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Tecnologia

Un video ci racconta da vicino come si muovono i batteri

Author: Alice Pace Wired

Organismi da sempre considerati semplici mostrano comportamenti anche molto complessi. Lo spiegano gli scienziati che studiano il loro movimento

Un team di ricercatori dell’università di Hokkaido, in Giappone, ha studiato da vicino il comportamento di alcuni degli organismi più semplici che conosciamo, i batteri, realizzando che alcuni dei loro comportamenti sono invece estremamente complessi.

Sotto l’occhio dei ricercatori sono passati in particolare i batteri ciliati, che hanno mostrato una capacità totalmente inaspettata di modulare movimenti nel passaggio tra il nuoto in tutte le direzioni, senza vincoli, rispetto al percorrere una superficie piana, fino addirittura a modificare la forma stessa del corpo. In questo video, realizzato assemblando quelli raccolti dagli scienziati durante la ricerca, possiamo vederli anche noi a un palmo di naso.

(Credit video: Public Relations Division, Hokkaido University)

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Pc Games

Fortnite: Girasole e Germoglio di sole nel negozio del 6 marzo 2019

Oggi 6 marzo 2019 il negozio di Fortnite si aggiorna e propone l’arrivo di due nuove Skin a tema campagnolo: sono Girasole e Semente; per la prima volta, inoltre, gli sviluppatori di Epic Games hanno deciso di separare i dorsi decorativi dalle rispettive Skin e venderli direttamente a parte. Pronti a scoprire tutti i contenuti e i relativi prezzi?

Partiamo da una premessa: solitamente il negozio di Fornite vende le Skin di gioco direttamente abbinate ai rispettivi dorsi decorativi. In questo modo, con un pacchetto da 800 V-buck (circa 8 euro) è possibile portare a casa il Costume di Fortnite più il dorso decorativo; ma nel negozio di oggi Epic Games ha deciso di testare una nuova procedura che potrebbe essere ripresa in futuro: la Skin viene venduta a 800 V-buck senza il dorso, che viene invece proposto a parte al prezzo di 200 V-buck (circa due euro). In questo modo la società naturalmente guadagna più denaro, se il giocatore desidera completare il set.

Le nuove Skin del negozio di oggi 6 marzo 2019 sono Girasole e Semente, ma qui di seguito vi riportiamo come al solito tutti i contenuti del negozio.

  • Girasole (Costume) – 800 V-buck
  • Semente (Costume) – 800 V-buck
  • Germoglio di Sole (Dorso decorativo) – 200 V-buck
  • Fieno (Dorso decorativo) – 200 V-buck
  • Scavadoro (Strumento raccolta) – 800 V-buck
  • Castore (Costume) – 1500 V-buck
  • Googly (Deltaplano) – 800 V-buck
  • Massacro (Costume) – 1200 V-buck
  • Baraonda (Emote) – 500 V-buck

👩‍🌾 Put the enemy out to pasture. 👨‍🌾

The new Fatal Fielders Gear has landed in the Item Shop, featuring the new Sun Sprout and Haystack back blings, now sold separately! pic.twitter.com/okS7jG4f8J

— Fortnite (@FortniteGame) 6 marzo 2019

Author: Multiplayer.it

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Pc Games

[Anteprima] Days Gone per PS4: sopravvivenza e zombi nell'open world

Author: GAMEmag – Videogames

Days Gone è un gioco principalmente stealth e di sopravvivenza all’interno del mondo aperto, previsto per PS4 e PS4 Pro il prossimo 26 aprile. Lo abbiamo provato per qualche ora in occasione dell’evento organizzato da Sony PlayStation in una suggestiva cornice a Milano e dobbiamo dire di essere rimasti favorevolmente colpiti, oltre le aspettative, a dire il vero non elevatissime, pre-prova. Days Gone è solido tecnicamente e completo sul piano delle meccaniche di gioco: offre, inoltre, protagonisti con personalità articolata, degli anti-eroi non necessariamente sempre positivi all’interno di uno scenario di perdizione per l’intera razza umana.

