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Migliori fotocamere mirrorless (giugno 2024)

Author: Tom’s Hardware

Siete in cerca di una fotocamera mirrorless? Allora vi trovate nel posto giusto! In questa guida all’acquisto introdurremo brevemente il concetto di fotocamera mirrorless, spiegando quali sono le peculiarità che le rendono tanto popolari tra fotografi professionisti e amatori. Nella parte finale dell’articolo trovate una selezione di modelli che differiscono per prezzo e specifiche in modo da soddisfare le esigenze di fotografi più o meno esperti che operano nei campi più svariati, dallo sport alle cerimonie

Ma facciamo un passo indietro. Se un tempo erano le piccole e semplici fotocamere digitali a invogliare il pubblico, soprattutto quello amatoriale, ad avvicinarsi al settore della fotografia, oggi la situazione è ben diversa. I migliori smartphone, infatti, hanno letteralmente fatto crollare le vendite delle fotocamere digitali, in particolare delle compatte, dal momento che offrono prestazioni fotografiche paragonabili, e in alcuni casi migliori, in un formato leggero e sempre a portata di mano.

Del resto chi vuole fare un passo avanti nel mondo della fotografia o ottenere buoni risultati in alcuni campi specifici, come lo sport o l’avifauna, giusto per citarne due, deve ancora rivolgersi alle fotocamere professionali con obiettivi intercambiabili. Di conseguenza, che siate amatori o professionisti, è molto probabile che stiate considerando l’acquisto di una mirrorless.

Ma come si fa scegliere il modello giusto tra la miriade di proposte presenti sul mercato? Ed è proprio qui che entriamo in scena noi.

Per aiutarvi nella scelta, abbiamo redatto una guida pensata per aiutarvi a scegliere il modello giusto per voi, in modo che non spendiate un capitale per ritrovarvi tra le mani una fotocamera che, a conti fatti, non sfruttereste a pieno. Vogliamo infine ricordarvi che questa guida all’acquisto verrà aggiornata periodicamente con nuovi modelli selezionati in base all’andamento dei prezzi e alle nuove proposte dei principali produttori.

Prima di passare alla guida all’acquisto vera e propria vi proponiamo un breve approfondimento di quelli che riteniamo gli aspetti fondamentali da considerare nella scelta di una fotocamera mirrorless.

Come scegliere una fotocamera mirrorless

L’acquisto di una fotocamera è un momento importante in quanto si tratta di una spesa onerosa, motivo per cui è decisivo scegliere fin da subito un modello che può adattarsi al meglio alle vostre necessità. Ci sono tanti fattori da considerare, a partire naturalmente dal prezzo e dal brand di riferimento per poi passare a specifiche importanti come sensore, capacita del sistema di messa a fuoco automatica, stabilizzazione, autonomia e via dicendo. 

Di seguito andremo ad analizzare gli aspetti più importanti da tenere presenti prima di investire in una fotocamera mirrorless.

Quale sensore scegliere?

Il primo fattore da valutare quando si acquista una mirrorless è il sensore presente all’interno della fotocamera. Da esso dipenderà la qualità delle foto e dei video che riuscirete a ottenere dalla vostra mirrorless. Esistono tre tipi di sensori: Full Frame, APS-C e Quattro Terzi. Esistono anche sensori medio e grande formato che si trovano su fotocamere specialistiche molto costose che non prenderemo in considerazione trattandosi di modelli destinati a un pubblico di soli professionisti.

Il sensore Full Frame è quello che garantisce la miglior qualità dell’immagine e misura 24 x 36 millimetri, attestandosi come il più grande tra i formati più comuni. Tali dimensioni consentono di catturare molta luce, fattore fondamentale per ottenere fotografie nitide, luminose e con un rumore ridotto. Inoltre, il sensore Full Frame è il migliore in assoluto per chi ama il bokeh, ossia l’effetto sfocato sullo sfondo. Tale caratteristica deriva dalla maggiore profondità di campo ottenibile con il pieno formato rispetto ai più piccoli sensori APS-C e Micro Quattro Terzi. Di norma i sensori FF si trovano sulle fotocamere di fascia medio alta, ma vengono utilizzati anche per modelli entry level come, ad esempio, la Nikon Z5.

Subito dopo troviamo il sensore APS-C (Advanced Photo System Type-C). Le sue dimensioni possono variare tra due formati, uno più grande da 23 x 15 millimetri e un più piccolo da 22 x 14 millimetri. In entrambi i casi, le dimensioni sono inferiori al Full Frame, come riportato pocanzi, pertanto a parità di condizioni tenderete si otterranno immagini meno luminose e nitide, con una profondità di campo inferiore. I sensori APS-C eseguono un ritaglio, più comunemente noto come “crop“, al centro del frame (inquadratura), pari a 1,5x o 1,6x a seconda del produttore. Questo vuol dire che con un obiettivo da 50mm abbinato a una mirrorless APS-C avrà una lunghezza focale di 75mm/85mm a seconda della tipologia di sensore. Questi sensori, oltre a essere i più diffusi in assoluto, sono ottimi per chi fa avifauna o ha bisogno di raggiungere distanze notevoli con i teleobiettivi e si prestano benissimo anche per gli scatti macro. Spesso i sensori APS-C si trovano su fotocamere di dimensioni compatte, il che li rende molto comuni anche tra i fotografi che si occupano di reportage.

