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Intel preparing new M.2 PCIe 610P SSD series

Based on TLC 3D NAND

According to the latest leaked slide, Intel is working on the new performance-segment 610P series SSD based on TLC 3D NAND, M.2 2280 form-factor and PCIe NVMe interface.

Just like the currently available Intel 600P SSD series, the new Intel 610P SSD series will be based on TLC 3D NAND from IMFlash Technology, which is a joint-venture between Micron and Intel. 

As detailed in the slide leaked by Benchlife.info, the Intel 610P series will be available in 128GB, 256GB, 512GB, 1TB and 2TB capacities and use the M.2 2280 form-factor with PCI-Express 3.0 x4 interface and support for NVMe protocol.

While no precise performance details were given, we expect a minor update since the 610P SSD series will co-exist with the currently available 600P SSD series.

In addition to the 610P SSD series, the same slide shows that Intel plans to introduce a BGA version of the 600P series which will be available in 128GB, 256GB and 512GB capacities and use the BGA M.2 1620 form-factor.

The new Intel 600P SSD series is expected in Q4 2017 while 600P series BGA will come a few months before that.

intel SSD610Pseries 1

Autore: Fudzilla.com – Home

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Black Friday anticipato: Gearbest lancia le sue offerte

Non è ancora tempo di Black Friday (la giornata di sconti che dà ufficialmente il via allo shopping natalizio sarà il prossimo 25 novembre) ma alcuni store online si stanno già organizzando.

Gearbest, ad esempio, ci informa che il prossimo 11 novembre sarà dedicato alle offerte speciali con una serie di sconti che si susseguiranno per tutto il giorno.

Black Friday anticipato: Gearbest lancia le sue offerte

Alcune delle promozioni, tuttavia, verranno lanciate già nel corso di quest’oggi. Punto di riferimento è questa pagina che funge da vetrina, continuamente aggiornata, per tutte le offerte lanciate online.

Gearbest per il momento ci segnala le seguenti promozioni su prodotti a marchio Xiaomi e DJI:

Videocamere della linea Xiaomi Yi: potranno essere acquistate a un prezzo speciale per un periodo di tempo limitato.

– Il notebook Xiaomi Air 12 viene proposto a circa 460 euro. È però possibile ordinarne uno solo per ciascun account utente.

– I droni professionali di casa DJI vengono tutti offerti a prezzo ribassato, previo inserimento dei codici coupon indicati:

1) DJI Phantom 3 Advanced con controllo remoto FPV a 522,48 euro – codice coupon: GBDJ3A

2) DJI Phantom 3 Professional con controllo remoto FPV a 652,88 euro – codice coupon: GBDJ3P

3) DJI Phantom 4 5.8G FPV a 899,28 euro – codice coupon: GBDJ4

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Storia dell’energia solare: per un’economia basata sulla luce del Sole

Un breve resoconto del seminario “Energia dalla luce del Sole – Storia, presente e futuro” dello scorso 28 ottobre all’Università Cattolica di Brescia. Temi: scienze ottiche, con e senza immagine, architetture e urbanistiche solari dall’antichità ai nostri giorni, impianti solari termici a concentrazione, fotosintesi artificiale ed emergenti tecnologie fotovoltaiche. La relazione video di Roland Winston.

Lo scorso 28 ottobre, prendendo spunto dalla biennale ricorrenza del Day of Photonics, il Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia (MUSIL), la  Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università Cattolica Brescia e il Gruppo per la storia dell’energia solare (GSES), hanno organizzato il seminario Energia dalla luce del Sole – Storia, presente e futuro”.

Il seminario è stato tenuto nell’Aula Magna dell’Università Cattolica.

Durante il seminario si è parlato di scienze ottiche, con immagine e senza immagine, di architetture ed urbanistiche solari, dall’antichità ai nostri giorni, di impianti solari termici a concentrazione che stanno conquistando i deserti del mondo, di fotosintesi artificiale e delle emergenti tecnologie fotovoltaiche.

Si è trattato di una rassegna con sempre al centro la Luce del Sole inquadrata, semplificando, con riferimento a due età solari.

La prima età, primitiva o antica”, durata dal momento della comparsa dell’uomo sulla terra fino a 200 anni fa, durante la quale abbiamo utilizzato in modo essenzialmente empirico soltanto l’energia solare rinnovabile.

