Categorie
Tecnologia

I migliori 10 video musicali del 2018

Author: Nicholas David Altea Wired

La selezione dei migliori video musicali del 2018: geniali, puntuali e indimenticabili

Vi abbiamo parlato dei migliori album del 2018 da riascoltare ma, soprattutto in questo periodo, è bene fare un riepilogo anche dei migliori video che hanno invaso le timeline dei nostri social network. Non è una classifica dei più visti o virali, ma di quelli che hanno avuto una certa rilevanza durante l’anno oppure hanno colto l’idea geniale che li ha resi unici con trovate assurde e particolari.

10. Aphex Twin T69 Collapse (diretto da Weirdcore)
Il collettivo Weirdcore collabora con Aphex Twin da tempo. Il primo video estratto dal nuovo Ep Collapse di Richard David James, ha rischiato di non venire pubblicato a causa di contenuti video che avrebbero creato problemi a chi soffre di epilessia. Qualcosa probabilmente è stato modificato e alleggerito ma l’avvertimento c’è sempre. La composizione visiva – forse è meglio chiamarla così – unisce la genesi del video con le discussioni su cosa avrebbe dovuto esserci fino (codici Ascii e molto altro) fino a una decostruzione della morfologia terrestre riconducibile ad ambienti vicini all’artista, ossia la Cornovaglia.

Tutto perfettamente a ritmo con le frenetiche pulsazioni elettroniche. Psichedelico.

9. Tierra Whack – Whack World (diretto da Thibaut Duverneix e Mathieu Léger)
Di lei ne abbiamo già scritto nei migliori album del 2018. Un disco di 15 canzoni, un minuto ciascuna. Il video non poteva che essere un film di 15 minuti (circa) dove vediamo Tierra Whack ogni volta in un ambiente e in un ruolo diverso.

Leggi anche

Musica e scenografie si intrecciano. Questo è proprio il mondo di Tierra Whack declinato in quindici micromondi.

8. Liberato – Intostreet / Je te voglio bene assaje (diretti da Francesco Lettieri)
Cosa sarebbe Liberato senza i video di Francesco Lettieri? Non possiamo saperlo ma sicuramente i video del regista napoletano fanno da sfondo e sublimano perfettamente quello che l’artista anonimo vuole trasmettere. Non avendo lui un’immagine e un volto, il video ne diviene la vera identità iconografica e simbolica. Intostreet e Je te voglio bene assaje sono i due video che inseriscono nella narrazione della storia accennata negli altri video di Liberato. Due video paralleli che raccontano i punti di vista della coppia protagonista della storia d’amore tormentata. Noterete particolari che collegano perfettamente tutto, aprendo nuove ipotesi alla posizione cronologica degli altri.

7. Kendrick Sza – All The Stars (diretto da Dave Meyers & the little homies)
Questo brano fa parte della colonna sonora di Black Panther e la produzione non ha sicuramente badato a spese. Kendrick Lamar e Sza sono immersi in due mondi apparentemente lontani: lui in una baraccopoli e lei nella galassia spaziale, per incontrarsi infin nella culla della civiltà Egizia. Un’artista britannica, Lina Iris Viktor, ha però accusato Kendrick e Sza di aver inserito all’interno del loro video una sua opera, intitolata Constellations. E in effetti i chiari riferimenti sono palesi, oltre che esserci il precedente di un contatto con l’artista che però negò il permesso per l’utilizzo delle opere. Per ora la causa pende a favore dell’artista Viktor. In attesa della soluzione, riguardatevelo.

6. The Blaze – Heaven (diretto da The Blaze)

La potenza espressiva dei video dei francesi Blaze con le immagini non ha mai fallito. Anche i precedenti video sono dei mezzi capolavori dove le immagini trapassano ogni schermo raccontando un mondo, che sia l’angolo della banlieu o una terra africana. Qui c’è la celebrazione del paradiso che ognuno intende un po’ a proprio piacimento. Anche un picnic multietnico in piena pace dove si celebra la nascita può essere il paradiso mentre la steady cam segue il protagonista.

5. Janelle Monae – Pynk (diretto da Emma Westenberg)
Janelle Monáe celebra la donna con il colore rosa. La celebra nel testo, lo dice direttamente lei nelle interviste: Pynk è una celebrazione sfacciata della creazione. L’amore per se stessi. La sessualità. E il potere della figa!. Il vestito a forma di vagina è abbastanza esplicativo e tutto il video declinato in tonalità rosa chiude il cerchio.

 

4. Vince Staples – Fun! (diretto da Calmatic)
Forse questo video del rapper americano Vince Staples è passato inosservato rispetto a tanti altri, ma merita davvero. L’idea e la tecnica sono la forza trainante. È stato girato in modalità Google Street View, quindi vedrete esattamente i classici scatti della piattaforma ma che in questo caso raccontano la vita di quartiere del rapper di Long Beach. Immersivo a 360 gradi.

3. Drake – God’s Plan (diretto da Karena Evans)
Il confine tra la buona azione e l’ego spropositato nel renderla un video è molto sottile. Però 996, 631.90 dollari il buon Drake li ha veramente regalati a gente a caso meno fortunata di lui che ha incontrato o in luoghi dove c’era bisogno. Ha lasciato 25 mila dollari a una scuola, poi a uno studente universitario, a un centro di accoglienza fino a pagare la spesa a tutti i clienti di un supermercato. Il rapper buono ha colpito quest’anno, e non era nemmeno Natale.

