Gianniniadi 2016 – Quarti di finale

Proseguono le Gianniniadi, l’evento dell’estate 2016 con cui Milan Night vuol far eleggere ai propri utenti la Figura di Merda della storia del Giannino. Cessione arenata, Galliani a tavola, mercato di sussistenza e clima da fallimento? Non c’è problema. Abbiamo già visto tutto o quasi nell’ultimo decennio, sappiamo come ‘lavora’ questa dirigenza ridicola che crede d’essere ancora al top. Stiamo sereni, è vero che al peggio non c’è limite ma il primo passo è consapevolezza e unità: questi vanno coperti di risate, di prese in giro, di ignominia e ricordati per sempre come i distruttori del nostro grande sogno e della dignità dei milanisti; le prove sono le 64 FDM, che attenzione sono solo la selezione della selezione, ora scese a 8. Le magnifiche 8, porcate di una magnitudine tale da poter rappresentare anche signolarmente il totale fallimento di un manager o di una proprietà; noi ne abbiamo una collezione!

I teatrini col solito centinaio di inutili guitti e gli articoletti a tanto a leccata non colgono più nel segno e servono solo a rassicurare i pochi stolti rimasti a guardia del Giannino, una sicurezza ormai effimera; anche il più ignavo dei tifosi, o i meno informati, si sono finalmente resi conto della natura delle mani in cui siamo: sporche, incerte, vecchie e comunque occupate a magnare e grattarsi il culo. Lo scaricabarile 2016 è già iniziato: rosa seconda solo ad altre 2-3, Montella non ha alibi, i cinesi non pagano…AHAHAHAHAHAHAH SCIOCCHI SERVI! Vi piace prenderlo in quel posto? A noi no. La rosa è da metà classifica, poichè questa è la posizione espressa negli ultimi 3 anni! Lato sinistro, ma con gli uomini contati e riserve sempre più scarse forse il livello è pure sceso; Montella al momento è il solito povero cristo chiamato ad arrabattare l’arrabattabile; e i cinesi? Chi è il Presidente del Giannino oggi, chi l’A.D. che si occupa del mercato? Bene, la responsabilità è loro. La figuraccia è loro così come l’infamia. Punto. E veniamo ai quarti:

1.La storia di Matri, quando il tifoso non fa mercato VS Non si vende Kakà

Quarto di finale all’insegna del mercato. Quello in entrata, con la straordinaria operazione Matri, l’acquisizione dell’ex primavera in forza alla gobba per 11 milioni di euro e successivo poker di prestiti a ufo. Nel 2013-14 il budget del Giannino è stato impiegato così: fuori uno (Melisso Boateng), dentro un esubero della juventus inutile, inviso ai tifosi, presentato al ristorante con quattro scemi a saltare e fare i cori e poi finito a fare il giro d’Italia spese nostre, prima a Firenze e poi da tutti gli amiconi del Condor: Lotito, Preziosi e ovviamente ovini che ha aiutato a vincere una Coppa Italia. E’ ancora in rosa, a dare spettacolo negli allenamenti estivi in attesa dell’ultimo (ma visti i recenti rinnovi di Capitan Ricotta, Scarpata e suo cugino magari no) prestito a umma umma. 2.6 milioni di euro a stagione signori. Un vero peccato che questa perla debba confrontarsi con un pezzo da novanta del mercato in uscita del Giannino, l’operazione Kakà. Richiesto dai califfi del City a gennaio, è il Presidente a dire no con grande sicurezza cedendo alle implorazioni dei tifosi che lo contestano in massa a San Siro. Meglio cederlo ad un prezzo più basso più avanti, in momenti meno scottanti per il consenso personale! In un tripudio di leccamenti e inchini Berlusconi fa la figura del povero che a malincuore deve cedere il suo pezzo pregiato per sopravvivere. ‘Per il bilancio’…