Days Gone

Con questo prodotto, sviluppato dal Bend Studio di Sony, viene confermata la forte attenzione alla componente cinematografica, come da prassi per i titoli Sony PlayStation. Narrazione curata, autorialità, messaggio forte e attenzione alla parte fotografica, come per un film, sono dunque tutti aspetti da attendersi da un gioco come Days Gone così come lo sono stati per i vari The Last of Us, Uncharted, Spider-Man e God of War. Sony PlayStation, anche con una certa ostinazione non sempre premiata come meriterebbe dal mercato, vuole dunque proseguire sulla sua strada per cui il media videoludico non è solo interazione, ma è piuttosto il frutto di un equilibrio fra trasmisione del messaggio e divertimento puramente ludico.

Sony PlayStation prosegue sulla strada per cui il media videoludico non è solo interazione, ma è piuttosto il frutto di un equilibrio fra trasmisione del messaggio e divertimento puramente ludico

Il giocatore qui controlla Deacon St. John, colui che è stato un fuorilegge e che ora va in giro per il devastato mondo di gioco come biker e cacciatore di taglie. Dicky preferisce la vita sulla strada alla sedentarierà dell’accampamento in cui si sono rifugiati gli umani sopravvissuti all’epidemia globale che ha funestato il mondo intero. Oltre le zone pattugliate, infatti, si ammassano i “Freaker”, ovvero degli zombi che si stanno evolvendo velocemente e che prima della pandemia erano degli esseri umani.

Un immaginario, quindi, che non fa mistero di trarre ispirazione da The Walking Dead, contestualizzato però in un grosso mondo aperto con variegate opportunità di gameplay per il giocatore, soprattutto per quanto riguarda la sopravvivenza. I “Freaker” possono essere di vari tipi, e questo incide sulla loro agilità e sulla capacità di infastidire l’operato del giocatore. Purtroppo, anche dei bambini sono stati trasformati in zombi, così come feroci animali selvaggi come orsi e lupi.

Days Gone

All’inizio di Days Gone, Deacon cerca di salvare la moglie Sarah dall’apparentemente inarrestabile avanzata degli zombi. Sarah è ferita all’addome e non può accompagnare Dicky nel suo piano di fuga. Per questo il nostro protagonista, con la violenza (puntando una pistola alla testa del pilota), le procura un posto a bordo di un elicottero e induce il conducente a portare la moglie in salvo. Lo scopo dell’avventura di Dicky sarà dunque ricongiungersi con la ragazza, per cui prova un profondo sentimento, probabilmente l’unica cosa che lo salva dal diventare ancora più spregiudicato e privo di umanità.

Il giocatore può decidere liberamente come portare a termine gli obiettivi, all’interno di una struttura di gioco che può essere vista come una via di mezzo fra The Last of Us per la parte stealth e raccolta delle risorse, The Walking Dead e Red Dead Redemption 2. Proprio il capolavoro recente di Rockstar ritorna sovente in mente durante le avventure a Days Gone, per il tipo di rapporto con il mondo di gioco e per la stessa vastità di quest’ultimo (comunque da giudicarsi in maniera esaustiva solo una volta provata la versione definitiva del gioco). Secondo fonti non ufficiali, Days Gone richiederebbe almeno 30 ore per poter essere completato, con circa 6 ore di sequenze di narrazione.

Il giocatore può dunque sempre decidere se agire in maniera stealth o usando armi per il combattimento ravvicinato o per il combattimento dalla distanza. Un sistema di condizioni meteo dinamiche e il naturale alternarsi del giorno con la notte sono poi altri elementi che il giocatore deve considerare quando allestisce le sue strategie. I “Freaker”, infatti, sono più deboli e lenti durante il giorno, ma diventano decisamente aggressivi nottetempo, costringendo il giocatore a barricarsi, se può.

