anni 2000, è stato un’icona ed era uno dei più diffusi in quegli anni, diventando sinonimo di periferica da gioco.

Una linea che si aggiorna adesso con un nuovo arrivato. Dotato di un design ultraleggero da 54 g e delle tecnologie leader del settore, il nuovo Razer Viper V3 Pro è indirizzato a un pubblico specifico, con la sensibilità di capire quale può essere il valore aggiunto in termini di precisione e grip che una periferica del genere può mettere a disposizione. Con una superficie liscia e un sensore laser super preciso, garantisce un’esperienza di gioco molto fluida, anche perché la sua particolare ergonomia fa sì che l’utente si trovi subito a suo agio, a prescindere dalla periferica che è abituato a utilizzare.

Il Viper V3 Pro è stato perfezionato dai professionisti, con caratteristiche come un appoggio per il dito anulare per prevenire pizzicamenti, pareti laterali più piatte per diversi stili di presa e dimensioni della mano, e scanalature pronunciate per una migliore aderenza. Il mouse si basa su un sensore avveniristico, Focus Pro 35K Optical Sensor Gen-2. Oltre alle specifiche, il nuovo sensore ottico offre vantaggi funzionali come l’aggiustamento DPI in incrementi di 1 e il tracciamento intelligente.

Si tratta di un’evoluzione del sensore montato sul Viper V3 Hyperspeed, con una precisione che passa da 30K a 35K. La velocità massima raggiungibile dal sensore è di 750 IPS mentre l’accelerazione massima è di 70 G. Rispetto al precedente top di gamma in casa Razer, inoltre, la nuova soluzione offre degli switch ottici, che garantiscono maggiore reattività rispetto alla soluzione meccanica montata sul V3 Hyperspeed. Adesso, il polling rate è da 8000 Hz “veri”, secondo quanto ci fa sapere Razer, mentre sui mouse precedenti era presente qualche compromesso. Questo è legato al ricevitore wireless che viene utilizzato: tale frequenza si raggiunge senza intoppi, infatti, solo con il dongle allegato alla confezione.

Che differenza c’è tra switch ottici e switch meccanici per quanto riguarda i pulsanti di un mouse? Gli switch meccanici utilizzano contatti metallici all’interno del pulsante. Quando si preme il pulsante, questi contatti si toccano, creando un circuito chiuso e inviando un segnale al computer. Gli switch ottici, invece, utilizzano luce infrarossa o LED per rilevare quando il pulsante viene premuto. Quando il pulsante viene schiacciato, interrompe il raggio di luce, facendo sì che il sensore ottico rilevi il movimento e invii un segnale al computer. Gli switch ottici tendono ad essere preferiti per la loro durata potenzialmente più lunga e la maggiore resistenza alle eventuali polveri o detriti che potrebbero interferire con i contatti fisici dei switch meccanici. Inoltre, con meno problemi di attrito e frizioni, teoricamente garantiscono una maggiore reattività.

Tornando al sensore, questo permette regolazioni più sofisticate, come la gestione asimmetrica con due valori differenti per “lift-off distance” e “landing distance”. La prima indica la distanza minima dalla superficie di gioco alla quale il mouse può essere sollevato prima che il sensore smetta di tracciare il movimento. “Landing distance”, invece, è un termine che si riferisce alla distanza che intercorre dal momento in cui il mouse viene sollevato dalla superficie di gioco e viene successivamente posizionato nuovamente su di essa, alla quale il sensore inizia nuovamente a tracciare il movimento del mouse.

Altre ottimizzazioni intelligenti permettono di aumentare le prestazioni e garantire l’eccezionale valore di autonomia a cui Razer fa menzione. In particolare, Motion Sync sincronizza i segnali inviati dal mouse al momento in cui il sistema elabora le informazioni, in modo da accertare che il sistema riceva gli aggiornamenti più recenti della posizione del mouse per un monitoraggio più coerente. Inoltre, il nuovo sensore garantisce il tracciamento anche sul vetro, dato che diversi giocatori di eSport preferiscono la scorrevolezza di questo tipo di superficie.