2. The Carters – Apes**t (diretto da Ricky Saiz)
Loro possono tutto. Sono la coppia più potente dell’hip hop/r&b. Sono i Carters. Insomma, Beyoncé e Jay Z hanno affittato direttamente il Louvre per girarci il loro video in gran segreto. Si erano già fatti ritrarre su Instagram davanti alla Gioconda e il loro rapporto con il museo francese è più che ottimo. Il risultato è un cortocircuito tra arte e corpi nudi e musica. A coronamento di tutto questo il Louvre ha anche organizzato un tour che ripercorre tutte le tappe del videoclip e le opere che sono entrate a far parte del girato.

1. Childish Gambino – This Is America (diretto da Hiro Murai)
A mani basse lo mettiamo in testa alla classifica, perché la potenza di un video così unita alla maestria della regia di Hiro Murai (già al lavoro com St Vincent, Flying Lotus e moltissimi altri) è qualcosa che non capita sempre. Il giorno dell’uscita del video era il più discusso e condiviso. La sua forza è stata, oltre alla bravura di Donald Glover e del regista, anche la capacità di inserire tantissimi rimandi alla violenza contro gli afroamericani e al pericolo dell’omologazione. Si è fatto a gara a chi ne trovasse di più, e ad ogni visualizzazione ne uscivano di nuovi.

Vuoi ricevere aggiornamenti su questo argomento?

Segui

Potrebbe interessarti anche

Categorie
Tecnologia

変革する力をもたらす Microsoft AI

Author: Microsoft AI Japan Team TechNet Blogs

Microsoft AI Blog for Business & Tech
投稿:2018年10月11日
投稿者:Mitra Azizirad

今の私たちには想像できない方法で、私たちの生活、産業、社会を変革する可能性を秘めた人工知能 (AI) の時代が到来しました。AI は、従業員の生産性と創造力を向上させ、ビジネスのアジリティを高め、顧客エンゲージメントを改善し、新製品のイノベーションを活性化する新しい手段を私たちに提供してくれます。しかもそれは、これから実現することの第一歩にすぎません。

Microsoft の 43 年の歴史を通じて、私たちは、人類の進歩に立ちはだかる障壁を打破し、地球上のすべての人と組織がより多くを成し遂げられる世界を実現するために、コンピューティングの恩恵を民主化することに専念してきました。Microsoft AI は箱に入って売られている製品ではありません。Microsoft AI は、AI で世界を革新し、変革する力をすべての開発者、組織、個人にもたらす Microsoft のビジョンです。

イノベーションを起こす力を開発者にもたらす

Microsoft は 25 年にわたって AI の構成要素を構築し続けており、私たちのイノベーションへの絶え間ない注力は、爆発的な技術革新をもたらしました。私たちは、このイノベーションを世界中の開発者に手渡すために、かつてないほど多額の投資を行っています。最終的には Azure Cognitive Services として結実した技術の発端となった Project Oxford を 3 年以上前に発表して以来、私たちはサービスとしての AI の創造を先導してきました。

Azure Cognitive Services で、私たちは、開発者なら誰でも使用できる構築済みの AI サービスを提供し、音声テキスト視覚翻訳におけるイノベーションとブレークスルーを掘り起こしました。現在、これらのイノベーションは、構築済みのカスタマイズ可能な AI サービスの大きな集合体を束ねた Azure AI プラットフォームに含まれています。

私は、Microsoft AI 開発者のエコシステムの成長に期待を膨らませています。現在 100 万人を超える開発者が Azure Cognitive Services を利用しています。AI サービスの利用量とイノベーションのペースは急速に伸びています。私たちは、実験、学習、創造を開発者にとって容易にすることを目指す AI スクールAI ラボへの投資を通じて、すべての開発者が AI 開発者になることを手助けするために全力を尽くしています。

変革する力を組織にもたらす

ガートナーは、2020 年までにエンタープライズの 85% が AI を使用するようになるものの、短期的なスパンでは、AI への取り組みを開始した、あるいは開始する予定のエンタープライズは 25% に過ぎないと報告しています。AI の基盤はデータです。データの量が毎年 2 倍ずつ増えていることから、混沌としたデータ資産を知識に変える作業が困難を極めることは驚くにあたりません。データがサイロ化しており、その多くが構造化されておらず、データを移動することが困難で、データからインサイトを得ることはそれに輪を掛けて困難だという悩みを私たちは絶えずお客様から聞いています。市場投入までの時間が鍵を握る世界では、生産性が最重要課題であり、組織は AI を活用するために組織で必要とされる開発スキルを伸ばし、育成しようと四苦八苦しています。信頼性、セキュリティ、信用、拡張性が必須要件である組織で、AI が本格的な利用にどこまで耐えられるのかという懸念もあります。

