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Alle Farben & Sam Gray – Never Too Late (DJ Katch Remix)


Alle Farben & Sam Gray – Never Too Late (DJ Katch Remix) [OUT NOW] Listen / Download here: https://dvision.lnk.to/s_P2A Join our Energy Top 50 Hits Playlist here: https://dvision.lnk.to/0zK6k Alle Farben & Sam Gray – Never Too Late
Senza ombra di dubbio, il 2017 è stato un altro grande anno per Alle Farben, il dj e producer di
Berlino che già collezionato oltre 150 live show, 230 milioni di streaming su Spotify, 200 milioni di
visualizzazioni su YouTube, e 1 milione di singoli venduti solo in Germania.
Dopo essersi presentato al grande pubblico con la hit ‘She Moves’, e aver collezionato numeri da
record coi brani ‘Bad Ideas’, ‘Please Tell Rosie’, e ‘Little Hollywood’ – Disco d’oro, e #1 nella
Classifica airplay radio in Germania, la superstar tedesca si avvale della collaborazione del
cantautore inglese Sam Gray per presentare il suo nuovo singolo ‘Never Too Late’.
‘Never Too Late’ è contraddistinto dal sound inconfondibile di Frans Zimmer, alias Alle Farben:
uno stile sempre fresco e originale, che miscela melodie Pop a un suono raffinato ed
elegante, trascinato dalla voce di Sam Gray che inneggia alla positività: “Because it‘s never too late
to be young …!” Alle Farben & Sam Gray – Never Too Late (DJ Katch Remix):
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HardwareSoftware

Visione artificiale con Raspberry Pi e AIY Vision Kit appena presentato da Google

Author: IlSoftware.it

Visione artificiale con Raspberry Pi e AIY Vision Kit appena presentato da Google

Google lancia sul mercato AIY Vision Kit, un prodotto che – collegato con una Raspberry Pi – consentirà di sviluppare applicazioni per l’intelligenza artificiale. Già disponibili alcuni modelli capace di rendere il sistema in grado di riconoscere oggetti, persone, animali e volti.

Google tende di nuovo la mano ai maker di tutto il mondo che utilizzano il single-board computer Raspberry Pi per i progetti più disparati.

La società di Mountain View ha appena annunciato AIY Vision Kit, un nuovo prodotto che include una scheda, un software per la gestione del sistema di visione artificiale, un “case” in cartonato e alcuni accessori.

Visione artificiale con Raspberry Pi e AIY Vision Kit appena presentato da Google

Il software utilizzato da AIY Vision Kit permette l’utilizzo di tre modelli di reti neurali: il primo riconosce circa un migliaio di oggetti comuni; il secondo volti ed espressioni facciali; il terzo è una sorta di rilevatore di persone, cani e gatti.
Chi acquisterà AIY Vision Kit, disponibile a partire dal prossimo 31 dicembre al prezzo di 44,99 dollari, potrà ovviamente creare anche i propri modelli usando la piattaforma per il machine learning Google TensorFlow.

Visione artificiale con Raspberry Pi e AIY Vision Kit appena presentato da Google

I tecnici di Google spiegano che AIY Vision Kit non richiede neppure l’accesso alla rete per l’elaborazione sul cloud delle informazioni perché si basa su un’unità di elaborazione integrata.Il kit di Google per la visione artificiale può essere già prenotato a questo indirizzo.

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Energia

mini eolico sfida le condizioni estreme della base italiana in Antartide


Author: redazione QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

Nella base italiana “Mario Zucchelli” a Baia Terra Nova verranno installate tre turbine tripala ad asse verticale Darrieus da 11,5 kW ciascuno della Ropatec di Bolzano. Il sistema prevede un accumulo da 55 kW nominali. Una sfida tecnologica tutta italiana, progettata da Enea.

L’energia eolica può essere utilizzata in ambienti estremi, come l’Antartide, e con tecnologia e competenze tutte italiane.

Nella base italiana “Mario Zucchelli” a Baia Terra Nova verranno infatti installate tre turbine tripala ad asse verticale Darrieus da 11,5 kW ciascuna (modello SA40 della Ropatec di Bolzano, vedi foto in alto). Le macchine avranno un’altezza massima di circa 11 metri; ogni rotore ha un diametro di 7 metri e un’altezza di 5,6 metri (superfice spazzata di circa 40 m2).

La prima turbina sarà operativa entro gennaio 2018. I pali in acciaio sono stati installati l’anno scorso, visto che la base nel periodo dell’inverno polare non è presidiata. Quest’anno si stanno realizzando tutte le connessioni elettriche.

