Categories: Tecnologia

È davvero importante spegnere lo smartphone almeno una volta alla settimana?

Author: Wired

La stragrande maggioranza degli utenti è solita spegnere lo smartphone molto raramente, se non quando è obbligata. Secondo la National Security Agency, ovvero l’Agenzia di sicurezza nazionale statunitense, questa è una cattiva abitudine che può mettere in pericolo lo smartphone Android o iPhone, esponendolo a rischi informatici. Il consiglio è quindi quello di spegnere il dispositivo almeno una volta a settimana, per limitare in modo sensibile il contatto a vulnerabilità spesso ancora da scoprire, come quelle cosiddette zero-day.

I consigli della Nsa sono contenuti nel recente report Mobile Devices Best Pratices (ovvero le migliori buone abitudini per i dispositivi mobile) pubblicato negli scorsi giorni, che mira a limitare quanto più possibile l’esposizione a pericoli e minacce informatiche. Tra questi ci sono malware e spyware che si possono installare involontariamente se si utilizzano software di dubbia provenienza o si visitano siti non affidabili. In primo piano, però, ci sono gli exploit zero-day, ovvero le vulnerabilità ancora sconosciute ai produttori del dispositivo o agli sviluppatori del software, ma ben noti ai cybercriminali, che possono dunque averli già utilizzati lasciando “zero giorni” per creare aggiornamenti di sicurezza. Ed è proprio in questo caso che lo spegnimento settimanale (entro almeno 168 ore di uso ininterrotto) potrebbe tornare utile, perché può interrompere il flusso di dati e informazioni che si è nel frattempo creato tra il dispositivo e i malintenzionati, un’attività che potrebbe avvenire sullo sfondo senza troppe tracce visibili. Ma è davvero la soluzione definitiva?

Al netto di alcune minacce di ultima generazione più resistenti, la maggior parte dei software malevoli può essere messa in difficoltà da un riavvio. Anche se la stessa Nsa sottolinea come non sia un metodo che copre al 100% tutti i pericoli e che funzioni sempre e né che possa prevenire problemi, questa abitudine può di sicuro limitare una grossa fetta di rischi. Non sono mancate critiche al report su X, con molti utenti che hanno sfruttato l’occasione per ricordare come la stessa Nsa sia stata più volte al centro di accuse si tracciamento e sorveglianza di massa (in primis, col caso Snowden) e di ascolto di conversazioni private, senza dimenticare il virus sviluppato dall’agenzia e trafugato da cybercriminali per scopi illeciti, nel 2018.

admin

Recent Posts

Streaming Euro 2024 compromesso da possibili cyber-attacchi russi

Author: Tom's Hardware L'emittente polacca TVP ha annunciato di essere stata vittima di multipli attacchi…

25 Giugno 2024

Palworld su PS5? Il community manager l’avrebbe velatamente confermato

Author: GAMEmag Del fenomeno Palworld abbiamo parlato più volte e fra poco pare tocchi ai…

25 Giugno 2024

What is home battery backup?

Author: Schneider Electric This audio was created using Microsoft Azure Speech Services Power outages are…

25 Giugno 2024

Netflix gratis ma con pubblicità: l’azienda ci sta pensando

Author: IlSoftware Nonostante la concorrenza si stia dimostrando sempre più agguerrita, Netflix resta il più…

25 Giugno 2024

AWS:ReInforce: automated reasoning, IA generativa, protezione delle identità i temi centrali dell’evento dedicato alla cybersecurity

Author: Hardware Upgrade Tre giorni con un calendario fitto di conferenze e di incontri con…

25 Giugno 2024