La seconda età “moderna o futura, iniziata con le ultime rivoluzioni scientifiche e tecnologiche e con la scoperta e diffusione dei combustibili fossili e nucleari, ci ha condotto a capire come è fatta la luce del Sole e ad imparare come manipolarla per convertirla in altre forme di energia, a cominciare in energia elettrica, forma di energia espressione della modernità.

Nei saluti di benvenuto sono stati ricordati i progetti collegati a cultura e impresa basati sulla luce del Sole da parte dell’Università Cattolica, con i suoi laboratori sulle nanotecnologie, dell’Associazione Amici del Cidneo, per la valorizzazione del Castello di Brescia, e del Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia, per  la realizzazione di un Archivio e museo nazionale sulla storia dell’energia solare.

Cesare Silvi del GSES ha introdotto il seminario con la relazione “Luce ed energia nell’epoca di Internet”.

Ha ripercorso 100 anni di storia dei linguaggi dell’energia adottati attraverso i decenni, per arrivare a proporre di raggruppare oggi le energie sulla terra in due grandi insiemi, “energie della luce” ed “energie delle tenebre”, sulla traccia della suddivisione – “energie di superficie” e “energie delle tenebre” – proposta nell’articolo “Il Sole e l’Uomo” del 1972 del Prof. Antonio Agostino Capocaccia (1901-1978) e dell’importanza riservata nel 2015 alla luce nelle sue molteplici manifestazioni, con la dichiarazione da parte delle Nazioni Unite dell’ “Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce”.

La prima parte della mattinata è stata dedicata a due novità tutte italiane.

La società Varese Risorse del Gruppo A2A ha presentato il primo impianto solare termico integrato con una rete di teleriscaldamento realizzato in Italia.

La Magaldi Power S.p.A. ha illustrato l’impianto STEM® (Solare Termo-Elettrico Magaldi), inaugurato lo scorso mese di luglio a San Filippo del Mela in Sicilia, caratterizzato da un innovativo sistema di immagazzinamento del calore solare nella sabbia, in grado pertanto di funzionare, come le centrali convenzionali, anche quando il sole non c’è più.

Le due successive relazioni sono state dedicate a storia e attualità dell’Ottica senza immagine o Nonimaging optics.

Roland Winston, direttore dell’University of California Advanced Solar Technologies Institute, ha raccontato in video conferenza (vedi sotto – durata: 44′) come ha avuto inizio 50 anni fa lo sviluppo di questa nuova scienza ottica in un laboratorio nucleare di Chicago e quali sono i contributi da essa dati allo sviluppo delle applicazioni dell’energia solare e quelli che possiamo attenderci per il futuro.

Manuel Collares Pereira, tra i primi  allievi europei di Winston, ha illustrato la possibilità di rendere competitivo per efficienza e costi, con l’applicazione della Nonimaging optics, un impianto lineare fresnel, il cui primo prototipo fu progettato, costruito e sperimentato con successo oltre 50 anni fa dal grande pioniere italiano del solare,  il prof. Giovanni Francia (1911-1980).

Francesca Ferrazza, Vice Presidente per la ricerca e l’innovazione tecnologica dell’ENI SpA, ha presentato le attività svolte a livello nazionale e internazionale dall’ente, nel campo delle tecnologie rinnovabili avanzate, in collaborazione con istituzioni leader mondiali, quali il MIT (Massachussetts Institute of Technology), con il quale ha istituito un “Solar Frontier Center”.

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con tre relazioni dedicate alle architetture e alle urbanistiche solari. Nella prima relazione gli archeologi Giuliana Galli e Riccardo Frontoni hanno illustrato le fonti letterarie e le evidenze archeologiche che testimoniano l’uso dell’energia solare nella Villa dei Quintili sull’Appia Antica nella Roma imperiale.

L’avvocato Eva Di Palma ha trattato il tema del diritto dell’ambiente nella storia con particolare riferimento al diritto per l’accesso al sole. Il contributo dell’architetto Roberto Malvezzi  è stato dedicato ad esplorare “L’interazione organica tra la luce del Sole e l’ambiente costruito”, un tema di particolare rilevanza per progettare la rigenerazione di tanti insediamenti rurali e urbani del territorio italiano.

