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Migliori alimentatori PC economici (maggio 2024)

Author: Tom’s Hardware

Nell’assemblare o aggiornare un PC, la scelta dell’alimentatore (o PSU) è fondamentale. Non solo fornisce energia a tutti i componenti, ma garantirne una fornitura stabile e sicura può prolungare la vita del computer e prevenire danni accidentali. Quando si cerca un alimentatore economico, è essenziale non scendere a compromessi sulla qualità. 

Nell’assemblare o aggiornare un PC, la scelta dell’alimentatore è fondamentale. Non solo fornisce energia a tutti i componenti, ma garantirne una fornitura stabile e sicura può prolungare la vita del computer e prevenire danni accidentali. Quando si cerca un alimentatore economico, è essenziale non scendere a compromessi sulla qualità.

In un mercato in continuo cambiamento, con nuovi prodotti e tecnologie che emergono regolarmente, è cruciale restare aggiornati sulle migliori opzioni disponibili. Per questo motivo, ci impegniamo ad aggiornare periodicamente questo articolo per riflettere le ultime tendenze e le migliori scelte del mercato. La nostra priorità è fornire consigli attendibili e aggiornati per aiutarvi nella scelta del miglior alimentatore per le vostre esigenze, garantendo sempre un ottimo rapporto qualità-prezzo. Per una migliore comprensione del mercato, vi consigliamo anche di dare un’occhiata alla nostra guida ai migliori alimentatori e ai migliori case, nel caso abbiate bisogno di cambiare anche altri componenti.

Con l’aggiornamento di maggio 2024, abbiamo controllato i link dei vari prodotti così da indirizzarvi sempre alle migliori offerte e migliorato la sezione FAQ.

Come scegliere un alimentatore economico per PC

Allo scopo di definire quale alimentatore potrebbe essere più adatto alle proprie esigenza, è buona norma farsi qualche domanda. Di seguito, abbiamo raccolto per voi le domande più importanti a cui rispondere.

Quale potenza (Watt) dovrebbe avere l’alimentatore?

L’acquisto di un alimentatore per PC non si dovrebbe basare solamente sul prezzo; la potenza, misurata in Watt, è uno degli aspetti chiave da considerare. Ma come determinare quanta potenza serve al vostro sistema? La risposta a questa domanda richiede una comprensione di come funzionano gli alimentatori e dei requisiti energetici dei componenti del PC.

Innanzitutto, è essenziale comprendere che la potenza (in Watt) di un alimentatore indica la quantità massima di energia che può fornire al computer. Ogni componente del PC, dal processore alla scheda grafica, dai dischi rigidi alle periferiche, richiede una certa quantità di energia per funzionare. La somma totale dell’energia richiesta da tutti questi componenti determina la potenza minima che il nostro alimentatore dovrebbe avere.

Tuttavia, optare per un alimentatore che soddisfa esattamente la nostra richiesta energetica corrente potrebbe non essere la scelta migliore. Ci sono diverse ragioni per cui potrebbe essere saggio scegliere un alimentatore con una potenza leggermente superiore alla somma dei requisiti energetici dei componenti.

Per cominciare, un alimentatore che opera vicino alla sua capacità massima per lunghi periodi potrebbe surriscaldarsi o avere una vita utile ridotta. Un alimentatore che funziona al 70-80% della sua capacità massima tende a essere più efficiente e a durare più a lungo rispetto a uno che opera costantemente al limite. Inoltre, l’efficienza energetica di un alimentatore tende a diminuire quando opera vicino alla sua capacità massima. Ciò significa che un alimentatore potrebbe consumare più energia dalla rete elettrica di quanto effettivamente fornisca al PC, portando a un maggior consumo e a bollette energetiche potenzialmente più alte.

Inoltre, la maggior parte degli utenti, in particolare gli appassionati di gaming e coloro che utilizzano il PC per applicazioni ad alta intensità come il rendering video, potrebbe decidere di aggiornare o espandere il proprio sistema in futuro. Questo potrebbe includere l’aggiunta di una seconda scheda grafica, l’installazione di ulteriori dischi rigidi o l’aggiunta di più RAM. Optare per un alimentatore con una potenza superiore offre una flessibilità in questo senso, evitando la necessità di acquistare un nuovo alimentatore ogni volta che si aggiunge un componente.