Razer ha pensato anche a un dongle con un design ottimizzato per facilitare la connessione e la sua stabilità, oltre che il comfort durante l’utilizzo. Il mouse si collega su banda da 2,4 GHz (è sempre preferibile spostare le periferiche wireless sulla rete con banda da 5 GHz per massimizzare la stabilità della connessione) e vanta un’autonomia della batteria da 95 ore. Ovviamente può essere sempre collegato con il cavo USB presente nella confezione, intrecciato e flessibile. Il dongle, tuttavia, fa un ottimo lavoro: si può connettere con il cavo USB a una porta del PC e posizionare molto vicino al mouse, per mitigare qualsiasi problema di latenza. Durante le nostre prove, non abbiamo avvertito nessun ritardo in modalità wireless, o comunque un’esperienza diversa rispetto al gioco in wired, pur beneficiando di tutti i vantaggi che la connessione senza fili riesce a offrire.

Dal punto di vista ergonomico, il mouse si basa sulle prerogative dei recenti mouse Viper, collaudate dai professionisti di eSport. Si tratta di una soluzione a gobba rialzata, in modo tale da favorire la presa ad artiglio. Anche la texture piacevole al tocco è rimasta invariata rispetto ai precedenti Viper. Se questa è particolarmente liscia, nella confezione sono presenti degli adesivi con superficie più ruvida per migliorare il grip.

Altre due caratteristiche ricorrenti dei mouse Razer sono la superficie incavata dei due pulsanti principali, per accogliere meglio le dita ed evitare che si sfiorino tra di loro, e l’ergonomia che spinge l’utente a riporre l’anulare sulla parte sinistra della superficie del mouse. Le superfici laterali particolarmente piatte, inoltre, sono studiate in modo tale da rendere la periferica compatibile con vari tipi di impugnatura, e garantire il grip per ciascuna di esse. Oltre che con l’impugnatura ad artiglio, infatti, Razer Viper V3 Pro si sposa particolarmente bene anche con la fingertip. Sempre sulla superficie laterale, i pulsanti che si trovano qui godono ora di un design leggermente rivisto, in modo tale da evitare pressioni accidentali.

Cambia, invece, la rotella, che ora è più tattile e più affidabile durante il lavoro di scroll. Anche da questo punto di vista, siamo rimasti colpiti dalla precisione che è possibile ottenere con la nuova soluzione. I piedini nella parte a contatto con la superficie d’appoggio sono aumentati in dimensioni, mentre il dongle wireless, di cui abbiamo già parlato, è ora incluso di default nella confezione, come richiesto da questi tutti i possessori di mouse wireless.

Come tutte le periferiche Razer, il Viper V3 Pro si basa sul software Synapse, con cui è possibile effettuare tutte le regolazioni del caso al suo sensore, impostare vari livelli di sensibilità in DPI, effettuare la calibrazione (anche mimando dati provenienti da un precedente mouse Razer in modo da ereditarne lo stesso feeling). Si può anche configurare il polling rate, il quale influisce direttamente sulla autonomia del mouse: a 8000 Mhz l’autonomia scende a 17 ore, che diventano 40 a 4000 Mhz, 62 a 2000 Mhz e le 95 di cui abbiamo già parlato a 1000 Mhz.

Inoltre, assemblato con materiali sostenibili e leggeri, il Viper V3 Pro è progettato per ridurre l’impatto ambientale. Con cavo USB di tipo A a tipo C, materiali riciclati e imballaggio certificato FSC, Razer si impegna per un futuro più sostenibile, come ormai stanno facendo quasi tutte le aziende produttrici di periferiche.

In conclusione, Razer Viper V3 Pro ci ha meravigliato per le prestazioni che riesce a dare, anche in modalità wireless, mentre la qualità dei materiali e la precisione del suo sensore costituiscono altri due innegabili punti di forza. È una periferica con cui si entra subito in familiarità, agile visto il peso particolarmente ridotto, piacevole al tocco di default ma capace di restituire un ottimo grip se si applicano gli adesivi in confezione. Anche il prezzo è interessante, considerata la natura wireless di questa periferica: è di 179,99€. La periferica è disponibile nei colori nero e bianco, con quest’ultima, quella da noi provata, che si rivela particolarmente accattivante, anche se tendenzialmente più soggetta a sporcarsi.

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