Come nei convegni di GSES e MUSIL, tenuti a Brescia negli anni passati, un particolare spazio è stato dedicato al solare termico a concentrazione o termodinamico, anche per le ricerche a carattere storico che hanno condotto a raccogliere presso il MUSIL vari fondi di scienziati e studiosi nonché reperti museali di questo settore, al quale l’Italia può vantare di aver contribuito significativamente con i diversi lavori pionieristici.

Tra questi quelli di Giovanni Francia con gli impianti a concentrazione con specchi piani o quasi piani e di Carlo Rubbia con l’utilizzo dei sali fusi, quale fluido di lavoro e per l’immagazzinamento del calore solare, in impianti con concentratori parabolici lineari.

Il contributo italiano è stato illustrato dalle relazioni di Marco Montecchi dell’ENEA, Fabio Maria Montagnino del consorzio ARCA di Palermo, Ivana Musumarra dell’ESE Engineering S.r.l di Milano e da Emilio Conti dell’Associazione Nazionale del Solare Termodinamico (ANEST).

Il convegno è stato concluso da un video sulla fotosintesi artificiale profetizzata oltre 100 anni fa da Giacomo Ciamician (1857-1922) e da Luigi Sangaletti del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia con una relazione sul Ruolo delle nanotecnologie nel fotovoltaico del futuro.

Per maggiori informazioni:

L’intervento di Roland Winston, direttore dell’University of California Advanced Solar Technologies Institute

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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Litografia EUV, ASML pensa già alla seconda generazione

I primi sistemi per la litografia all’ultravioletto estremo (EUV – Extreme UltraViolet Litography) devono ancora essere commercializzati, ma ASML – il principale produttore di questi sistemi ha già rivelato alcuni piani per quanto riguarda le fasi successive. Si parte anzitutto da un importante progetto di investimento e collaborazione con lo specialista di elementi ottici Carl Zeiss SMT allo scopo di poter consegnare versioni di sistemi EUV con apertura numerica maggiore di 0,5 che tuttavia saranno pronti per la produzione in volumi non prima del 2024.

L’impegno economico di ASML sarà di circa 2 miliardi di dollari: 1,1 miliardi destinati all’acquisto del 24,9% delle quote della sussidiaria di Zeiss, 224 milioni di dollari saranno invece versati una tantum come avvio per le attività di ricerca e sviluppo congiunte mentre altri 600 milioni verranno spesi nel corso di sei anni per investimento in strumentazione ed altre necessità operative. L’accordo tra ASML e Carl Zeiss SMT rappresenta un nuovo esempio di quanto l’inseguimento della legge di Moore sia diventato sempre più dispensioso e complesso.

I primi sistemi EUV consegnati da ASML saranno equipaggiati con ottiche di apertura numerica 0,33; secondo Peter Wennink, CEO di ASML, i primi chip realizzati con i nuovi macchinari EUV dovrebbero far capolino nelle linee produttive dei clienti nel corso del 2018. I sistemi EUV di prima generazione avranno una capacità produttiva di 125 wafer all’ora e saranno in grado di realizzare sovrapposizioni con una tolleranza di 3nm. ASML ha inoltre sottolineato che quattro produttori di chip logici e due produttori di chip di memoria hanno dichiarato pubblicamente che adotteranno sistemi EUV da 0,33NA per la produzione commerciale nel corso del 2018.

I successivi sistemi a 0,5NA dovrebbero essere in grado di gestire 185 wafer all’ora con una tolleranza ovelray di meno di 2 nanometri. ASML ha comunque in programma, prima del loro arrivo sul mercato, di commercializzare una versione aggiornata dei sistemi 0,33NA capace di produrre 145 wafer all’ora.

Il passaggio alla produzione di chip usando la litografia EUV diventa un’esigenza sempre più pressante per il settore dei semiconduttori, con i produttori che potranno così realizzare chip sempre più densi andando a superare i limiti fisici posti dalle attuali tecniche di litografia ad immersione. Già oggi, per aggirare tali limiti, vengono effettuate esposizioni multiple così da poter ottenere incisioni più piccole rispetto a quanto possibile con lo schema ottico degli attuali macchinari. I sistemi EUV 0,33NA saranno in grado di completare con una singola esposizione ciò che oggi richiede molteplici esposizioni (fino a tre o quattro) con gli stepper tradizionali ad immersione.