Quindi, quale potenza dovrebbe avere l’alimentatore? Una buona regola empirica è di sommare la potenza richiesta da tutti i componenti del PC e poi aggiungere un margine di sicurezza del 20-30%. Questo margine offre una buona combinazione di efficienza, longevità e flessibilità per future espansioni.

Cos’è un alimentatore modulare e quali sono i suoi vantaggi?

Un alimentatore modulare si distingue per la sua capacità di offrire una connessione personalizzata dei cavi al corpo principale, consentendo agli utenti di attaccare solo quelli necessari per il loro sistema. Questo aspetto si traduce in una serie di vantaggi sostanziali, tra cui una gestione dei cavi nettamente migliorata, essenziale per mantenere l’interno del case pulito e organizzato. La riduzione del numero di cavi inutilizzati all’interno del case non solo migliora l’estetica generale del sistema ma facilita anche l’accesso ai componenti per aggiornamenti o manutenzione, rendendo l’installazione meno frustrante, soprattutto in spazi ristretti.

Un altro beneficio significativo è il miglioramento del flusso d’aria all’interno del case. Con meno cavi che intralciano, l’aria può circolare più liberamente, aiutando a mantenere i componenti a una temperatura operativa ottimale, che può a sua volta estenderne la durata e migliorare le prestazioni. La modularità consente inoltre una maggiore personalizzazione del sistema, dando agli utenti la libertà di scegliere cavi di lunghezze specifiche o esteticamente in linea con il tema del loro PC, come quelli intrecciati colorati.

È importante notare che, sebbene gli alimentatori modulari tendano a essere più costosi rispetto ai modelli non modulari o semi-modulari, la loro flessibilità, insieme ai benefici in termini di estetica, organizzazione interna e potenziale efficienza energetica, giustifica l’investimento aggiuntivo per molti. Questi alimentatori non solo facilitano la creazione di un sistema visivamente piacevole ma contribuiscono anche a una configurazione più efficiente e performante.

Un alimentatore economico può influenzare negativamente le prestazioni del PC?

L’acquisto di un alimentatore economico per il proprio PC può sembrare una scelta vantaggiosa in termini di risparmio, ma è importante considerare come questa decisione possa influenzare le prestazioni del computer. Un alimentatore di qualità inferiore potrebbe non garantire una corrente stabile e affidabile, portando a variazioni di tensione che possono danneggiare i componenti interni del PC e causare instabilità nel sistema, come riavvii improvvisi o malfunzionamenti hardware.

Inoltre, gli alimentatori economici tendono ad avere un’efficienza energetica minore. Questo significa che una maggiore quantità di energia elettrica viene convertita in calore piuttosto che essere effettivamente utilizzata per alimentare il PC. Tale inefficienza non solo aumenta il consumo energetico, ma può anche causare un riscaldamento eccessivo all’interno del case, influenzando negativamente le prestazioni del computer.

Un altro aspetto fondamentale è la sicurezza. Gli alimentatori a basso costo spesso non includono protezioni importanti contro sovraccarichi, cortocircuiti o variazioni eccessive di tensione. La mancanza di queste protezioni mette a rischio i componenti del PC e può portare a danni irreparabili in caso di anomalie nella rete elettrica.

La durata e l’affidabilità di un alimentatore economico sono spesso inferiori rispetto a quelle di un modello di qualità superiore. Un alimentatore che si guasta non solo può interrompere l’uso del PC, ma in casi estremi può danneggiare altri componenti essenziali. Inoltre, gli alimentatori meno costosi possono utilizzare ventole di qualità inferiore, risultando in una maggiore rumorosità durante il funzionamento, che può essere un fattore di disturbo in alcuni ambienti.

Quali certificazioni di efficienza dovrebbe avere un alimentatore?

Come ogni apparecchio elettrico, anche l’alimentatore produce delle perdite energetiche durante il processo di conversione della corrente elettrica dalla presa a muro in una corrente che può essere utilizzata dalle varie componenti del computer. Per minimizzare tali perdite e garantire un funzionamento efficiente, sono state introdotte delle certificazioni di efficienza specifiche per gli alimentatori.

Una delle certificazioni più conosciute in questo ambito è la 80 PLUS. Il nome “80 PLUS” deriva dal fatto che un alimentatore che possiede questa certificazione deve avere un’efficienza di almeno l’80% in tutte le condizioni di carico specificate. Questo significa che almeno l’80% dell’energia prelevata dalla rete elettrica viene effettivamente utilizzata per alimentare il computer, mentre il restante 20% (o meno) viene perso sotto forma di calore.