すべての会社がユニークであり、AI 変革を推進する道はただ 1 つではありません。Microsoft AI に関する私たちのアプローチは、お客様が変革に至る道のどこにいても、そこまで私たちがお迎えに行くというものです。私たちのアプローチの主な差別化要因は、Microsoft のデータプラットフォームを利用すれば、データがどこにあっても、お客様がデータから推論を導けることです。データが自社の設備に存在していても、クラウドや IoT エッジにあっても、データから推論を導くためにデータを移動する必要はありません。私たちは、開発者が精通しており、好んで使っているツールやフレームワークを Azure AI で利用できるようにしています。つまり、開発者は、既に獲得しているスキルを利用して、AI モデルをどこにでも展開できるのです。Azure プラットフォームは将来を見据えて設計されており、エンタープライズグレードのサービス品質保証、拡張性、ビルトインプライバシー、コンプライアンス、セキュリティを備えています。組織は、すべてのアプリケーション、すべてのビジネスプロセス、すべての従業員にとって AI を実用的なものにするために、これらの機能を必要とします。

AIをすべてのアプリケーションにもたらす

インターネットの爆発的な普及が企業ウェブサイトの創造を促進したように、企業は AI を既存のアプリケーションに注入し、コグニティブサービスを利用してまったく新しいアプリケーションを創造し始めるでしょう。この注入を通じて、企業は、社外では顧客と、社内では従業員と関わりを持つ方法を革命的に変えると私たちは予測しています。たとえば、私が既に述べた画期的なイノベーションは、組織が対話型 AI で実現できることの限界を押し広げています。ProgressiveTelefónicaPublicis Groupe などのお客様は、Microsoft AI を利用して、顧客エンゲージメントと従業員エンゲージメントをカスタマイズし、パーソナライズして、自社の属する業界を変革しています。

AIをすべてのビジネスプロセスにもたらす

一方で、組織は、複雑なビジネスシナリオの再発明と再定義に AI の力を借りようとしています。Microsoft のアプローチは、エンタープライズ対応の独創的な AI 注入ソリューションで複雑なビジネスプロセスの変革を可能にすることです。世界中の 30 万社に及ぶパートナーの強固なエコシステムに支えられて、Microsoft は、広範囲の業界にわたる組織と連携して垂直市場に固有のニーズに応えています。Microsoft の AI パートナー・オブ・ザ・イヤーである Blue Metal は、Stewart Healthcare に協力して患者体験を根本的に変革しました。Stewart Healthcare は、Microsoft AI を活用して、今では患者の入院期間を 98% の精度で予測できるようになっています。その結果、患者体験は大幅に改善され、年間 4,800 万ドルのコスト削減も実現する見込みです。

AI をすべての従業員にもたらす

組織内でサイロ化された大量のデータが世界のデータとつながり、それによって充実したデータが知識の重心になったとき、あなたの事業に開ける可能性を想像してください。次に、それを拡大して、直感的で簡単な知識へのアクセスと問い合わせを可能にする対話型 AI インターフェイスを利用して、その知識を組織のすべての従業員に公開できるようになったところを想像してください。それは、セルフサービスの AI アプローチで参加する力を従業員にもたらし、従業員が市民データ科学者になることを手助けし、今までより速く、昔だったら不可能と言わないまでも非常に難しかった方法で、従業員が情報を入手できるようにすることを意味しています。私たちは、AI が本当に民主化されたときに AI のすべての潜在能力が発揮されると信じています。それは、私たちにとって、AI の力をすべての従業員に手渡すことを意味しています。これが完全に民主化された AI の次なるフロンティアです。

社会を変革する力を人々にもたらす

Microsoft のエンパワーメントのビジョンは、ビジネスの世界をはるかに超えるものです。実際、AI のインパクトは、社会を良い方向に変革する力を私たち全員にもたらすために AI が使用されるときに最大限に高まるでしょう。社会変化は、AI の恩恵が社会全体に行き渡ることを確実にするための強力なコミットメントを必要とします。AI は私たちに多大な機会をもたらしますが、それと同時に、私たちが正面から取り組む必要のある新しい社会的課題や社会的懸念も生み出します。Microsoft では、AI の信頼性を向上させるような方法で AI を開発し、利用するための指針となる 6 つの原則を明確にしています。その原則とは、公正、信頼性と安全性、プライバシーとセキュリティ、包容力、透明性、説明責任です。私たちは、先見性を持って社内ポリシーを確立し、私たちの AI プラットフォームと AI 体験がこれら 6 つの原則に根差すことを確実にするために、社内委員会 AETHER を立ち上げました。ただし、責任を持ち、信頼される AI を構築する仕事は、どの一社の責任でもありません。私たちは、信頼される倫理的な AI 開発の指針となる政策や規格の制定を手助けするために、AI パートナーシップ (Partnership on AI)、経済協力開発機構、国際標準化機構などの政府機関、研究所、団体と積極的に関わりを持ち、その活動に参加しています。AI for Good (善いことに役立つ AI) の取り組みを通じて、Microsoft は、AI for EarthAI for Accessibility、そして直近では AI for Humanitarian Action に 1 億 1,500 万ドル以上の支援を約束しています。すべての AI for Good プログラムで私たちが目標としているのは、非常に大きな社会の課題の解決に及ぼすことができる影響力を世界中の人々に持たせて、その動きを加速させることです。私は、Microsoft の AI for Good の支援を受けた人々が災害救助からアクセシビリティ、水の保全、気候変動、生物種の保全に至るさまざまな分野で切り開いている新しい可能性に刺激を受けています。

私たちが創る未来は私たちが行う選択に直結しています。AI の恩恵を活用し、その果実を得る力を Microsoft がどのようにして開発者、組織、社会にもたらしているかについてもっとよく知っていただくために、最近発表された Microsoft AI ホワイトペーパーを一読していただければ幸いです。

