Author: Wired
Ma, come sottolineato da alcuni esperti del settore sui social, la nota di Synlab manca completamente di un’assunzione di responsabilità nei riguardi del cyberattacco subito ad aprile e della conseguente fuga di dati avvenuta nelle ultime ore. Quello che la compagnia ha cercato di fare, infatti, è stato piuttosto cercare di contenere le terribili conseguenze dell’esfiltrazione delle informazioni dei suoi clienti, condividendo con loro un avvertimento perentorio riguardo la loro condivisione: “Si ricorda che chiunque entri in possesso di, o scarichi i dati illegittimamente pubblicati da terzi e/o li utilizzi per propri scopi e/o li diffonda on-line, sui social network o in altro modo – oltre ai rischi di natura informatica connessi allo scaricamento medesimo – incorre in condotte illecite che possono, nei casi previsti dalla legge, costituire reato – si legge nel comunicato di Synlab -. Per la vostra stessa protezione vi invitiamo pertanto a non scaricare e non condividere con terzi dati e/o informazioni potenzialmente riconducibili all’attacco informatico di cui sopra”.
Per il momento, quindi, non sembra esserci una soluzione vera e propria alla situazione. I dati sono in rete, alla mercé dei criminali informatici, e Synlab non può fare nulla per evitare che questi finiscano nelle mani sbagliate.
Il ransomware Black Basta (noto anche come BlackBasta) è un operatore di ransomware e un’organizzazione criminale ransomware-as-a-service (RaaS) che è emersa per la prima volta all’inizio del 2022, diventando immediatamente uno degli attori minacciosi RaaS più attivi al mondo. Ha colpito 19 vittime di grandi imprese e più di 100 vittime confermate nei suoi primi mesi di attività. Black Basta mira a organizzazioni negli Stati Uniti, in Giappone, in Canada, nel Regno Unito, in Australia e in Nuova Zelanda con attacchi altamente mirati anziché utilizzare un approccio di tipo “spray-and-pray”. Le tattiche di riscatto del gruppo utilizzano un doppio estorsione, criptando i dati critici e i server vitali delle vittime e minacciando di pubblicare dati sensibili sul sito di leak pubblico del gruppo.
Si ritiene che il nucleo principale di Black Basta sia emerso dal defunto gruppo Conti a causa di somiglianze nel loro approccio allo sviluppo di malware, nei siti di leak e nelle comunicazioni per la negoziazione, il pagamento e il recupero dei dati. Black Basta è anche stato associato al gruppo minaccioso Fin7 (noto anche come Carbanak).
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