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La NASA sarebbe ancora incerta sulla missione privata per salvare il telescopio spaziale Hubble

Author: Hardware Upgrade

Il telescopio spaziale Hubble è stato ed è uno strumento scientifico che ha dato molto ai ricercatori di tutto il Mondo. Nonostante l’età e i problemi che si sono succeduti nel corso degli anni ha permesso di catturare una moltitudine di dati che hanno aiutato a conoscere meglio l’Universo. Lanciato nell’aprile 1990 ha subito una serie di missioni per ripararlo e aggiornarlo. Con la fine del programma Space Shuttle, la NASA non ha però avuto modo di intervenire direttamente sul telescopio spaziale agendo solamente da remoto.

HST soffre di diverse problematiche legate a sistemi malfunzionanti e ha dovuto interrompere nel corso della sua storia le campagne osservative per ripristinarle l’operatività. Un altro problema è legato al decadimento orbitale legato all’attrito atmosferico. Nonostante la sua quota sia intorno ai 540 km, la sua altitudine sta riducendosi con il passare del tempo, e non essendo dotato di propulsori, non è possibile invertire il processo senza interventi esterni. Una possibilità è arrivata da SpaceX e dal programma spaziale privato Polaris voluto dal miliardario Jared Isaacman.

Lo scopo sarebbe quello di impiegare una navicella Crew Dragon per raggiungere il telescopio spaziale Hubble effettuare manutenzioni e aggiornamenti oltre a effettuare un ripristino dell’altitudine garantendo così una vita operativa più lunga (la fine dell’operatività è attualmente prevista intorno al 2034). La NASA non si è ancora espressa ufficialmente ma ha avviato una fase di studio per capire la fattibilità della proposta.

Secondo un rapporto non ufficiale di NPR la NASA avrebbe valutato l’opportunità offerta da Polaris e SpaceX che porterebbe diversi vantaggi ma anche dei rischi. Tra i vantaggi ci sarebbe la possibilità di estendere la vita operativa di Hubble senza spendere soldi dell’agenzia (che ha un budget ristretto).

Un aggiornamento ufficiale dovrebbe essere rilasciato dall’agenzia tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate di quest’anno ma sembra improbabile che durante la missione Polaris Dawn (prevista per quest’estate) ci possa essere un’operazione legata ad HST.

Tra i rischi ci sarebbe la possibilità che Hubble venga danneggiato irrimediabilmente non potendo più funzionare anche per i restanti anni. Inoltre ci potrebbe essere un rientro incontrollato di un oggetto che potrebbe portare ad avere detriti spaziali che potrebbero arrivare fino a terra.

NPR ha riportato anche l’opinione positiva di Andrew Feustel, che ha eseguito tre EVA dedicate al telescopio spaziale Hubble nel 2009. L’incognita rimane l’esecuzione di un’attività extraveicolare da una capsula Crew Dragon, operazione mai tentata prima e che avverrà per la prima volta con Polaris Dawn.

Per semplificare le operazioni di manutenzione e aggiornamento, la NASA avrebbe anche pensato a collegare un sistema esterno attraverso alcuni cavi (per alimentazione e dati) così da non dover aprire lo chassis. Si tratterebbe comunque di un’operazione nello Spazio e quindi rischiosa per personale non perfettamente addestrato e senza poter contare su un braccio robotico e a un sistema di fissaggio. Dopo aver collegato il nuovo hardware, Crew Dragon potrebbe comunque aumentare la quota di HST.

Secondo Abhi Tripathi, ex-direttore di missione per le Dragon di SpaceX (e in precedenza ingegnere NASA), l’agenzia vorrebbe ridurre i rischi di rendere inutilizzabile il telescopio spaziale Hubble con ancora diversi anni di operatività davanti e senza aver mai provato un’EVA da una Crew Dragon. Per questo la NASA non sarebbe totalmente contraria all’operazione, ma probabilmente penserebbe a una missione di questo tipo più in là nel tempo (e con le dovute garanzie).

Per Wayne Hale, ex-program manager per lo Space Shuttle e direttore di volo per 40 missioni, “fare il docking con una Dragon all’HST e portarlo su un’orbita più alta, prolungandone così la vita, sembra una proposta ragionevole. Fare un’EVA e aprire il telescopio è molto più rischioso e probabilmente non dovrebbe essere tentato. Almeno secondo l’opinione di questo vecchio”. Non resta dunque che attendere la decisione ufficiale della NASA ma Hubble forse potrà essere salvato, in un modo o nell’altro.

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