Ma cosa significa realmente per l’utente finale? Un’alimentatore con certificazione 80 PLUS può portare a una riduzione della bolletta energetica. Pensiamo, ad esempio, a un sistema informatico che richiede 100 watt di potenza. Se utilizziamo un alimentatore senza alcuna certificazione di efficienza, potrebbe essere necessario prelevare 125 watt o anche di più dalla rete elettrica per ottenere quei 100 watt effettivi. Al contrario, con un alimentatore certificato 80 PLUS, il consumo dalla rete sarebbe di circa 125 watt o leggermente meno. Moltiplicando questa differenza per le ore di funzionamento del PC, si può facilmente comprendere come nel tempo ciò possa tradursi in un notevole risparmio sulla bolletta energetica.

Oltre alla certificazione base 80 PLUS, esistono anche livelli superiori di certificazione, come 80 PLUS Bronze, Silver, Gold, Platinum e Titanium. Ognuno di questi livelli rappresenta una soglia di efficienza ancora più alta. Ad esempio, un alimentatore 80 PLUS Gold ha un’efficienza dell’87% al 20% di carico, del 90% al 50% di carico e dell’87% al 100% di carico. Questo significa che le perdite energetiche sono ancora minori e il risparmio sulla bolletta ancora maggiore rispetto a un semplice 80 PLUS.

Tornando alla questione degli alimentatori economici, è importante notare che la presenza di una certificazione 80 PLUS o di uno dei suoi livelli superiori non significa necessariamente che l’alimentatore sia costoso. Mentre è vero che in passato la certificazione era prevalentemente riservata agli alimentatori di fascia alta, con il passare del tempo e con l’evoluzione della tecnologia, anche molti alimentatori di fascia economica hanno ottenuto questa certificazione. Questo rende ancora più vantaggioso per l’utente finale optare per un alimentatore certificato, poiché è possibile combinare l’efficienza energetica con un prezzo accessibile.

Quante connessioni dovrebbe offrire un alimentatore?

L’acquisto di un alimentatore per PC, specialmente se si tratta di un modello economico, richiede un’attenta considerazione delle connessioni che offre, poiché queste connessioni determineranno la compatibilità con i vari componenti che si desidera collegare. Ecco un’analisi esaustiva del tema.

Quando si parla di alimentatori, la parola chiave è “compatibilità“. La scelta di un alimentatore dovrebbe sempre essere guidata dalla necessità di assicurarsi che sia in grado di soddisfare le esigenze energetiche dei vari componenti del PC e che possieda i connettori adeguati per alimentarli tutti correttamente. Molti errori nell’acquisto di un alimentatore nascono dalla mancata comprensione o sottovalutazione di questo aspetto cruciale.

Per prima cosa, è essenziale avere una chiara comprensione dei componenti che si hanno o che si intendono acquistare. Ciò include la scheda madre, la scheda grafica, i dischi rigidi, gli SSD e qualsiasi altro componente che necessiti di una connessione diretta all’alimentatore.

Gli alimentatori moderni offrono una varietà di connessioni, ognuna delle quali serve a scopi diversi. Ad esempio, le schede grafiche di fascia alta spesso richiedono connettori PCIe a 6 o 8 pin. Questi connettori sono specifici per fornire l’energia necessaria alle schede grafiche e non possono essere utilizzati per alimentare altri dispositivi. Pertanto, se si ha l’intenzione di installare una scheda grafica potente, è fondamentale verificare che l’alimentatore disponga del numero adeguato di questi connettori.

I dischi rigidi e gli SSD, invece, generalmente utilizzano connettori SATA. Anche in questo caso, è essenziale verificare la presenza di un numero sufficiente di questi connettori sull’alimentatore, considerando il numero di dispositivi di archiviazione che si prevede di installare. Inoltre, bisogna tenere a mente che non tutti gli SSD sono uguali: alcuni modelli, noti come NVMe, si collegano direttamente alla scheda madre e non richiedono un connettore SATA specifico. Tuttavia, gli SSD SATA tradizionali necessitano ancora di un connettore SATA proveniente dall’alimentatore.

