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Threads, arriva l’API per gli sviluppatori: cosa cambia?

Author: IlSoftware

Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato. Con un annuncio ufficiale, Meta ha dichiarato di aver lanciato l’API per Threads, offrendo dunque agli sviluppatori di terze parti di ampliare le potenzialità del social network.

Mark Zuckerberg ha sottolineato l’importanza dell’evento, con un post sulla stessa piattaforma che in cui non ha nascosto il suo entusiasmo “L’API Threads è ora ampiamente disponibile e presto arriverà a molti di voi“. Ma come e quanto ciò cambierà l’esperienza degli utenti su questo servizio?

Secondo quanto affermato da Jesse Chen, ingegnere di Threads, la nuova API consentirà agli sviluppatori di pubblicare post, recuperare contenuti e distribuire strumenti per la gestione delle risposte. Ciò dovrebbe consentire agli utenti di avere un controllo maggiore sui contenuti nell’ecosistema Threads.

Threads, l’API disponibile già a tutti entro fine giugno

Secondo quanto affermato da Meta, inoltre, l’API permetterà agli sviluppatori di ottenere dati utili per analisi, con informazioni riguardo visualizzazioni, Mi piace, risposte, repost e citazioni: praticamente qualunque tipo di interazione con contenuti presenti su Threads.

Ciò, come è facile intuire, è un passaggio fondamentale per rendere la piattaforma aperta alle analisi e, dunque, a fornire strumenti concreti per chi intende operare sulla stessa anche per promuovere attività commerciali e non solo.

Dell’API in questione si parlava già da tempo, con il capo di Instagram Adam Mosseri che aveva citato la stessa già nel corso dell’autunno passato. Al momento attuale l’API è disponibile in una fase di test closed beta con un numero selezionato di partner del social network. Nonostante ciò, questa potrebbe essere già disponibile al pubblico entro la fine del mese corrente.

Una buonissima notizia per gli sviluppatori, soprattutto dopo un 2023 tutt’altro che semplice. X e Reddit, infatti, nella scorsa annata hanno limitato o chiuso direttamente l’accesso alle proprie API. Threads, per fortuna, ha seguito l’esempio di Mastodon e Bluesky, lasciando ampia libertà di manovra agli sviluppatori di terze parti.

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