About the author
Microsoft に 26 年勤務している経験豊富な Mitra Azizirad は、技術からマーケティング、販売に至る幅広い職務で重要な指導的立場に就いていました。Mitra は現在、人工知能マーケティング担当副社長です。彼女は、Microsoft のさまざまな AI イノベーションの製品化の定義と加速および全社規模の AI マーケティング戦略の指揮を担当しています。

この文章は以下の原文を翻訳したものです:
Posted on October 21, 2018

Microsoft AI: Empowering transformation

Categorie
Tecnologia

Le 15 foto con più like su Instagram del 2018

Author: Paola Toia Wired

Da sinistra: Cristiano Ronaldo, Kylie Jenner e Justin Bieber
Da sinistra: Cristiano Ronaldo, Kylie Jenner e Justin Bieber

Siete convinti di avere un grande successo sui social network e mostrate con fierezza i mi piace che ricevono le vostre foto su Instagram? Vi toccherà ricredervi. Sì, perché state per leggere la classifica delle 15 foto Instagram con più like del 2018, immagini da milioni e milioni di cuoricini e commenti che giungono da tutto il mondo. Ma le regole che valgono per noi comuni mortali sono le stesse anche per le star, come noterete. Amore, figli e annunci shock vanno per la maggiore e i protagonisti, neanche a dirlo, si ripetono frequentemente. Pronti a dare un’occhiata? Partiamo dal podio.

1. Kylie Jenner, 6 febbraio 2018
La modella ventunenne e sorellastra delle altrettanto famose Kim, Kourtney e Khloé Kardashian ha 121 milioni di followers su Instagram (uno in meno di Kim), eppure il primo scatto della figlia Stormi Webster, avuta dal rapper e producer Travis Scott, ha ricevuto più like di qualsiasi altra immagine sul web quest’anno. Parliamo di numeri da capogiro, 18 milioni di persone hanno schiacciato il cuoricino.

2. Justin Bieber, 9 luglio 2018
Il cantante idolo delle ragazzine di tutto il mondo è cresciuto e si è sposato a novembre con la modella e personaggio televisivo Hailey Baldwin. L’annuncio del loro fidanzamento, corredato di foto dei due innamorati, è arrivato a luglio e ha colto di sorpresa i followers, regalando a Justin ben 13 milioni di like.

Leggi anche

3. Kylie Jenner, 1 marzo 2018
Preparatevi, perché la Jenner è una vera prezzemolina in questa classifica. Si aggiudica infatti una doppia posizione nella top 3 con un’altra immagine della figlia a un mese di distanza. Sarà stata la gravidanza vissuta in completo isolamento social a scatenare così i followers? E via di altri 13 milioni di like su Instagram.

4. Ariana Grande, 8 settembre 2018
La cantante Ariana Grande ha pubblicato una foto dell’ex fidanzato, frequentato per due anni e con il quale si era lasciata da pochi mesi, il rapper Mac Miller, il giorno dopo la sua morte per overdose. Nessun commento, solo un’immagine in bianco e nero in ricordo, attraverso il quale i fan hanno voluto farle pervenire la sua vicinanza.

5.  XXXTentacion, 19 maggio 2018
Il rapper americano ventenne è stato assassinato a Miami il 18 giugno di quest’anno. L’ultimo scatto – ora diventato l’unico del suo profilo Instagram – entra in classifica al quinto posto, con più di 12 milioni di like.


Visualizza questo post su Instagram

LOVE IS WAR

Un post condiviso da MAKE OUT HILL (@xxxtentacion) in data: Mag 19, 2018 at 4:06 PDT

6. Cristiano Ronaldo, 16 luglio 2018
L’annuncio del suo ingresso alla Juve ha suscitato reazioni di giubilo tra gli appassionati di calcio, come anche l’immagine postata in cui veste per la prima volta la maglia della squadra di Torino.

7. Kylie Jenner, 8 agosto 2018
E rieccoci, sempre lei, sempre con la figlia. Kylie e Stormi, qui ormai di sei mesi, in uno scatto tenero che ha sciolto i cuori dei followers di Instagram.


Visualizza questo post su Instagram

my heart

Un post condiviso da Kylie (@kyliejenner) in data: Ago 9, 2018 at 1:35 PDT

8. Kylie Jenner, 29 ottobre 2018
Gemelle di outfit, mamma e figlia tornano sui nostri schermi con un total butterfly look. Irrestitibile a quanto pare per i followers.


Visualizza questo post su Instagram

my baby butterfly..

Un post condiviso da Kylie (@kyliejenner) in data: Ott 29, 2018 at 3:08 PDT

9. Cristiano Ronaldo, 10 luglio 2018
Torna il calciatore, questa volta accompagnato da figlio e fidanzata, in gommone durante le vacanze al mare. 11 milioni di cuoricini per le loro ferie.


Visualizza questo post su Instagram

❤️

Un post condiviso da Cristiano Ronaldo (@cristiano) in data: Lug 9, 2018 at 3:02 PDT

10. Cristiano Ronaldo, 21 agosto 2018
La famiglia bianconera di Ronaldo, qui con la fidanzata Georgina Rodriguez e tutta la truppa di figli, ha suscitato un moto d’orgoglio negli juventini che lo hanno premiato con altri milioni di like.