Il sensore Quattro Terzi misura 17 x 13 millimetri è il più piccolo dei tre. Come abbiamo spiegato in precedenza, le dimensioni del sensore contano, pertanto è logico attendersi risultati inferiori in termini di qualità dell’immagine rispetto ai sensori FF o APS-C. Inoltre, questo sensore applica un ritaglio 2x rispetto al Full Frame, quindi un obiettivo da 50mm raggiungerà una lunghezza focale di 100mm se montato su una mirrorless con sensore Micro Quattro Terzi. Essendo relativamente piccolo, il sensore Quattro Terzi si trova spesso a bordo di fotocamere super compatte ideali per la fotografia di viaggio e in generale per chi non ha particolari esigenze in termini di bokeh o nitidezza delle immagini. Inoltre, come nel caso del sensore APS-C, il crop spinto dei sensori Micro Quattro Terzi può essere utilissimo per coloro che scattano da molto lontano e non hanno budget che consentono di acquistare teleobiettivi professionali e moltiplicatori da abbinare alle più costose full-frame.

Quanti megapixel deve avere una mirrorless?

Questa domanda, di per se, non ha molto senso, ma è molto comune. La risposta è che non c’è un numero giusto di megapixel, dipende tutto da che tipo di fotografia dovete fare. Chi si occupa di ritrattistica, ad esempio, non ha bisogno di tanti MP e può tranquillamente optare per una mirrorless da 24MP, formato molto diffuso tra i modelli ibridi di fascia media. Chi si occupa di foto prodotto o paesaggistica, al contrario, ha bisogno di esaltare al massimo i dettagli e spesso si ritrova a ritagliare le foto, motivo per cui necessita di un maggiore numero di pixel per evitare che il crop generi una perdita di dettagli visibile. Un altro fattore da tenere presente è la stampa dell’immagine: a meno che non dobbiate scattare una foto per un cartellone pubblicitario di grandi dimensioni, non avrete mai bisogno di un sensore da 40MP. Nella maggior parte dei casi, che corrispondono alla semplice visualizzazione di foto su PC o stampe su fogli A4, 16MP sono più che sufficienti per ottenere buoni risultati. Non a caso, le mirrorless di fascia alta con sensori full-frame ad elevata densità di megapixel sono quasi tutte al di sotto dei 50MP, a differenza degli smartphone che raggiungono facilmente i 100MP (anche se in quel caso i tanti megapixel vengono gestiti dal software in maniera intelligente, quindi hanno un senso). Inoltre, un sensore con tanti megapixel tende a generare molto più rumore negli scatti notturni e genera file molto più pesanti e difficili da trasferire e archiviare, motivo per cui non dovreste mai guardare al numero di megapixel a meno che non abbiate esigenze specifiche.

Mirrorless vs Reflex: quali sono le differenze principali?

Questo è un argomento che causa spesso accesi dibattiti tra sostenitori della vecchia scuola e chi è già passato al sistema ML. In generale si possono ottenere scatti eccellenti con qualsiasi mezzo, anche con uno smartphone, a condizione che si abbiano le giuste conoscenze. Se però ci si trova a dover scegliere per necessità lavorative o si vuole il massimo dalla propria fotocamera, ci sono differenze oggettive che possono determinare la scelta di uno o dell’altro sistema.

Dimensioni e peso: Le fotocamere mirrorless, come suggerisce il nome, non hanno uno specchio integrato. Questo le rende generalmente più leggere e compatte rispetto alle reflex. Tuttavia, ciò non significa che le reflex siano obsolete. Alcuni fotografi preferiscono un corpo macchina più grande perché lo trovano più comodo da impugnare. Non a caso molti produttori stanno proponendo delle mirrorless sovradimensionate con ergonomie molto simili a quelle delle reflex professionali.

Mirino: Le fotocamere mirrorless utilizzano mirini elettronici, mentre le reflex utilizzano mirini ottici. Questo può influenzare l’esperienza di scatto. Ad esempio, in condizioni di luce intensa, lo schermo di una mirrorless può risultare difficile da vedere, rendendo il mirino ottico di una reflex una scelta migliore. Al contempo, il mirino di una mirrorless mostra esattamente lo scatto che si otterrà modificando l’immagine in tempo reale in base alle impostazioni scelte.