Con le tre macchine l’obiettivo è di rendere la base autonoma energeticamente nella stagione invernale grazie ad un sistema di accumulo da 55 kW nominali. Infatti il sistema è comprensivo di tre container che contengono:

  1. tre sistemi di controllo/gestione e telecontrollo degli aerogeneratori
  2. sistema carica batteria, generazione della rete (stand-alone), gestione dei carichi e della generazione ausiliaria (generatore diesel esterno già esistente)
  3. sistema di accumulo da 55 KW.

La producibilità elettrica annuale delle tre macchine che verranno installate è stimata in circa 60-70mila kWh/anno (la media della velocità del vento è di 6,2 m/s). Consentirà risparmi annuali di almeno 24mila litri di combustibile per quasi 80mila euro di costo (il combustibile in sito ha un costo di 3 € per litro).

L’impianto eolico, fornito dall’azienda Ropatec di Bolzano, in collaborazione con lo Studiobissanti, è stato personalizzato scegliendo materiali e soluzioni tecniche specifiche per climi particolarmente freddi.

Lo Studiobissanti ha supervisionato tutte le fasi di progettazione e realizzazione dell’integrazione dei sistemi di produzione e storage, oltre a tutta la logistica per la consegna dei container e degli aerogeneratori presso la base. L’obiettivo delle due società è focalizzarsi sempre di più su soluzioni stand-alone e micro grid. La loro collaborazione con ENEA è previsto che continuerà per i prossimi anni con il monitoraggio del sistema e con la sperimentazioni di nuove soluzioni.

“Questa stazione eolica spiega l’ingegner Sergio Sgroi dell’ENEA si configura come un upgrade logistico reso possibile grazie al Servizio Ingegneria dell’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA, che ha seguito l’analisi progettuale, la posa in opera e i lavori di interconnessione dell’impianto con la centrale endotermica della base, attualmente alimentata con un particolare combustibile fossile, il Jet A-1, un kerosene avio addizionato con uno speciale inibitore di congelamento”.

“Nella stagione invernale – aggiunge Sgroi – la stazione italiana non è più presidiata e quindi il fabbisogno energetico è minore, ma resta essenziale mantenere in funzione i sistemi di comunicazione satellitari, le stazioni scientifiche e meteo e garantire il riscaldamento di alcuni locali adibiti a deposito per le apparecchiature sensibili. Durante i lunghi mesi dell’inverno antartico, la centrale endotermica della stazione rimarrà comunque in stand-by e subentrerà per tamponare eventuali situazioni di emergenza o per compensare la variabilità della generazione eolica quando questa non è gestibile dalle batterie di accumulo”.

Durante il periodo estivo il consumo energetico della base si attesta su livelli decisamente superiori, e quindi l’impianto eolico lavorerà in parallelo con la centrale a combustibile fossile.

Al momento non è possibile infatti abbandonare totalmente l’energia elettrica prodotta da combustibile fossile e impiegare solo energia eolica, data la forte instabilità del vento antartico che non sempre è utilizzabile a fini energetici, perché assente o troppo leggero o troppo forte per i limiti di resistenza meccanica delle turbine eoliche.

Uno degli aspetti più critici sarà il funzionamento in sicurezza dell’impianto eolico durante l’inverno antartico, in assenza di presidio umano. “È allo studio la possibilità di stabilire un monitoraggio e un telecontrollo da remoto – chiarisce l’ing. Francesco Pellegrino dell’ENEA – in modo da garantire l’ottimizzazione dei parametri funzionali, assicurare una gestione adeguata degli allarmi e l’eventuale messa in sicurezza dell’impianto in caso di malfunzionamento o guasto tecnico”.

La base italiana nel Polo Sud (vedi foto qui sopra) è operativa dal 1985 e ospita il laboratorio scientifico del PNRA, il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, finanziato dal MIUR con l’attuazione logistica dell’ENEA e il coordinamento scientifico del CNR.

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Energia

ENEA: un impianto eolico alimenterà la base italiana in Antartide

Author: stefania Rinnovabili

impianto eolico

Conto alla rovescia per l’impianto eolico italiano in Antartide

(Rinnovabili.it) – Ci sono voluti tre anni di lavori in condizioni non certo ottimali ma, finalmente, il primo impianto eolico italiano in Antartide è prossimo all’inaugurazione. La speciale centrale, progettata e costruita dall’Enea per la Base Mario Zucchelli a Baia Terra Nova, inizierà a funzionare – in via ancora tutta sperimentale – nel corso dell’attuale campagna estiva, la XXXIII del PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide). E, come è facile intuire non si tratta di un normale impianto eolico: i tre aerogeneratori installati sono stati progettati per convivere condizioni estreme del sito, a partire dalle rigide temperature  invernali che nei mesi da Marzo a Settembre scendono rapidamente sotto i -50°C.