Days Gone

Deacon va in giro per l’ampio mondo di gioco con la sua fedele motocicletta che può essere modificata per migliorarne la velocità, la durabilità e la guidabilità, fra le altre cose. La moto richiede anche carburante per poter completare i lunghi viaggi e può danneggiarsi. In Days Gone abbiamo una forte enfasi sulla sopravvivenza e qualsiasi cosa possa servire al giocatore deve essere costruita raccogliendo le parti necessarie. Deacon, infatti, può assemblare degli oggetti di fortuna che possono permettergli ora di riparare la moto ora di dare fuoco a un nido di paglia che accoglie diversi zombi ora di curare le ferite sue o di uno dei suoi compagni di avventura.

Forte enfasi sulla sopravvivenza: qualsiasi cosa possa servire al giocatore deve essere costruita raccogliendo le parti necessarie

In questa fase iniziale, infatti, è seguito da William “Boozer” Grey, ex-membro della gang di motociclisti Mongrets Motorcycle. I due vogliono andare a nord per cercare di sfuggire rispetto alla taglia che è stata messa sulle loro teste. Boozer è stato l’unico ospite della cerimonia di nozze tra Deacon e Sarah, ed è molto legato all’amico, al punto da essere disposto a sacrificare la propria stessa vita per la sua. Lui è calvo e pieno di tatuaggi, oltre che molto abile alla guida della moto e molto forte dal punto di vista fisico.

Days Gone si basa su Unreal Engine 4, mentre il direttore creativo è John Garvin e il game director Jeff Ross. Il gioco è sviluppato dal Bend Studio, una software house fondata negli anni ’90 in Oregon e famosa soprattutto per aver realizzato la serie Syphon Filter. Più recentemente ha lavorato anche su alcuni capitoli di Resistance e Uncharted per PSP e PS Vita.

Tornando alle caratteristiche di gioco, le abilità di Deacon sono regolate da uno skill tree che si divide in tre aree: melee, ranged combat e survivor. A seconda di come vengono distribuiti i punti esperienza in questi rami di abilità si sbloccano nuove capacità di azione per il protagonista che permettono al giocatore di agire in maniera sempre più articolata. Altri comandi si gestiscono tramite il touchpad di DualShock 4: ovvero si accede al riepilogo delle missioni in corso con lo swipe verso l’alto, all’inventario con lo swipe a sinistra, alle skill con lo swipe verso il basso e alla mappa con lo swipe a destra. Come spesso accade con i giochi in esclusiva per PS4, il controller della console di Sony viene sfruttato in maniera esaustiva: ad esempio, parte un effetto di vibrazione se uno zombi ci scorge e sta per fiondarsi verso la nostra posizione.

Un immaginario che non fa mistero di trarre ispirazione da The Walking Dead

Dopo la scena iniziale in cui mette in salvo la ragazza, Deacon, insieme a Boozer, si trova in uno scenario montano. Sono passati due anni dagli eventi precedenti e dall’esplosione dell’epidemia e i due, tenendo fede alla loro filosofia nomade, vanno in giro alla ricerca di risorse per la sopravvivenza e per fuggire da chi li insegue. Le speranze di ritrovare Sarah sono ridotte al lumicino, ma Deacon non vuole arrendersi. I due si mettono sulle tracce di un certo Leon e dopo un furioso inseguimento con le moto lo feriscono e mettono fuori uso la sua moto. Leon indirizza i due verso un pub, il Crazy Willie, dove possono trovare ciò che serve per riparare le moto. Ma è in fin di vita e chiede a Deacon di essere ucciso. Deacon acconsente alla richiesta.

Raccogliere le risorse, come detto, è importante. Si accede a una weapon wheel per costruire in maniera rapida e immediata oggetti di fortuna di vario tipo. Per ogni tipo di oggetto da costruire servono specifici “ingredienti”, ottenibili tramite l’esplorazione. Il mondo di gioco di Days Gone è pieno zeppo di oggetti di questo tipo, il che induce il giocatore a osservare attentamente tutti gli scenari e a raccogliere continuamente.

