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HardwareSoftware

Astronauta prova a fare una foto ma c’è troppa immondizia in mezzo

Author: Tom’s Hardware

Durante una missione spaziale, l’astronauta giapponese Satoshi Furakawa ha involontariamente fotografato una borsa degli attrezzi orbitante anziché il Monte Fuji. Una cosa che può succedere perché l’orbita del nostro pianeta è piena di rifiuti.

La borsa è infatti uno dei molti oggetti che girano intorno alla Terra che prima o poi cadranno. E per fortuna è uno di quelli innocui, mentre in altri casi purtroppo non si può escludere la possibilità di un impatto ad alta velocità e di danni ai satelliti o alle stazioni spaziali – ce ne sono due in orbita al momento. 

“Ho scoperto che una delle grandi sfide è stata quella di cercare di fotografare un punto [della Terra], e si cerca di programmare la giornata, e poi ci si dirige verso la Cupola o una delle altre finestre e ci si prepara, ci si prepara e poi è solo un po’ nuvoloso”, ha detto uno degli altri astronauti. “Anche se non è nuvoloso, forse c’è un po’ di foschia o l’aria non è così limpida, e allora non si riesce a fare una buona foto”.

Se la giornata è limpida, poi, devi sperare che non ti passi davanti dell’immondizia. 

Il problema dei detriti spaziali è ben documentato, con migliaia di oggetti monitorati e catalogati nelle reti di sorveglianza spaziale. La massa totale degli oggetti in orbita intorno alla Terra supera le 11.000 tonnellate, rappresentando una minaccia per i veicoli spaziali e gli equipaggi. 

Incidenti come quello della borsa degli attrezzi evidenziano l’importanza di affrontare attivamente la questione dei detriti spaziali e di adottare misure per mitigare i rischi associati alle attività spaziali. La sicurezza degli astronauti e la sostenibilità dell’ambiente spaziale dipendono dall’azione coordinata per ridurre l’accumulo di detriti e garantire la sicurezza delle future missioni spaziali.


Fonte dell’articolo: www.space.com

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Pc Games

Xbox: le dichiarazioni di Phil Spencer sembrano anticipare una strategia simile alle Steam Machine

Author: GAMEmag

Phil Spencer, a capo di Microsoft Gaming, ha rilasciato alcune dichiarazioni che sembrano preannunciare l’addio della società al settore console. Durante un’intervista con Polygon, il responsabile ha discusso dell’hardware e del suo costo che pare essere ormai insostenibile per i produttori.

In particolare, Spencer ha discusso di come in passato le vendite del software supportassero la produzione dell’hardware. Nel mondo di oggi, però, il costo dell’hardware non tende al ribasso, anzi sembra progressivamente aumentare.

Il discorso del dirigente ruotava per lo più attorno agli store proprietari delle console: vorrebbe vedere più alternative per la distribuzione anche su Xbox come Epic Games Store o itch.io. Ha utilizzato come esempio naturale il PC, una piattaforma che consente agli utenti di scegliere che tipo di esperienza ottenere e, soprattutto, attraverso quale negozio acquistare i loro giochi.

Secondo il suo parere, quello che dovrebbe essere un meccanismo per legare l’utente all’ecosistema della console sta generando l’effetto opposto: “sempre più persone passano al PC e ai dispositivi portatili“. In buona sostanza, Spencer ha chiarito che la piattaforma da cui si accede ai giochi dovrebbe diventare irrilevante e l’unica domanda che il giocatore dovrebbe porsi è se i propri amici hanno quel gioco e non se hanno quella specifica piattaforma.

A supporto della sua tesi ha usato Sea of Thieves, il quale si appresta a “ormeggiare” anche su PlayStation 5 abbattendo il muro dell’esclusività. Per Spencer, una delle soluzioni per rimuovere le barriere tra i giocatori console è ridurre il numero di esclusive portando i giochi anche sulle piattaforme concorrenti.

Il fatto che Xbox volesse aprirsi alle piattaforme concorrenti non è certo una sorpresa, la strategia era già stata chiarita tempo fa: Microsoft è prima di tutto un publisher e in quanto tale il suo obiettivo è proporre i suoi prodotti al maggior numero di utenti possibile.

Tuttavia, le parole di Spencer appaiono quasi come un avvertimento: l’insostenibilità dei costi per l’hardware e un’apertura totale dell’ecosistema sembrano suggerire che Microsoft voglia abbandonare la produzione della piattaforma intesa come dispositivo.

Capire con precisione quale sia la direzione intrapresa da Microsoft risulta difficile, soprattutto perché in un podcast all’inizio di quest’anno i rappresentanti della divisione Gaming hanno chiarito che lo sviluppo di nuove console non si sarebbe interrotto. Le affermazioni delle scorse ore, però, sembrano suggerire una strada che forse finora non avevamo considerato: Microsoft potrebbe distribuire Xbox come sistema operativo al pari di Windows e lasciare che siano i partner a realizzare l’hardware. Insomma, riuscire laddove Valve ha fallito con le Steam Machine.