Le unità devono anche saper sfruttare i turbolenti venti catabatici della regione, costituiti da masse d’aria fredde che per azione della forza di gravità scendono a gran velocità verso il suolo con picchi anche superiori a 100 nodi (185 Km/h).

Queste difficile sfide tecniche hanno richiesto materiali e soluzioni specifiche.  Le turbine – 3 generatori del modello SA40 (10kW) alti circa 10 metri – sono stati fornite dall’azienda Ropatec di Bolzano in collaborazione con lo Studio Bissanti, assieme a 3 container ISO “20 completi di inverter, quadri  elettrici, batterie; le unità sono state “personalizzate” per  adattarle al clima antartico grazie ad un moderno sistema che permette alla macchina stessa, ed a tutti i suoi componenti, di resistere a  bassissime temperature.

“Questa stazione eolica  – spiega l’ing. Sergio Sgroi dell’ENEA – si configura come un upgrade logistico reso possibile grazie al Servizio Ingegneria dell’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA, che ha seguito l’analisi progettuale, la posa in opera e i lavori di interconnessione dell’impianto con la centrale endotermica della base, attualmente alimentata con un particolare combustibile fossile, il Jet A-1, un kerosene avio addizionato con uno speciale inibitore di congelamento”.

A regime dovrebbero produrre circa 63mila kWh di energia elettrica l’anno, coprendo il fabbisogno invernale (dove i consumi sono al minimo) e alleggerendo quello estivo. “Nella stagione invernale – aggiunge Sgroi – la stazione italiana non è più presidiata e quindi il fabbisogno energetico è minore, ma resta essenziale mantenere in funzione i sistemi di comunicazione satellitari, le stazioni scientifiche e meteo e garantire il riscaldamento di alcuni locali adibiti a deposito per le apparecchiature sensibili. Durante i lunghi mesi dell’inverno antartico, la centrale endotermica della stazione rimarrà comunque in stand-by e subentrerà per tamponare eventuali situazioni di emergenza o per compensare la variabilità della generazione eolica quando questa non è gestibile dalle batterie di accumulo”.

L’assenza di personale sul luogo è un’ulteriore sfida per l’impianto , al pari delle temperature e dei violenti venti. Per garantirne il funzionamento in tutta sicurezza, è in fase di studio un sistema di monitoraggio da remoto che permetta, da qualsiasi postazione, di verificare costantemente l’andamento della produzione energetica controllando lo stato   dei componenti interni. In questo modo, spiega l’ing. Francesco Pellegrino dell’ENEA, si può “garantire l’ottimizzazione dei parametri funzionali, assicurare una gestione adeguata degli allarmi e l’eventuale messa in sicurezza dell’impianto in caso di malfunzionamento o guasto tecnico”.

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Economia

TRENDS 2.0.49: Alti e Bassi ma Wall Street è ancora da record!

Author: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts

TRENDS - Analisi tecnica intermarket

La giornata clou è stata sicuramente venerdi. Vissuta “pericolosamente” tra i rumors di un imminente impeachment e il rischio che in Senato saltasse la riforma fiscale. Dopo un inizio thrilling, il finale di seduta è stato più sereno. Morale: Wall Street sempre in gran forma ed Europa invece più in difficoltà. Malgrado tutto però, NON MANCANO assolutamente gli spunti interessanti ed in questo VIDEO FREE ve li spiegherò.

Quindi… benvenuti al nuovo numero di TRENDS, con tanti grafici e tante analisi intermarket che vi aiuteranno a capire le dinamiche dei mercati finanziari, sempre più correlati ed interessanti.

Riprendetevi i post di questa settimana, credo ne valga proprio la pena e poi, se possibile, sostenete questo progetto di cultura finanziaria e di consapevolezza operativa. La registrazione è stata fatta in modo abbastanza impulsivo e diretto, cercando di sintetizzare e velocizzare i ragionamenti. Spero di essere comunque comprensibile. Come sempre critiche e commenti sono ben graditi. Lascio massima libertà ai lettori di contribuire (se vorranno) all’iniziativa, cliccando qui sotto, in modo tale da capirne anche il livello di gradimento. Sappiate che il Vs sostegno è MOLTO importante per la continuazione di questo progetto che vive solo grazie al Vostro sostegno.

Eccovi il video. Buona visione a tutti!

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