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Gianniniadi 2016 – Girone A

Iniziano le Gianniniadi, la competizione estiva di Milan Night che eleggerà la figuraccia della storia del Giannino. Per non dimenticare questi anni di oscenità di mercato, prese per il culo e scivoloni mediatici; per tenere sempre viva la lotta contro la cancerogena propaganda del Giannino. Per festeggiare un momento di passaggio storico: votate e commentate! Sommergiamoli di risate e ironia. Oggi il primo girone. Raccomandiamo per ogni girone di votare le tre figuracce più grosse secondo voi, selezionandone tre e poi cliccando ‘vota’. Le prime due accederanno alla fase ad eliminazione diretta, le terze otterranno una menzione speciale. Dopodomani altro girone.

Buon voto!

GIRONE A:

1- “I più evoluti capiranno” – Inzia ufficialmente l’era delle divisioni in caste, dei carri, e l’identificazione come non evoluto del tifoso medio, del tifoso critico o anche solo dubbioso verso la società. Seguiranno altri epiteti: ‘curvaiolo’, ‘tastierista’, ‘tifosotti’ e l’erogazione di patenti. E’ il 28 giugno del 2009 ed dopo aver ceduto Kakà e aver toppato un paio di trattative anche clamorosamente (Dzeko, Cissokho) Galliani commenta così al workshop sardo i dubbi di tanti: “E’ il tempo del massimo rigore e della respon­sabilità, Berlusconi e la Fininvest che per 23 anni han­no immesso tanto denaro fre­sco per ripianare le perdite e al 24esimo hanno deciso di ripo­sarsi. Lo impone lo stato del­l’economia. Stiamo allestendo una squadra con un occhio al bilancio e uno alla competitivi­tà che resterà altissima. Abbiamo rinno­vato per un anno con Favalli. Pato ha ancora 3 anni di con­tratto, lo allungheremo e gli aumenteremo qualcosa, ma niente follie. Oggi è il momento di esultare per Davi­de Di Gennaro, attaccante del­l’ 88 che abbiamo vinto alle bu­ste. Andrà in prima squadra as­sieme ad Albertazzi, Zigoni, Strasser, Ikande, Oluamadi. Vedrete che buon lavoro farà Leonardo. I più evoluti hanno capito il momento e an­che se la campagna abbona­menti è partita in sordina tutti si renderanno conto che stia­mo ben operando. Il Milan aveva alcune esigenze di bi­lancio che ha risolto una volta per tut­te“. Inizia la dittatura dell’arroganza, delle bugie e dei progetti fasulli. Il Giannino è istituzionalizzato.

2 La storia di Matri, quando il tifoso non fa mercato – E’ il 30 agosto 2013. Tevez è volato a Torino, la juve ha un esubero che si chiama Alessandro Matri. Ex primavera del Milan, pupillo di Allegri e soprattutto in grado di far storcere il naso ad un bel po di tifosi; l’acquisizione del Mitra pare discutibile, non logica, le esigenze sarebbero altre. Ma il Giannino se ne sbatte perchè ‘il tifoso non fa mercato‘ e il Condor va dunque a Torino con gli 11 milioni incassati dalla cessione di Boateng, riportando Matri in rossonero fra gozzovigli al ristorante e obiettivi-Champions. Per lui in tre stagioni 18 presenze ed 1 gol nel Milan, quattro prestiti non onerosi alla Viola, al Genoa, alla Lazio e…alla juventus! Dove, a spese del Milan, decide la finale di Coppa Italia 2014-15. Simbolo dell’improvvisazione e del ‘Piano Marshall’ invocato dal capo dei talebani del Giannino.

3- Il colpo Biabiany – E’ il ‘colpo del Condor’ dell’estate 2014; il francese è un vero pallino, già nell’inverno precedente Galliani aveva provato a scambiarlo senza successo con Saponara, e può arrivare nell’agosto successivo. Il giocatore è a Milano e fa la foto in posa con la sciarpa rossonera al collo, ma salta tutto, ufficialmente per problemi cardiaci, ma pare anche ‘grazie’ allo zampino di un d.s. a sorpresa: Zaccardo rifiuta il Parma, e il condor vira con un classico ‘colpo di culo’ su Bonaventura. Quando si dice programmazione.

4- Il tronchetto all’ananas – Il segnale di un ambiente interamente concentrato sui risultati, a testa bassa e senza distrazioni lo da anche la ‘presentazione’ a Milanello del dolce preferito dal Presidente. E’ il dicembre del 2014 e Berlusconi presenta il dolce al centro sportivo, con tanto di giocatori in posa con il dessert.“E’ una vera squisitezza!”, ecco la nota del sito ufficiale del Milan

5- I milioni di cinesi – Jaap Kalma prima (inverno 2014) e Berlusconi poi (estate 2016) invocano le masse cinesi che tifano Milan: “sono 343 milioni secondo le stime
80 dichiara l’olandese; più parco il Presidente “abbiamo 223 milioni di tifosi”. Insomma un numero di fedeli che supera quello di molte religioni, un mercato apertissimo, prospettive incredibili. Peccato che nell’ultimo quinquennio il board del Milan abbia fatto fatica a riempire un terzo dello stadio pure coi biglietti gratis, e soprattutto a comunicare coi più umili 6 milioni di tifosi italiani.

6- “Balotelli si è assentato per un bisogno fisiologico” – 22 maggio 2016, il Milan ha appena perso la finale di Coppa Italia. E’ l’unico trofeo che si poteva alzare in anni, è una serata triste. I tanti tifosi sconsolati o semplicemente incazzati vorrebbero qualche riga di comprensione o magari il silenzio, qualche riflessione. Invece il sito ufficiale si sente in dovere di uscire con una breaking news per spiegare che l’ingresso in campo di Balotelli, inutile cazzone autore di tre gol in tutta la stagione, è stato tardato non a causa di presunti malumori bensì per un ‘bisogno fisiologico’. Praticamente è andato a cagare.

7- Affaire Aquilani – Alberto Aquilani è il colpo del Condor 2011-12, il ‘vero mister X’, il primo dei ‘nuovi Pirlo’. Giunge in prestito dal Liverpool con obbligo di riscatto a 25 presenze per 6 milioni. Ma non ci arriverà mai, causa infortunio ma non solo: “A fine settembre ero arrivato a diciotto, avevo sei mesi per giocare. Mi infortunai, arrivai a ventitrè e poi Galliani mi disse chiaramente che mi avrebbe tenuto volentieri ma non a certe cifre”.

8- La faccia di Galliani contro il Livorno – Primavera 2014, Seedorf dopo un avvio difficile ha trovato la quadra; il Milan ottiene la sua quinta vittoria consecutiva, contro il Livorno, e aggancia il Parma al sesto posto. Non è calcio champagne ma è efficace e dopo le ombre dell’ultimo Allegri, che aveva lasciato la squadra a +5 dalla retrocessione, un buon andamento. Ma qualcuno non è convinto: è Adriano Galliani, che di fronte ai successi dell’olandese non riesce a contenere il disgusto reagendo con l’espressione di chi sta ingurgitando uno gnu al forno ancora non ben cotto. Chissà perché…

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Categoria: Gianniniadi 2016

Autore: Milan Night

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