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Energia

Innovation Summit Paris 2024: Innovation for Impact

Author: Schneider Electric

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In 2024, calls for sustainability and a more efficient use of resources echo louder than ever before. Against this backdrop, we stand on the brink of a technological revolution, unlocking new possibilities to streamline complex operations, minimize waste, and evolve entire industries. This year, we’re thrilled that Schneider Electric’s Innovation Summit 2024, our flagship event, will unfold in a city renowned for innovation and culture, Paris. 

This April 3-4, attendees will enjoy an immersive experience and in-depth demonstrations of the latest technology for energy management and automation. Innovation Summit Paris 2024 is designed for those eager to stay at the forefront of industry trends, to discover ground-breaking advancements and hear from global thought leaders working to drive sustainability and digital transformation forward. 

Logo for the Innovation Summit Paris 2024. Text reads 'Make your IMPACT'

Innovation for Impact 

Schneider Electric is leading the charge toward a more sustainable and connected future. At Innovation Summit 2024, our CEO, Peter Herweck, will discuss the megatrends reshaping our environments. From the rapid pace of digitization to the imperative of electrification and the transformative potential of automation, Peter will share real-world stories and compelling data on how Schneider Electric, in collaboration with its partners and customers, is leveraging these trends to effect meaningful change.  

Amid dual climate and energy crises, we’re facing both challenges and opportunities. In this critical moment, ambition meets innovation for impact. We’ll discuss the solutions and technologies — digital twins, advanced data analysis, and enhanced connectivity — designed to empower prosumers and catalyze societal and environmental change. 

What can you expect from the 2024 Innovation Summit Paris 2024?  

  • Insights from thought leaders and innovators: Get inspired by hearing strategic viewpoints from a lineup of Schneider Electric senior executives, as well as partners and customers. Engage in compelling discussions on pivotal topics like the path to net-zero buildings, the AI infrastructure revolution, and the future of prosumers in a new electric world. 
  • A first-hand look at Schneider’s innovative technologies: Gain exclusive access to guided tours of our Innovation Hub. Here, we’ll be showcasing the technologies that are shaping the future of our industries, from AI-driven home energy management systems to the latest in sustainable grid automation solutions. 
  • Opportunities to get together and network: The Innovation Summit is the perfect environment to connect with peers, industry experts, and potential partners. It’s a chance to share ideas, forge new relationships, and explore how, through collective efforts, we can all contribute to a more sustainable future. 
  • Actionable strategies for tomorrow’s challenges: Dive deep into an extensive range of strategy talks and expert learning sessions that open up tangible opportunities available today to tackle our most pressing challenges. From addressing grid constraints to leveraging AI and digital twins, learn about actionable strategies to empower your organization’s future. 

All this will help you navigate through and redefine the role of innovative technologies in harnessing the transformative power of digitalization and propel us toward achieving energy efficiency and a more sustainable future.

Don’t miss this opportunity to be part of the conversation at the forefront of energy management and automation. Click here to learn more about the Innovation Summit Paris 2024, including virtual options to view Peter Herweck’s keynote live. Start your journey toward a more sustainable, resilient, and innovative future. Start your journey toward a more sustainable, resilient, and innovative future. 

Tags: impact makers, innovation summit, megatrends

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HardwareSoftware

Vulnerabilità zero-day 2023: oltre il 50% in più rispetto al 2022

Author: IlSoftware

Vulnerabilità zero-day sfruttate nel 2023: oltre 50% in più secondo Google

Chiunque abbia a cuore la propria sicurezza mentre utilizza piattaforme e servizi online potrebbe accogliere con un certo disappunto l’ultimo report di Google. L’azienda di Mountain View ha infatti rivelato che nel 2023 sono state sfruttate 97 vulnerabilità zero-day, oltre il 50% in più rispetto al 2022.

Anche lo spionaggio dietro le vulnerabilità zero-day sfruttate nel 2023

Il Threat Analysis Group (TAG) di Google e Mandiant hanno unito le forze per analizzare le falle zero-day scoperte lo scorso anno. Ebbene, da questo studio è emerso che molte di queste vulnerabilità (48) sono state sfruttate per lo spionaggio. «Nel 2023 abbiamo attribuito ai CSV (Commercial Surveillance Vendors) e alle organizzazioni di spionaggio governativo un totale di 48 vulnerabilità zero-day su 58 di quelle di cui abbiamo potuto attribuire una motivazione», spiega Google.

