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Audible su Alexa e i dispositivi Echo in Italia

Di Filippo Vendrame mercoledì 8 maggio 2019

Audible sbarca su Alexa in Italia; gli utenti potranno ascoltare i loro audiolibri e podcast preferiti attraverso i dispositivi Echo.

Amazon Echo

Amazon potenzia Alexa in Italia che adesso ha una freccia in più nel suo arco. Amazon ha annunciato che Audible è arrivato all’interno del suo assistente vocale in Italia. Questo significa che le persone possono chiedere di ascoltare i propri audiolibri e podcast preferiti attraverso i dispositivi Echo, o tramite quelli di terze parti con integrazione Alexa, mentre svolgono i lavori domestici, cucinano o, semplicemente, si rilassano.

Inoltre, anche i clienti che non sono ancora iscritti ad Audible possono provare l’ascolto di un audiolibro con Alexa prima di attivare il periodo di prova gratuito della durata di 30 giorni: potranno riprodurre in streaming un audiolibro gratuito semplicemente dicendo, ad esempio, “Alexa, leggi Il mago di Oz” .

Audible su Alexa include alcune utili funzioni. I clienti possono scegliere un titolo presente nella libreria del proprio account Audible e ascoltarlo tramite un semplice comando vocale; se qualcosa li distrae, possono mettere in pausa l’audiolibro e poi riprenderne la riproduzione al momento giusto.

Se un cliente desidera ascoltare il proprio capitolo preferito, può avanzare o tornare indietro di 30 secondi nella riproduzione, oppure può usare la navigazione tra i capitoli (saltandone uno, ricominciandolo nuovamente o andando direttamente a un capitolo specifico).

Audible offre oltre 50.000 titoli e più di 6.000 di questi in italiano tra audiolibri, podcast e serie Audio originali, per un totale di oltre 200.000 ore di ascolto, dedicate non solo ai lettori più appassionati ma anche a un pubblico amante del mondo dell’entertainment e dell’immaginazione, affamato di nuovi contenuti, desideroso di più tempo a disposizione per ascoltare, imparare e divertirsi.

L’abbonamento ad Audible prevede un costo mensile di 9,99 euro.

Author: Gadgetblog.it

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In Vietnam si producono cannucce fatte di semplice erba

Author: Filippo Piva Wired

Ecco una possibile alternativa biodegradabile e sostenibile all’ormai desueta cannuccia in plastica

La cannuccia di plastica ha ormai imboccato in modo definitivo il viale del suo tramonto. La lotta all’inquinamento e i riflettori puntati stabilmente sull’emergenza ambientale hanno portato numerose insegne della ristorazione a rinnegarla in toto, come ad esempio Starbucks; mentre sempre più aziende, da ogni parte del mondo, si lanciano alla ricerca di alternative in grado di essere al contempo sostenibili sul fronte ambientale ed economico. Ne è un esempio Lolistraw, la cannuccia che può essere ingerita, così come il prodotto dell’azienda vietnamita Ong Hut Co, che ha deciso di sfruttare per la produzione un ingrediente al 100% vegetale: la Lepironia Articulata, un’erba particolarmente diffusa in Asia conosciuta anche come carice grigia.

Come si può vedere dal filmato caricato sui social da VnExpress International, questa erba dalla spessa struttura tubolare viene raccolta, lavata, tagliata delle dimensioni desiderate e dunque accuratamente pulita al suo interno, assumendo già di per sé la forma di una cannuccia. Il prodotto, a questo punto, può essere impacchettato in foglie di banano e venduto sul mercato. In alternativa, può essere adottata una procedura di essiccamento che lo rende più duraturo e resistente.

I gambi svuotati vengono lasciati al sole per tre giorni, e dunque ripassati in forno per assumere la consistenza finale desiderata. Questo tipo di cannuccia biodegradabile e vegetale può essere conservata sugli scaffali di un supermercato, a temperatura ambiente per sei mesi. Mentre la sua versione non essiccata richiede di essere conservata in frigorifero, per arrivare a durare fino a due settimane. Certo, come ben si vede dal filmato i volumi di una produzione di massa sono ancora ben lontani. Ma l’idea potrebbe fornire nuovi spunti, per una rivoluzione della cannuccia in chiave green che potrebbe trovare due preziosissimi alleati proprio nell’agricoltura e nell’artigianato.

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Game of Thrones troppo scuro: Sky ricarica le puntate e migliora la qualità

Author: Diego Barbera Wired

Viste le difficoltà di visione della puntata “La lunga notte”, i contenuti saranno elaborati nuovamente, riprocessati e meno compressi

Game of thrones troppo scuro
(Foto: HBO)

Game of Thrones troppo scuro? La puntata La lunga notte ha lasciato uno strascico di commenti online e offline non solo riguardo la trama e i numerosi colpi di scena, ma anche per una visione che per molti utenti – in tutto il mondo – si è rivelata piuttosto difficoltosa. Tuttavia, Sky ha comunicato di star riprocessando e ricaricando le puntate per poter garantire agli appassionati italiani uno spettacolo ideale.

Come da titolo, l’episodio era infatti ambientato di notte, per di più con tormenta di neve e i soli fuochi che illuminavano la scena.

Chi aveva una tv di ultima generazione regolata correttamente si è goduto appieno l’epica battaglia ricca di pathos e di immancabili dipartite di personaggi molto importanti. Ma chi l’ha vista online magari su una vecchia televisione oppure peggio ancora su un tablet o smartphone poteva più intuire che comprendere cosa stesse capitando.

Come vi abbiamo raccontato i motivi erano molteplici e non dipendevano non soltanto dal file trasmesso, ma anche schermi non in grado di “reggere” la complessità di una fotografia e di una regia un po’ estrema se non visualizzata su un dispositivo all’altezza.