Obiettivi: Entrambe le tipologie di fotocamere dispongono di obiettivi intercambiabili, offrendo una grande flessibilità. Tuttavia, la gamma di obiettivi disponibili può variare a seconda del marchio e del modello della fotocamera e mentre le reflex sono ormai fuori produzione, il parco ottiche delle mirrorless è in continua evoluzione.

Prestazioni: Le fotocamere mirrorless tendono ad avere una velocità di scatto superiore rispetto alle reflex. Ad esempio, una mirrorless può registrare fino a 60 fotogrammi al secondo, mentre una reflex di solito non supera i 15-20 scatti al secondo.

Qualità dell’immagine: Entrambe le tipologie di fotocamere sono in grado di produrre immagini di alta qualità. Tuttavia, ci possono essere differenze nelle prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione, nella velocità dell’autofocus e nella risoluzione dell’immagine.

In conclusione, la scelta tra mirrorless e reflex dipende dalle esigenze e dalle preferenze individuali del fotografo. Entrambi i tipi di fotocamere hanno i loro punti di forza e le loro sfide, e la scelta migliore dipenderà da fattori come il budget, lo stile di fotografia preferito e il livello di esperienza.

Che obbiettivi montano le mirrorless?

Gli obiettivi sono un elemento di importanza cruciale indipendentemente dal corpo macchina che scegliete di acquistare. Le mirrorless, in particolare, possono contare su obiettivi sviluppati appositamente per dare il meglio in tandem con i sistemi AF di ultima generazione e mediamente hanno una risolvenza migliore rispetto a quelli delle reflex a parità di apertura. Esistono degli adattatori che consentono di collegare qualsiasi obiettivo a una mirrorless, dai modelli sviluppati per le reflex fino agli obiettivi risalenti all’epoca della pellicola.

Anche usando queste ottiche si possono ottenere risultati eccellenti, ma si perdono alcune funzioni importanti come la messa a fuoco automatica (con le lenti completamente manuali) e in generale si ottengono scatti meno definiti rispetto a quelli che si possono portare a casa con un obiettivo dedicato. Stando alla nostra esperienza sul campo, anche un obiettivo AF per reflex non riesce a offrire prestazioni pari a un’ottica sviluppata appositamente per le mirrorless a parità di condizioni. 

Per questo è importante considerare che quando si acquista una nuova mirrorless si deve tenere in conto il budget necessario per comprare almeno un’ottica, salvo il caso in cui venga fornita in kit con la fotocamera. Per questo il passaggio da reflex a mirrorless può risultare traumatico e costituire un investimento importante, in alcuni casi eccessivo, per buona parte dei fotografi amatoriali.

Quanto è importante il sistema di messa a fuoco automatica (AF)?

Le prestazioni della messa a fuoco nelle fotocamere mirrorless sono fondamentali in quanto influenzano direttamente la capacità di catturare immagini nitide, soprattutto in situazioni di movimento o in condizioni di luce scarsa. Secondo, un sistema di autofocus (AF) rapido e affidabile migliora significativamente l’esperienza d’uso, rendendo la fotografia più intuitiva e meno frustrante, particolarmente in situazioni dinamiche come eventi sportivi o la fotografia di fauna selvatica.

Nelle fotocamere mirrorless moderne, si trovano principalmente tre tipologie di sistemi AF, ognuno con le proprie peculiarità:

AF a rilevamento di fase: Questo sistema utilizza sensori integrati sul sensore d’immagine che rilevano la differenza di fase della luce proveniente da differenti parti dell’obiettivo. È estremamente rapido ed efficace, particolarmente in situazioni di movimento. Il rilevamento di fase è spesso preferito per l’azione e lo sport grazie alla sua capacità di tracciare rapidamente e con precisione i soggetti in movimento.

AF a rilevamento di contrasto: Basato sul principio che un’immagine è al massimo della nitidezza quando il contrasto tra gli elementi è massimo, questo sistema analizza l’immagine catturata dal sensore per regolare la messa a fuoco. Anche se tende a essere più lento del rilevamento di fase, l’AF a rilevamento di contrasto può offrire una precisione estremamente alta, rendendolo ideale per la fotografia fissa o situazioni che richiedono una messa a fuoco critica, come la fotografia di ritratti o di paesaggi.

AF Ibrido: Combina i sistemi a rilevamento di fase e di contrasto per offrire il meglio di entrambi, offrendo così una messa a fuoco veloce e precisa in una vasta gamma di situazioni. Molti modelli di punta e di fascia media adottano questo sistema, rendendolo uno standard de facto nelle fotocamere mirrorless recenti.

Oltre a queste tecnologie, le fotocamere mirrorless moderne includono funzionalità avanzate come il riconoscimento facciale e degli occhi, il tracking 3D, e la messa a fuoco automatica basata sull’intelligenza artificiale, che possono ulteriormente migliorare l’efficacia dell’AF in situazioni specifiche.

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