Ma cosa sono gli zero-day? Sono essenzialmente dei difetti che non sono ancora stati rilevati dagli esperti di sicurezza e questo significa che i team IT non hanno il tempo materiale per risolverli prima che gli hacker li sfruttino. Utilizzarli, quindi, non fa scattare alcun allarme.

Vulnerabilità Zero-Day 2023 - Motivazioni

Tra tutti i potenziali obiettivi, i cyber-criminali hanno preso di mira smartphone, sistemi operativi, browser web e svariate applicazioni. Big G ha scoperto che un totale di 61 falle zero-day hanno avuto un impatto su questi obiettivi.

Entrando più nello specifico, è venuto fuori che nel 2023 sono state sfruttate nove vulnerabilità su Android (+6 rispetto al 2022). Anche iOS ha registrato un aumento: da 4 del 2022 a 9 del 2023. Per quanto riguarda invece i browser, è stato un anno positivo per Firefox e Internet Explorer (0), meno invece per Safari e Chrome, con 11 e 8 vulnerabilità sfruttate.

Al primo posto della classifica generale c’è però Microsoft, con 17 vulnerabilità zero-day sfruttate rispetto alle 13 dell’anno precedente.

Vulnerabilità Zero-Day 2023 - piattaforme colpite

È il caso di preoccuparsi? Nel 2023 sono state registrate meno vulnerabilità zero-day rispetto al 2021 (106). Questa è certamente una notizia positiva, ma il team di sicurezza di Google mette tutti in guardia: nonostante il calo rispetto a qualche anno fa, il numero potrebbe restare comunque alto.

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SpaceX: lanciati i primi due satelliti Starshield per il Dipartimento della Difesa USA

Author: Hardware Upgrade

SpaceX è impegnata su diversi fronti, come i lanci con razzi spaziali Falcon 9 e Falcon Heavy oltre ai test per il futuro tentativo di lancio di Starship. La società di Elon Musk sta anche ampliando la propria megacostellazione satellitare Starlink per la connettività Internet satellitare ad alta velocità e bassa latenza (che ha visto anche una riduzione dei prezzi). La guerra in Ucraina ha mostrato come questo genere di costellazione potrebbe essere interessante anche scopi militari e non solo civili, pur essendo pensata per questi ultimi. Per questo SpaceX ha sviluppato un nuovo programma, chiamato Starshield, che comprende diversi servizi.

spacex starshield

Starshield è stato presentato alla fine del 2022 come una soluzione per il Dipartimento della Difesa statunitense (ed altre agenzie nazionali) e ora i primi due satelliti potrebbero essere in orbita grazie a un lancio dedicato principalmente a Starlink. La costellazione ora conta 5610 satelliti attivi, 5680 sono in orbita e complessivamente ne sono stati lanciati 6077. Parte della tecnologia dei satelliti di Starlink sarà impiegata anche per il programma di difesa nazionale e spionaggio del DoD anche se le informazioni sono secretate.

SpaceX inizia la realizzazione di Starshield per la Difesa USA

Il lancio di satelliti Starlink avvenuto il 19 marzo avrebbe portato in orbita i primi due satelliti per Starshield. Il lancio è stato effettuato con un Falcon 9 e ha visto un’orbita iniziale di 305 x 314 km, 20 km più in alto rispetto a lanci similari, anche se si pensava che questo potesse essere dovuto a una riduzione del rischio legato all’attività solare.

spacex starshield

Successivamente, grazie al servizio di tracciamento dei satelliti e dei detriti spaziali, i due satelliti per lo spionaggio sono stati catalogati come USA 350 e USA 351 anche se non è chiaro se si tratti effettivamente di unità Starshield. SpaceX spiega sul suo sito che il programma comprende diversi servizi.

spacex

Non potevano mancare satelliti in orbita bassa terrestre dedicati alle comunicazioni militari. Questi sono pensati probabilmente per resistere ai tentativi di jamming supportando crittografie più resistenti agli attacchi esterni. Sempre in LEO saranno presenti satelliti per l’osservazione terrestre con sistemi di processazione on-board così da inviare agli utenti finali immagini già utilizzabili. Infine sarà possibile per SpaceX realizzare supporti multi-satellitari per consegnare diversi carichi utili contemporaneamente su orbite diverse.

starshield

Come scritto sopra, i dettagli non sono stati resi noti e il sito fornisce solo informazioni di massima essendo servizi dedicati al Dipartimento della Difesa statunitense. I contratti del DoD sono solitamente molto redditizi per le società come SpaceX con quest’ultima che ha già lanciato altri satelliti spia oltre allo spazioplano militare segreto X-37B. Anche Starship potrebbe essere impiegata dalla Difesa USA per trasporti punto-punto sulla Terra oltre ad avere una grande capacità di carico in grado di portare in orbita satelliti particolarmente grandi.