Sky ci ha comunicato via mail che “Partendo dalla analisi delle particolarità del contenuto in questione, accentuato dai toni scuri e dalla bassa dinamica della colorimetria delle immagini abbiamo riprocessato le puntate (nelle varie versioni/ risoluzioni) applicando contromisure per far lavorare il nostro encoder nel migliore range di performance. Queste contromisure hanno permesso di rendere percettivamente più efficace la quantizzazione finale dell’encoding, minimizzando gli effetti di banding e posterizzazione“.

Questo significa che anche chi riguarderà gli episodi su dispositivi meno performanti delle tv di ultima generazione non dovrà mettere una mano tutto intorno e incollare il viso allo schermo per capire qualcosa. Il banding si riferisce a una non corretta presentazione dei colori, mentre la posterizzazione riguarda una compressione che riduce sempre i livelli di colore per aumentare il contrasto.

Sky ha puntualizzato inoltre che “Stiamo ora riprocessando e ripubblicando tutti i contenuti su VOD DTH e VOD IPTV, e procederemo entro la giornata alla ripubblicazione dei contenuti su NowTv“. Dunque, si inizierà con Sky OnDemand e Sky Go per terminare, appunto, con NowTv.

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Microsoft porta Linux su Windows 10

Author: Diego Barbera Wired

La prossima estate partirà un programma di test per integrare il kernel di Linux su Windows 10 a tutto vantaggio degli sviluppatori di applicazioni

Linux su Windows 10
(Foto: Microsoft)

All’interno delle prossime versioni di Windows 10 sarà integrato il kernel di Linux confermando la volontà e l’apertura di Microsoft verso l’open source. A partire dalla prossima estate, il nucleo fondamentale del sistema operativo del pinguino sarà infatti incluso nel Subsystem di Windows per Linux (WSL) basato sulla versione 4.19, come confermato dal program manager Jack Hammons.

Questa decisione segna un ennesimo passo della casa di Redmond nel sentiero dei software con codice sorgente pubblico e aperto dopo l’integrazione di OpenSSH nello stesso Windows 10 e gli annunci recenti delle distribuzioni Fedora, Ubuntu e Suse Linux nello store interno. Il kernel completo in Windows 10 è stato annunciato all’evento Build 2019 che già ha anticipato l’uscita di Minecraft Ar stile Pokemon Go per Android e iOS.

Nel dettaglio, si utilizzerà la versione 4,19 di Linux perché la più stabile a lungo periodo e sarà rinnovata man mano con le successive versioni stabili a lungo supporto. La disponibilità pubblica dovrebbe arrivare il prossimo autunno con la versione per ora nota con il nome in codice 19H2.

Gli sviluppatori potranno beneficiarne di prestazioni migliori e più efficienti per progettare e testare applicazioni Linux direttamente sui propri pc con Windows. Inoltre, potranno creare una versione personalizzata del kernel, in quanto anch’esso open source. L’aggiornamento del kernel stesso avverrà direttamente con Windows Update.

Fino a oggi, invece si sfruttava un kernel appositamente preparato da Microsoft che utilizzava le API di Linux, ma con evidenti limiti per esempio non si potevano sfruttare i driver con una velocità operativa molto bassa. Insomma, a partire dalla prossima estate invece che emulare si potrà sfruttare il kernel vero e proprio.

Microsoft ha anche annunciato una nuova versione di Windows Terminal (video su) ossia l’applicazione da linea di comando per Windows per sfruttare al meglio non soltanto Windows Subsystem for Linux (WSL) ma anche PowerShell e Cmd.

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Le fate ignoranti, il film di Özpetek diventa una serie tv

Author: Paolo Armelli Wired

Il regista ha annunciato che il suo film del 2001 subirà un adattamento seriale attualmente in fase di sviluppo da Fox

fate ignoranti

Sono passati 18 anni dall’uscita nella sale de Le fate ignoranti, film considerati come uno dei capolavori del regista turco naturalizzato italiano Ferzan Özpetek. E ancora oggi l’eredità di quella pellicola è ancora molto forte, tanto che le sue repliche televisive hanno sempre un ottimo successo e ancora oggi è ricordato come uno dei migliori titoli lgbt+ italiani. I molti fan saranno dunque contenti della notizia che quello stesso film diventerà presto una serie tv per Fox.

A rivelarlo è lo stesso Özpetek durante la consegna della laurea honoris causa assegnatagli all’Università di Palermo e la cittadinanza onoraria della città. “Evidentemente il film non è invecchiato, nonostante abbia 18 anni. Parla di cose che restano nuove, come il sentimento dell’amore che rimane“, ha detto il regista aggiungendo poi la notizia del progetto seriale: “Cambia tutto, cambia lo sguardo, cambia totalmente atteggiamento, cambiano tante cose. Non so quanto sia positivo o quanto negativo, ma cambia tutto“. Per ora il titolo è semplicemente in fase di sviluppo quindi è ancora presto per conoscere persone coinvolte o dettagli sulla trama.

Le fate ignoranti uscì proprio nel marzo 2001, dopo essere passato a Berlino e aver incontrato, per ammissione dello stesso Özpetek, parecchie diffidenze da parte dei distributori italiani. Il film ebbe però un immediato successo: era la storia di una donna, un’affermata immunologa interpretata da Margherita Buy che, dopo la morte improvvisa del marito, scopre la sua doppia vita e soprattutto entra in contatto con l’amante di lui (Stefano Accorsi) e la sua stravagante famiglia allargata. Nel cast del film anche Filippo Nigro, Serra Ylimaz e Gabriel Garko.

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