Oltre ai connettori specifici per schede grafiche e dispositivi di archiviazione, gli alimentatori sono dotati di altri tipi di connessioni, come quelle per ventole, luci LED e altri accessori. Anche se questi non sono essenziali come i connettori PCIe o SATA, possono diventare importanti a seconda della configurazione specifica del PC.

Il flusso d’aria e il sistema di raffreddamento sono adeguati?

Nel mondo dell’informatica e in particolare nella costruzione di PC, l’importanza di un buon sistema di raffreddamento non può essere sottovalutata. L’alimentatore svolge un ruolo cruciale nel fornire l’energia necessaria per alimentare ogni componente del PC, e come tale, genera calore durante il suo funzionamento. La gestione efficiente di questo calore è fondamentale per garantire la longevità dell’alimentatore stesso e di tutto il sistema.

Gli alimentatori economici, come quelli di fascia alta, sono dotati di meccanismi di raffreddamento. Tuttavia, è essenziale osservare e valutare se il flusso d’aria e il sistema di raffreddamento sono adeguati, specialmente quando si tratta di soluzioni a basso costo. Una dissipazione inefficiente del calore può non solo ridurre la vita dell’alimentatore, ma anche influire negativamente sul rendimento energetico, causare sbalzi di corrente e aumentare il rischio di danni a componenti adiacenti.

Il flusso d’aria è il primo elemento cruciale da considerare. Gli alimentatori sono generalmente dotati di ventole che espellono l’aria calda generata all’interno dell’unità e aspirano aria fresca dall’esterno. Questo processo aiuta a mantenere l’interno dell’alimentatore a una temperatura stabile. Per gli alimentatori economici, potrebbe essere tentante tagliare le spese utilizzando ventole di qualità inferiore o riducendo la dimensione delle griglie di ventilazione. Tuttavia, questo può compromettere la capacità dell’unità di dissipare efficacemente il calore. Una ventola silenziosa, efficiente e di dimensioni adeguate è quindi essenziale per garantire un flusso d’aria ottimale.

Accanto al flusso d’aria, il design complessivo del sistema di raffreddamento gioca un ruolo significativo. Ad esempio, la disposizione dei condensatori, degli induttori e degli altri componenti interni influisce sul modo in cui l’aria si muove all’interno dell’unità. Un design ben pensato può migliorare la circolazione dell’aria, assicurando che ogni componente riceva una quantità adeguata di raffreddamento. Al contrario, un design affollato o disorganizzato può creare “punti caldi” all’interno dell’alimentatore, dove l’aria fresca non riesce a raggiungere, aumentando il rischio di surriscaldamento.

È importante notare che un buon sistema di raffreddamento non solo beneficia l’alimentatore, ma anche l’intero PC. Un alimentatore che si surriscalda può causare un aumento della temperatura all’interno del case del PC, influenzando negativamente altri componenti critici come la CPU, la GPU e la memoria RAM. A lungo termine, ciò può ridurre le prestazioni generali del sistema, causare instabilità e persino danneggiare permanentemente i componenti.

Qual è la lunghezza dei cavi dell’alimentatore?

La scelta di un alimentatore per il proprio PC è un compito che va ben oltre la semplice valutazione della potenza nominale o della marca. Anche dettagli apparentemente minori, come la lunghezza dei cavi, possono avere un impatto significativo sull’efficienza dell’installazione e sull’esperienza complessiva di utilizzo. Gli alimentatori economici, in particolare, possono presentare caratteristiche diverse rispetto ai modelli di fascia più alta, e la lunghezza dei cavi è uno degli aspetti che meritano attenzione.

In un case di dimensioni standard, un alimentatore con cavi troppo corti può rendere difficile, se non impossibile, collegare tutti i componenti. Il problema può diventare ancora più evidente in case di grandi dimensioni o in configurazioni particolari, dove la distanza tra l’alimentatore e alcune componenti può essere superiore alla media. La lunghezza dei cavi influisce non solo sulla possibilità di connettere tutti i componenti, ma anche sull’estetica interna del PC e sulla gestione dei cavi, che a sua volta può avere un impatto sul flusso d’aria e quindi sul raffreddamento del sistema.