Molto interessante l’atteggiamento degli zombi, i quali non sono totalmente inermi. Anzi, sanno fuggire all’occorrenza e sfruttare le coperture per nascondersi all’occhio e al fuoco del giocatore. I combattimenti corpo a corpo sono viscerali e fortemente basati sulla schivata. Inoltre, gli zombi in più di un’occasione ci hanno trasmesso paura: ad esempio, catapultandosi improvvisamente fuori da una zona oscura. Deacon è comunque dotato di una torcia qualora debba esplorare un’area priva di luce.

I protagonisti di Days Gone hanno una personalità articolata: sono degli anti-eroi non necessariamente sempre positivi all’interno di uno scenario di perdizione per l’intera razza umana

Nella prima parte del gioco, infatti, Deacon dovrà oltrepassare, con pochissimi proiettili, un tunnel quasi completamente oscuro in cui pullulano gli zombi. Ci sono, tra le altre cose, delle auto allarmate che da un lato attirano gli zombi nelle vicinanze e dall’altro custodiscono preziosi oggetti per il crafting. Nei veicoli della polizia, invece, quasi sempre si trovano dei proiettili.

Nel mondo aperto può capitare di dover aggirare un’area piena di zombi. Il motore grafico di Days Gone, come si vede anche nei trailer pre-rilascio, riesce a renderizzare decine di zombi contemporaneamente, i quali hanno un ruolo anche a livello di gameplay. In queste circostanze bisogna sfruttare i cespugli per nascondersi alla vista degli zombi e usare degli espedienti uditivi, come lo può essere il lancio di un sasso, per confondere gli zombi. Fra le altre cose si possono trovare soppressori che rendono silenziose le armi e taniche per la benzina, utili per rifornire la moto.

Tornando al sistema di combattimento, durante le sparatorie e durante le fasi stealth diventano molto importanti le coperture. Basta accovacciarsi e avvicinarsi a una di esse perché Deacon si appiattisca contro di essa e sorvegli ciò che gli succede intorno. Sporgendosi, poi, può prendere la mira e sparare verso il nemico, mentre il suo corpo rimane protetto. Come detto, si consideri che anche gli zombi sono in grado di sfruttare le coperture. Tutte queste fasi di combattimento funzionano bene, così come il combattimento ravvicinato all’interno di un contesto tecnico comunque pregevole. Le parti cinematografiche sono assolutamente degne di nota e i volti dei personaggi molto credibili. Gli scenari di gioco sono ampi e dettagliati, anche se, come spesso accade su console, Days Gone non va oltre i 30fps.

L’unico appunto lo si può fare sulle meccaniche di movimento. Gli spostamenti di Deacon sono un attimo più legnosi rispetto a quanto avviene con le ultime produzioni di questo calibro e ciò si ripercuote soprattutto su quelle fasi in cui si cerca di fuggire dalla morsa degli zombi, comunque abbastanza frequenti. In questi frangenti Days Gone non è efferato come in altri corpo a corpo con gli zombi, proprio perché la meccanica della corsa non è completamente convincente. Da questo punto di vista è curioso che Sony abbia usato Unreal Engine 4, mentre normalmente sfrutta delle tecnologie proprietarie, disponibili anche per titoli open world.

In definitiva, per quanto sarà cruciale verificare la grandezza del mondo di gioco e la varietà delle opportunità di gameplay, Days Gone è un gioco molto promettente. Non arriverà alla qualità e alla dinamicità di Red Dead Redemption 2 ma promette di essere un prodotto interessante per le sue meccaniche di sopravvivenza e di combattimento stealth, oltre che per l’esplorazione e la ricerca di risorse in un ampio mondo di gioco. Senza dimenticare l’attenzione alla parte narrativa.