11. Kylie Jenner, 22 novembre 2018
Sempre lei. Sempre con la figlia, ma stavolta con l’aggiunta del papà della piccola, in uno scatto in bianco e nero per festeggiare il Thanksgiving Day.


Visualizza questo post su Instagram

thankful.

Un post condiviso da Kylie (@kyliejenner) in data: Nov 22, 2018 at 10:01 PST

12. Kylie Jenner, 4 febbraio 2018
E se non c’è la foto della figlia, si parla comunque della gravidanza. Sì, perché la Jenner ha scelto di non mostrarsi durante la dolce attesa ed è tornata poi a inizio febbraio chiedendo ai suoi fans di capire e rispettare il suo periodo off, con un annuncio scritto su come ha vissuto questo momento.


Visualizza questo post su Instagram

♥️

Un post condiviso da Kylie (@kyliejenner) in data: Feb 4, 2018 at 12:27 PST

13. Kylie Jenner, 29 ottobre 2018
“Two is megl che one” recitava lo slogan di una pubblicità. E così se non c’è la figlia c’è la sorella. E ancora ritroviamo Kylie, stavolta in compagnia di Kendall.

14. Dwayne Johnson, 23 aprile 2018
Abbiamo capito che se i neonati dei vip fanno impazzire il contatore dei like su Instagram. Lo sa bene The Rock, che muscoloso e tatuato commuove con l’immagine della figlia minuscola accocolata sul suo petto e l’annuncio della nascita. Della serie: anche i duri hanno un cuore.


Visualizza questo post su Instagram

Skin to skin. Our mana. Blessed and proud to bring another strong girl into this world. Tiana Gia Johnson came into this world like a force of nature and Mama @laurenhashianofficial labored and delivered like a true rockstar. I was raised and surrounded by strong, loving women all my life, but after participating in baby Tia’s delivery, it’s hard to express the new level of love, respect and admiration I have for @laurenhashianofficial and all mamas and women out there. Word to the wise gentlemen, it’s critical to be by your lady’s head when she’s delivering, being as supportive as you can.. holding hands, holding legs, whatever you can do. But, if you really want to understand the single most powerful and primal moment life will ever offer – watch your child being born. Its a life changer and the respect and admiration you have for a woman, will forever be boundless. And to my third and youngest daughter, Tiana Gia – like I did when your two older sisters Simone Alexandra and Jasmine Lia were born, you have my word, I’ll love, protect, guide and make ya laugh for the rest of my life. Your crazy dad has many responsibilities and wears many hats in this big ol’ world, but being your dad will always be the one I’m most proud to wear. Oh and one more thing.. you’re gonna love rollin’ in daddy’s pick up truck. #TianaGiaJohnson🌺 #3rdDaughter #BlessesAndGratefulMan #ImInTROUBLE

Un post condiviso da therock (@therock) in data: Apr 23, 2018 at 10:52 PDT

15. Cristiano Ronaldo, 10 agosto 2018
Altri 10 milioni di like per il calciatore, stavolta senza famiglia, ma in compagnia del collega di squadra e di ruolo Paulo Dybala.

Vuoi ricevere aggiornamenti su questo argomento?

Segui

Potrebbe interessarti anche

Categorie
Tecnologia

Le sfide vinte e perse dalla scienza nel 2018

Author: Massimo Sandal Wired

(immagine: Getty Images)
(immagine: Getty Images)

Un anno di transizione, questo 2018 scientifico. Alcuni timori, finora all’orizzonte, per cambiamento climatico e ingegneria genetica umana sono diventati realtà, che dall’anno prossimo dovremo essere capaci di affrontare. L’esplorazione spaziale sembra passare lentamente in mano ai soggetti privati. Ai successi in fisica e medicina si accompagnano zone oscure. Ma in generale la ricerca scientifica sembra diventare più aperta, consapevole dei propri problemi e intenzionata a risolverli. Ecco alcune delle vittorie e sconfitte della scienza in un anno, come ormai sempre accade, complicato.

Il clima: con l’acqua alla gola

Paricipants leave on the last day of COP 24, the 24th Conference of the Parties to the United Nations Framework Convention on Climate Change. Katowice, Poland on 15 December, 2018. (Photo by Beata Zawrzel/NurPhoto)
Partecipanti lasciano la conferenza Cop24 di Katowice. (Photo by Beata Zawrzel/NurPhoto)

Partiamo con una sfida persa, non tanto dalla scienza ma dall’umanità nel suo complesso. Il report Ipcc uscito lo scorso ottobre non è più un grido di allarme, è la presa d’atto a occhi sbarrati che non possiamo più tornare indietro: se pensate quel report sia allarmistico, sappiate che molti scienziati lo hanno criticato in quanto troppo cauto. Il pianeta si scalderà di almeno un grado e mezzo in media, quasi sicuramente due o più: sembra poco, ma essendo una quantità di energia enorme in più nell’atmosfera, avrà un impatto tragico su clima, economia e salute.

Possiamo ormai solo tentare di moderare il riscaldamento globale in corso, ma anche questo obiettivo sarà durissimo: richiederà uno sforzo enorme in una dozzina di anni, e richiederà tra l’altro strategie di cattura del carbonio che al momento non abbiamo neanche iniziato a implementare.

