Author: Wired
L’urbanistica cinematografica è una disciplina in continua evoluzione che suscita sentimenti contrastanti. Le città immaginarie del grande schermo – ma anche quelle di alcune serie televisive- non contemplano le mezze misure: o sono luoghi idilliaci che raccontano utopie possibili o sono luoghi ostili e oscuri, da cui si vorrebbe scappare.
L’esempio più citato è sicuramente Metropolis, capolavoro di profezie architettoniche futuribili, rimasto per certi versi insuperato. Ma nel corso degli anni molti altri luoghi hanno tentato di strapparle lo scettro di regina delle città immaginarie, da quelle più spettacolari e grandiose, come Birnin Zana o Capitol City, a quelle più intime, come Twin Peaks, a quelle più distopiche, come Gothan City, Mega-City One, e la Dark City del film omonimo
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