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Energia

Embracing, what is different

Author: Subhashini Acharya Schneider Electric Blog

A few months back I was part of a team outing to Goa (gorgeous beach state of India) and it was the best trip I ever had with colleagues. Quite simply fantabulous. What made it so fun? I guess because everyone I cared for, loved, was part of the troop. It didn’t matter where we went, because wherever we went, it was a party. It didn’t matter what we did, because when we were together – it was a house on fire. We planned the whole outing together, what location, what budget, what kind of entertainment would suit everybody. Every concern was heard and accommodated, every need was considered (This was no mean feat considering there were a dozen of us). When I sit back and reflect, the vivid memory of how relaxed the whole experience was becomes even more significant. This trip to me was an excellent example of the joy of including others.

I am conscious of the fact as I relate this example is that inclusion comes easy when you truly like, relate and connect with others. What is more difficult to achieve is ‘embracing different’.

Another story I would like to share is around the circumstances preceding my joining Schneider (which weren’t the happiest). My former organization got acquired and for several reasons I chose to leave. For those of us who have ever been part of such corporate additions / subtractions, the experience can be traumatic. While I still sometimes grapple to come to terms with my sense of loss, I am also very grateful for this experience. It gave me the opportunity to watch from very close quarters the impact of this phenomena called ‘Us vs. They’. The ‘Us vs. They’ phenomena is all about mental partitions and it inhibits us from appreciating context (very detrimental during change management). For example, in a M&A scenario there can be many legacy business decisions that did not work or show adequate business results. When one uses the lens of ‘Us vs. They’, the tendency is to write things off by saying – ‘They made bad decisions, leave it to Us to fix things’. While the intent may be positive, it doesn’t create a neutral inclusive space to explore casual agents, engage and truly address underlying issues.

I have now come to believe that every adversity gifts you a pair of lens. A lens to be able to view and appreciate things differently and I got to use this lens many times on becoming part of Schneider.

Schneider is one organization which has grown manifolds inorganically. I was lucky to be a distant observer one time in watching the organization make a bid to acquire another entity. What I am deeply grateful to my colleagues here is that through their conduct they showed me how things can be done differently –  in a more conscious, open, sensitive manner. I remember asking one of my dearest colleague and friend here who was working on the integration project – So what’s been your biggest learning thus far?

SE Great People

He said, ‘You know we are in process of connecting with different colleagues across the globe who have worked in other integration projects to learn from them what we can do better’. This is one of the multiple small ways in which inclusion is practiced in Schneider. For me just the intent of including another’s learning, perspective, viewpoint in how we want to conduct ourselves was a liberating, refreshing thought.

So, what makes us such an ‘inclusive’ organization?

The easy answer would be, it is after all one of our core values (Embrace Different) but what makes us different is what we do, to embrace different.

My top picks are – We are willing to Listen deeply, We are willing to Accept and We are willing to Share.

Inclusion is not just about including diverse sets of people in workforce. Hiring different kinds of talent is just the first step. The intent behind inclusion is to build an ecosystem which nurtures different ideas to germinate, experiment and bring our creative best out. Inclusion is central to Innovation. As an innovation centered organization, we recognize that the price of exclusion is too high. (https://www.unfe.org/the-price-of-exclusion/). We believe in nurturing inclusiveness. Our philosophy of being inclusive is not just part of the organization’s language and behavior, it is what makes us Schneider.

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Lavoro

Capo di Bordo

Author: Monster Job Search Results

FVG-Monfalcone, Descrizione aziendaQuanta Tech ricerca per importante azienda italiana specializzata nel settore navalmeccanico una figura di: Capo di Bordo. PosizioneLa risorsa avrà il ruolo di coordinatore Tecnico di bordo allo sviluppo progettuale della commessa: – Collabora e supporta il PM e i fornitori nella realizzazione del prototipo ove richiesto; -Collabora alla realizzazione progettuale delle modifiche