Leggi anche

Peccato che stiamo facendo esattamente il contrario. Non è il momento di arrendersi, perché ogni frazione di grado centigrado che riusciremo a strappare all’effetto serra vorrà dire meno danni all’agricoltura, alle città e a milioni di persone, ma dovremo comunque adattarci a un mondo che presto non sarà più quello che conosciamo. Specie se la politica continua follemente a spingerci verso il precipizio: se non è una novità che a Trump la questione non interessi e che stia smantellando i controlli sulle emissioni, altrove non va meglio. La Cop24 di Katowice è stata un fallimento a causa non solo degli Usa ma anche di Russia, Kuwait e Arabia Saudita, mentre in Australia si eliminano le politiche di riduzione delle emissioni. In Italia, intanto, la politica dà la colpa a Satana. Che dire, di certo si vedono parecchie forze del Male di questi tempi.

Superconduttori verso la temperatura ambiente?

nel 2003 hanno ricevuto il Nobel per la fisica, assegnato a loro per i contributi pionieristici nello studio dei superconduttori e dei superfluidi (Foto: Science Source/Getty Images)
(foto: Science Source/Getty Images)

A proposito di cambiamento climatico ed energia, una cosa farebbe comodo: un superconduttore a temperatura ambiente. Sprechiamo circa il 6-7% dell’energia elettrica a causa delle perdite nella trasmissione della corrente, spreco che un superconduttore, ovvero un materiale senza resistenza elettrica, potrebbe abbattere a zero. Il problema è che i superconduttori noti funzionano a temperature troppo basse per essere pratiche, spesso oltre i 100 gradi sotto zero, e per questo trovano poche applicazioni specifiche.

Quest’anno è stato scoperto un superconduttore capace di lavorare alla bollente temperatura di 23 gradi sotto zero. Ancora freschino, ma ben più accessibile delle precedenti: per la prima volta, un superconduttore funzionerebbe davvero all’aperto in qualche luogo della Terra (ok, ai poli o durante un inverno molto rigido). L’unico problema è che, se la temperatura è mite, serve invece una pressione immane: 170 gigaPascal, che in parole povere è metà della pressione al centro della Terra. Ma intanto un superconduttore a temperatura ambiente non sembra più una fantasia irraggiungibile.

Due bambine, molti errori

He Jiankui, lo scienziato che ha guidato il progetto delle gemelle geneticamente modificate con Crispr (Wikimedia Commons)
He Jiankui, lo scienziato che ha guidato il progetto delle gemelle geneticamente modificate con Crispr (Wikimedia Commons)

Non era questione di se, ma di quando: le due bambine geneticamente modificate con Crispr dal ricercatore cinese He Jiankui concretizzano finalmente un timore di lunga data, l’avvento di esseri umani il cui genoma è stato riscritto a piacimento prima della nascita. A nulla è servita dunque la moratoria del 2015, del resto interamente volontaria. Di per sé l’editing di esseri umani è una questione delicatissima su cui c’è un ventaglio di pareri possibili, ma di certo c’è che Jiankui ha realizzato questo traguardo nel modo peggiore. Agendo in segreto (perfino il suo istituto era apparentemente all’oscuro degli esperimenti), affrontando problemi tecnici con estrema leggerezza, ottenendo un consenso informato in malafede, scegliendo un gene del sistema immunitario che non era essenziale modificare e che ora, alterato, potrebbe rendere le bambine più suscettibili a infezioni.

Al di là del destino delle gemelle, l’esperimento di Jiankui è la prova che non ci sono etiche condivise, moratorie e appelli che tengano per fermare situazioni del genere. L’Occidente non ha più il monopolio delle frontiere della medicina e non è detto che la Cina o altri paesi ragionino come Europa e Stati Uniti. Ma anche in Occidente il genio è ben fuori dalla lampada. Abbiamo parlato in occasione della morte di Aaron Traywick di come esista una parte spregiudicata della comunità biohacker, che sembra avere più interesse in exploit pubblicitari che altro.

Una materia sempre più oscura

(Foto: Corbis Images)
Osservando le galassie abbiamo dedotto per la prima volta l’esistenza della materia oscura, ma la sua natura continua a sfuggirci (foto: Corbis Images)

Forse quando l’hanno chiamata materia oscura non immaginavano che sarebbe stato un nome così appropriato. Sono decenni che sappiamo che manca qualcosa alla nostra descrizione dell’universo, e tutto fa pensare si tratti di una forma di materia invisibile. Eppure tutti i tentativi di afferrarne l’identità sono falliti – primo fra tutti Lhc, che non ha mai fornito indizi dell’esistenza di nuove particelle che possano far parte della materia oscura. Finora l’unica speranza a cui appigliarsi era un esperimento italiano, Dama, che a differenza degli altri afferma da quasi vent’anni di aver identificato un segnale attribuibile alla materia oscura. L’esperimento Cosine 100 ora ha cercato di replicare i risultati di Dama e non ha trovato assolutamente niente, mettendo in dubbio i già discussi risultati del gruppo italiano e affondando la materia oscura in un buio ancora più fitto.