In ogni caso il settore dei semiconduttori ha già messo in preventivo la necessità di dover adottare tecniche di multi-patterning anche con i sistemi EUV a 0,33NA prima dell’arrivo dei sistemi di seconda generazione nel 2024.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Energia

La green economy italiana in numeri

La green economy italiana in numeri

(Rinnovabili.it) – Per i tanti abituati a lamentarsi quotidianamente di ciò che non va in Italia, probabilmente sarà difficile da credere: esiste un macro settore dell’economia nazionale che ci rende tra i primi in Europa e che dimostra che le buone pratiche possano portare a risultati altrettanto buoni. Parliamo dell’economia verde, termine che include una serie di settori  – dalle energie rinnovabili ai quello dei rifiuti – in grado di garantire una crescita economica reale ma al tempo stesso sostenibile.

A fare il punto della situazione dal palco di Ecomondo 2016 sono ancora una volta Stati Generali della Green Economy: 64 organizzazioni di imprese rappresentative della green economy nostrana che in collaborazione con i ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo monitorano annualmente le performance italiane. E se il quadro di riferimento è quello offerto dalle principale economie europee a Germania, Regno Unito, Francia e Spagna, scopriamo che il Belpaese ha ancora qualcosa da insegnare. La relazione annuale presentata alla Fiera di Rimini ha analizzato la situazione italiana a partire da alcuni indicatori chiave delle tematiche strategiche della green economy: emissioni di gas serra, rinnovabili, efficienza energetica, riciclo dei rifiuti, eco-innovazione, agroalimentare di qualità ecologica, capitale naturale e mobilità sostenibile. Ne viene fuori una nazione di eccellenze, molte ancora potenziali, che

“Le eccellenze italiane nel campo della green economy – ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – restano più forti delle difficoltà che pure non mancano: sostenere le eccellenze e recuperare le difficoltà è una via percorribile di rilancio economico che in Italia non ha uguali. Nulla ha potenzialità di sviluppo comparabili con quelle della green economy”.

La green economy italiana in numeriLa green economy italiana in  numeri

Emissioni di gas serra: Da un’analisi approfondita emerge che tra il 1990 e il 2014 l’Italia ha ridotto le proprie emissioni di gas serra di circa il 20%, leggermente al di sotto della riduzione media europea che è stata di -24%, e si è posizionata al 3° posto fra i 5 grandi Paesi europei dopo il Regno Unito (- 34%) e la Germania (- 28%). Purtroppo nel 2015 la posizione  è significativamente peggiorata con un aumento di tali emissioni di ben il 3,5%.

Efficienza energetica: abbiamo performance migliori della media europea che ci assegnano un 2° posto della classifica dei cinque grandi Paesi, dietro solo al Regno Unito. Analizzando invece l’andamento nel tempo, dal 2005 al 2014, vediamo che l’intensità energetica del Pil dell’Italia è migliorata del 16%, ossia meno della media europea (18%) e facendoci finire solo al  4° posto fra le grandi economie Ue.

Rinnovabili: Per quanto riguarda la quota del consumo finale lordo soddisfatto da rinnovabili, nel 2014 l’Italia ha raggiunto il 17,1%, superiore alla media europea del 16% che la mette al 1° posto fra i cinque. Ma il primato rischia di durare poco. Negli ultimi tre anni l’Italia ha, infatti, fermato la crescita dei nuovi investimenti in fonti rinnovabili.

Rifiuti: Nel riciclo dei rifiuti urbani l’Italia col 42%, si colloca un punto percentuale sotto la media Ue28 e al 3° posto fra i cinque grandi Paesi europei. Nel riciclo dei rifiuti speciali, con circa 99 milioni di ton pari al 76%, l’Italia si colloca invece al 1° posto fra i cinque grandi paesi.

Eco-innovazione: L’Italia ha una posizione al di sopra della media europea ed è al 3° posto della classifica dei cinque, dietro a Germania e Francia.

Autore: Rinnovabili