Per comprendere appieno l’importanza della lunghezza dei cavi, consideriamo un esempio pratico. Supponiamo di avere un case di grandi dimensioni, progettato per ospitare diversi dischi rigidi, molteplici schede grafiche e vari altri componenti. In questa configurazione, la distanza tra l’alimentatore, solitamente posizionato nella parte inferiore del case, e le componenti può variare notevolmente. Se l’alimentatore dispone di cavi troppo corti, potrebbe essere difficile, ad esempio, alimentare una scheda grafica posizionata nella parte superiore del case o collegare dischi rigidi montati nella parte frontale. Questo potrebbe costringere gli utenti a ricorrere a prolunghe o adattatori, che non solo possono aggiungere disordine all’interno del case, ma in alcuni casi possono anche compromettere l’efficienza elettrica o la sicurezza delle connessioni.

Gli alimentatori economici, pur offrendo un buon rapporto qualità-prezzo, possono talvolta risentire di compromessi in termini di design o caratteristiche. La lunghezza dei cavi è uno degli aspetti che potrebbe essere influenzato da questi compromessi. Mentre alcuni alimentatori economici possono avere cavi di lunghezza standard, altri potrebbero avere cavi leggermente più corti per ridurre i costi di produzione. Questo non significa necessariamente che gli alimentatori economici siano inferiori, ma sottolinea l’importanza di valutare attentamente le specifiche e le esigenze prima dell’acquisto.

Nel contesto dell’assemblaggio di un PC, la pianificazione è fondamentale. Prima di scegliere un alimentatore, indipendentemente dal suo costo, è essenziale misurare le distanze all’interno del case e confrontarle con le specifiche dell’alimentatore in termini di lunghezza dei cavi. Questo assicurerà non solo che ogni componente possa essere collegato correttamente, ma anche che l’aspetto interno del PC sia ordinato e funzionale.

L’alimentatore deve avere protezioni contro sovraccarichi, cortocircuiti e altre anomalie?

L’alimentatore è uno dei componenti fondamentali di un sistema informatico, essendo responsabile della conversione dell’energia elettrica dalla rete a corrente alternata (AC) in corrente continua (DC), che è utilizzata dai componenti interni del computer. Un malfunzionamento o un guasto dell’alimentatore può avere gravi ripercussioni sull’intero sistema, portando non solo a malfunzionamenti temporanei, ma anche a danni permanenti ai componenti. Pertanto, avere protezioni integrate nell’alimentatore per far fronte a sovraccarichi, cortocircuiti e altre anomalie elettriche è di cruciale importanza.

Gli alimentatori economici, pur avendo un costo inferiore rispetto ai modelli di fascia alta, non sono necessariamente privi di tali protezioni. Tuttavia, la qualità e l’efficacia di tali sistemi di protezione possono variare a seconda della marca e del modello. Un alimentatore economico di buona qualità avrà una serie di protezioni integrate che lavorano insieme per garantire che l’energia fornita ai componenti del computer sia stabile e sicura.

Le protezioni contro sovraccarichi, ad esempio, rilevano quando il carico su un particolare canale dell’alimentatore supera un certo valore, interrompendo l’alimentazione o riducendola per evitare danni. Questo può essere particolarmente importante se, ad esempio, si verifica un picco improvviso di energia o se vi è un aumento imprevisto del carico dovuto a componenti aggiuntivi o a malfunzionamenti.

Le protezioni contro i cortocircuiti, d’altro canto, rilevano quando il flusso di corrente elettrica prende una scorciatoia indesiderata, bypassando il percorso previsto. Questo può accadere a causa di difetti nei cavi, connessioni errate o altri problemi. Un cortocircuito può generare una grande quantità di calore in un breve lasso di tempo, con il potenziale di danneggiare permanentemente l’alimentatore e altri componenti. Una protezione contro i cortocircuiti interromperà immediatamente l’alimentazione in caso di rilevamento di un corto, proteggendo l’hardware.

Oltre a queste, esistono altre protezioni che possono essere integrate in un alimentatore, come protezioni contro le sovratensioni, che rilevano picchi di tensione potenzialmente dannosi, e protezioni contro le sottotensioni, che rilevano quando la tensione scende al di sotto di un certo livello. Entrambe queste protezioni sono cruciali per garantire che l’alimentatore fornisca una corrente costante e stabile ai componenti del computer.

E mentre gli alimentatori economici possono offrire queste protezioni, è fondamentale informarsi e leggere attentamente le specifiche tecniche prima dell’acquisto. Non tutti gli alimentatori economici sono creati allo stesso modo, e alcuni potrebbero compromettere sulla qualità o sull’efficacia delle protezioni per mantenere bassi i costi.

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