Cambia l’esplorazione spaziale

L'ultima immagine di Starman alla guida della Tesla Roadster di Musk, mentre si lascia la Terra alle spalle.
L’ultima immagine di Starman alla guida della Tesla Roadster di Musk, mentre si lascia la Terra alle spalle (SpaceX)

È stato un anno di transizione per l’esplorazione spaziale. Si sono chiuse missioni importanti: come Dawn, che ci ha rivelato il volto delle regine della fascia degli asteroidi, Vesta e Cerere, conclusa a novembre come previsto. Abbiamo dovuto dire addio, dopo quasi dieci anni, anche a Kepler, il telescopio spaziale che ha fatto la storia scoprendo migliaia di pianeti extrasolari. Ma lo spazio continua a essere affollato come non mai: non lanciavamo più di 100 voli orbitali dal 1990.

I pianeti del nostro Sistema solare continuano a ricevere attenzione da missioni come InSight, che studierà l’interno di Marte, e BepiColombo, la missione europea (e giapponese) diretta verso Mercurio, che sfrutta innovativi motori a propulsione ionica.

Gli asteroidi però stanno diventando i veri protagonisti dell’esplorazione spaziale, sia perché preservano la storia del Sistema Solare, sia per le possibilità future di sfruttamento economico: quest’anno è la volta di Osiris-Rex che ha appena incontrato il piccolo asteroide Bennu, sperando di riportarne campioni a Terra. E se vogliamo sforare di un giorno questo riassunto dell’anno passato, New Horizons il primo gennaio 2019 ci farà incontrare per la prima volta un piccolo corpo della fascia di Kuiper, ovvero 2014 MU69, soprannominato Ultima Thule, portando l’esplorazione spaziale ai confini remoti del Sistema Solare.

Più complicata la situazione del volo umano: gli Stati Uniti non sono ancora tornati a portare astronauti nello Spazio, ma anche le Soyuz russe sembrano alla fine del loro ciclo, come suggeriscono il misterioso buco trovato a settembre e uno spaventoso atterraggio di emergenza a ottobre. È il volo spaziale privato invece a decollare, a partire dal successo di Falcon Heavy di SpaceX, il razzo più potente attualmente disponibile all’umanità oggi e che ha portato la Tesla Roadster di Musk e la mascotte Starman oltre l’orbita di Marte (finché non si disintegrerà). Ma non è da sottovalutare anche il successo di Virgin Galactic, che potrebbe essere il primo passo verso il turismo spaziale.

Un nuovo chilogrammo

(foto: Thatree Thitivongvaroon)
Il campione di platino-iridio che fino a quest’anno definiva il chilogrammo (foto: Thatree Thitivongvaroon)

Una sfida che sembra noiosa e insignificante ma che per gli scienziati voleva dire moltissimo: abbiamo finalmente una definizione esatta del chilogrammo, l’unità di massa. Le unità di misura sono le fondamenta della ricerca scientifica, senza una definizione rigorosa crolla tutto il castello di misure e dati. Eppure il chilogrammo finora aveva resistito ai tentativi di darne una definizione ineccepibile, a causa delle difficoltà tecniche: era ancora definito come la massa di un campione conservato a Parigi, con le imprecisioni del caso (ad esempio il campione perdeva massa). Avere finalmente definizioni oggettive e rigorose del chilogrammo e di altre unità di misura base significa aprire la porta a misure più precise e solide in fisica.

Ebola e hiv fanno meno paura

Nurses working with the WHO (World Health Organization) administer the Ebola vaccine to a local doctor at the town all of Mbandaka on May 21, 2018 during the launch of the Ebola vaccination campaign. - The death toll in an outbreak of Ebola in the Democratic Republic of Congo (DRC) rose to 26 on May 21, 2018, after a person died in the northwest city of Mbandaka, the government said, as it began vaccinating first responders against the dreaded disease. (Photo by Junior D. KANNAH / AFP) (Photo credit should read JUNIOR D. KANNAH/AFP/Getty Images)
Infermiere dell’Oms somministrano il vaccino per l’ebola a un medico locale nella città di Mbandaka, in Congo. (foto: Junior D. KANNAH / AFP / Getty Images)

Poche sfide sono così terribili come quelle di epidemie letali, ma pare che la scienza stia finalmente vincendo contro due nemici sanguinari, ebola e hiv. Ebola continua a scatenare epidemie, fortunatamente tamponate: ma sembra che il vaccino sperimentale Vsv-Zebov effettivamente funzioni (l’Oms lo definisce ora “sicuro e protettivo“). Contro l’hiv non abbiamo ancora vinto definitivamente, ma si guadagna terreno palmo a palmo: abbiamo nuovi vaccini promettenti, e si studia un vaccino terapeutico per bambini, da usare quindi su individui già infetti per tenere sotto controllo la malattia. Risultati che rendono ancora più sconcertanti le posizioni scettiche dell’Ordine dei biologi in materia di vaccini.

Scienza più aperta e più umana?

(foto: matejmo/Getty Images)
(foto: matejmo/Getty Images)

Da anni si discute di open access, l’accesso aperto alla letteratura scientifica, finora in mano saldamente agli editori delle riviste scientifiche. Con ben pochi vantaggi e molti svantaggi per scienziati e pubblico. Una situazione che ormai è giunta a rottura in vari paesi europei come la Germania. Undici paesi europei hanno deciso, a settembre, di cambiare la situazione tramite il cosiddetto piano S, che dal 2020 obbligherà la ricerca pubblica europea a pubblicare i propri risultati in modo aperto, libero e immediatamente disponibile. Una decisione che però ha sollevato molte polemiche, dove è difficile districare i giusti timori per una rivoluzione così radicale alle inerzie di un sistema accademico che fatica molto ad abbandonare i propri riti.

Di buono c’è che la comunità scientifica sta facendo finalmente i conti con un’altra serie di questioni interne. Il caso Strumia ha duramente ricordato che il sessismo continua a esistere nella scienza, ma la reazione che ne è seguita potrebbe voler dire che finalmente certi comportamenti sono diventati intollerabili. E finalmente sembra che sia emerso il fenomeno del bullismo nella ricerca scientifica, dove i bulli sembrano finalmente, almeno a volte, pagare le conseguenze. Episodi che confermano come siamo in cammino, sia pure precariamente, verso una scienza forse più aperta e umana.

Vuoi ricevere aggiornamenti su questo argomento?

Segui

Potrebbe interessarti anche

Categorie
Tecnologia

Spider-Man: Un nuovo universo, tutti possono essere l’Uomo ragno

Author: Gabriele Niola Wired

Con la scusa di un nuovo film su Spider-Man, un film d’animazione dal 25 dicembre al cinema che introduce una nuova versione dell’eroe per un pubblico diverso in modi diversi, la Sony ha realizzato un incredibile studio sul fumetto al cinema. Appoggiandosi a Phil Lord (solo metà del team che ha creato capolavori come 21 Jump Street o Lego The Movie), lo studio che detiene i diritti del personaggio porta adesso nelle sale un lungometraggio animato in modo originale, disegnato in maniera peculiare e capace di muoversi nella terra di confine tra pagina e film. Non c’è l’Uomo ragno della Marvel Comics come ce lo aspettiamo e proprio questo dettaglio è il centro del secondo livello di lettura del film.

È un cliché che i film tratti da fumetti siano un ponte tra i media, ma in realtà è vero solo di raro. L’Hulk di Ang Lee o Scott Pilgrim vs The World hanno tentato davvero di passare le loro storie su pellicola senza dimenticare ciò che rende peculiare un fumetto e ora Spider-Man: Un nuovo universo va un po’ più in là.

Animato con i segni cinetici che sottolineano impatti e movimenti dei personaggi, incastrato spesso e volentieri nelle vignette come fosse una pagina disegnata, disegnato con la texture della filigrana come fosse vergato su carta, dotato in rari casi dei baloon con dentro parole e voce narrante, questa nuova versione dell’Uomo ragno è una storia sulle sue molte versioni.

spidermanunnuovouniverso_1543933034

Il giovane ragazzo afro-ispanico-americano Miles Morales, appena acquisiti i superpoteri, si troverà a testimoniare l’arrivo da altre dimensioni di altri personaggi punti da un ragno radioattivo, che nel loro mondo sono l’equivalente dell’Uomo ragno.

Leggi anche

Uno sembra uscito da un noir anni Trenta, un altro è un Peter Parker pigro e con il cuore a pezzi, una è Gwen Stacy (la storica fidanzata di Parker) con poteri e un maiale parlante (Peter Porker, Spider-Ham). Nulla è serio qui se non l’avventura in sé, rispedire tutti nel proprio universo e spiegare così al pubblico che Spider-Man non è necessariamente quello della prima a storia a fumetti (che pure vediamo, letta dal protagonista a un certo punto), ma è un concetto che può essere incarnato da persone diverse. Chiunque può essere Spider-Man.

In quest’apoteosi di umorismo, divertimento, avventura e grandi scenari (tutta la parte nel bosco è un vero trionfo di art direction in cui i colori e il rapporto che instaurano con i personaggi di fatto cambiano il tono della scena) vediamo un Kingpin finalmente disegnato per non essere normale e un Goblin in versione gigantesca, versioni originali di nemesi viste e riviste, oltre a capire finalmente l’essenza di Spider-Man. Moltiplicato in 5-6 personaggi differenti, ciò che rimane costante non sono i poteri (sempre un pochino diversi), ma l’etica e la morale di fondo. Nonostante sia il più spensierato e leggero dei film dedicati all’Uomo ragno (categoria in sé non propriamente drammatica) questo nuovo e ultimo è anche il più serio con la sua mitologia, quello che mostra di voler andare il più a fondo possibile con l’essenza di una maschera ormai storica, radicata in anni di storie e quasi due decenni di film. Chi è Spider-Man se tutti possono essere Spider-Man?

Peter Parker and Miles Morales in Sony Pictures Animation's SPIDER-MAN: INTO THE SPIDER-VERSE.

Quello che si scopre è che non è poi così lontano da un altro eroe, Batman. A caratterizzarli infatti è la forte presa di coscienza che segue un lutto e il riconoscersi come unici agenti per il miglioramento della propria vita. Rispetto a qualunque altro eroe, Spider-Man è il meno interessato al destino del pianeta e il più concentrato sul migliorare se stesso, sul non temere quel balzo di fiducia che richiede essere un eroe, decidere di tentare di saltare da un palazzo all’altro anche se non si è certi di farcela per dimostrare a se stessi di essere cambiati, essere diversi. È sempre stato un suo sottile elemento di fascino e qui per la prima volta è affrontato e raccontato.

Vuoi ricevere aggiornamenti su questo argomento?

Segui

Potrebbe interessarti anche