2.Seedorf contro i carbonari VS Tevez-Pato e Maxi in albergo

Secondo quarto che oppone due mostri di diversa natura. Da un lato l’assurda carboneria orchestrata per affossare Seedorf, allenatore in erba chiamato a risollevare il Milan post Allegri. Cene segrete e confidenze riportate direttamente alla stampa (“Andrebbero cambiati i tre quarti della rosa“), guerre e e guerricciole silenziose poi esplose quando l’olandese fu esonerato a giugno: Abate, Montolivo, Bonera, De Sciglio e Poli i più loquaci nel descrivere le angherie dell’olandese. Restiamo sempre colpiti dal segno che ha lasciato questa vicenda, sempre in cima ai ricordi nefasti del Giannino nonostante la natura ‘controversa’ del protagonista (il cibatattato Capitan Fancazzo); eppure è chiaro: 35 punti e un piccolo sprazzo di luce cancellati per preservare quell’alchimia fognaria che si chiama ‘Giannino’ e il suo spogliatoio-cloaca. Dall’altro lato del ring il più assurdo sliding doors della storia. Dall’Apache all’ex di Wanda in pochi giorni, dal tavolo delle trattative penna in mano al retro di un taxi in fuga in pochi minuti: questa la sintesi della faccenda, iconica del Giannino. Le avverse fazioni si stanno ancora scannando per cercare le responsabilità della faccenda, manco fosse importante. Galliani fece l’operazione a favore di telecamere, facendosi i selfie col giocatore a tavola e pavoneggiandosi delle sue grandi doti; poi andò a Manchester dove venne bloccato sul più bello per ‘ragioni di famiglia’: la bella Barbie intratteneva una relazione col Paperino destinato a Parigi. Quindi decisero di liberare dall’albergo dove veniva tenuto ‘in garanzia’ (ostaggio) Maxi Lopez. Il fatto che si vogliano attribuire delle responsabilità (e si scarichino di conseguenza per l’altra parte) fa parte della figura di merda, in nostra opinione.

3.Ibra e Thiago restano al 99,9% VS La Haka e il misterioso John Maori

La vicenda della cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva è nota. Osservando le capacità dello svedese negli ultimi 4 anni, il suo richiamo e dove è finito ora, aggiungendo anche l’identità del procuratore, ci sentiamo di dire che la cessione di Ibra sia stata la peggior operazione in uscita della storia del calcio; anche se dopo molti anni si potrebbe anche affermare che il passaggio di Ibrahimovic in rossonero ebbe più il carattere del prestito oneroso che dell’acquisizione definitiva. Il trasferimento già di per sè shockante venne aggravato dal ‘pacchetto’ fatto con Thiago Silva, uno dei migliori centrali dell’ultimo decennio nonchè persona seria e professionista. La perdita in fatto di carisma, carattere, tecnica, appeal è stata incolmabile; meno male che almeno il bilancio è stato messo a posto! (battuta del secolo). Ci mancate, ma non così tanto da ‘berci’ il vostro ritorno tutte le estati! Davvero, con Zlatan e Thiago i Giannino boys si sono divertiti per un lustro a giocare e rigiocare coi sentimenti; feccia di merda. A contendersi la semifinale con questa pietra miliare della storia della malagestio c’è il nuovo che avanza ovvero la pagliacciata mediatica del 2016. Ricordiamo la chat di redazione quando apparve il misterioso John Maori e un frammento video di Bertolacci che si schiaffeggiava le cosce in allenamento: “fake”…”no, boh sembra lui”…”chi cazzo è sto panzone”…”ma chi bertolacci?”…”no quell’altro”…”è brocchi”…”è un maori, leggete qua -link-“…”buffonata”…”roba pubblicitaria”…”cos’è la tekitanka?”…”è la tekikazzola”…”si ma dai sono in sala stampa a milanello”…”vedrete che sti stronzi fanno la haka”. E fecero la haka, per fortuna quasi di nascosto e con controfigure. Sufficiente a provocare i conati di vomito per il disgusto.

4.Galliani scappa dall’assemblea VS L’addio di Massimo Ambrosini

Ci eravamo preparati sentendo Giuseppe e Filippo La Scala, chiedendo agli utenti partecipazione, filtrando le richieste e coordinando il tutto assieme agli uomini di APA, gente cazzuta e praparata abituata a lavorare bene. Poi ci siamo messi a fare il live dell’assemblea, accorgendoci fra l’altro che questo veniva copia-incollato da Milan News e seguentemente anche da altre testate. Va beh, capita. Le domande nella forma e nel contenuto le conoscevamo e sapevamo sarebbero state precise, puntute, efficaci. E che avrebbero richiesto risposte altrettanto precise, puntute ed efficaci per essere evase. Invece dopo un’ora di silenzio ecco quattro farfugli e una sbrigativa fuga. La miglior risposta a chi blatera di rilanci, di pazienza e riconoscenza è quella data dall’amministratore delegato Galliani: ‘in trent’anni è la prima volta che capita’, e poi via. Ecco Milan Night si augura che nei prossimi trenta accada un pò più spesso che i tifosi facciano domande e ottengano risposte o reazioni; perchè anche le reazioni dicono molto e quella del geometra ci spiega bene che questi vivono alla giornata e di noi (noi tutti) non gliene frega un cazzo. L’ultimo accesso alla finale sarà deciso dalla sfida mostruosa fra la figuraccia dei fenomeni del management contro la solitudine del Capitano. Dello stile non eccelso con cui l’Ambro chiese (si dice) il rinnovo abbiamo già detto, le grandi società sanno dirimere queste questioni con stile poichè è nel proprio interesse e in quello dei tifosi. Invece questa accozzaglia di menefreghisti arroganti fece dare l’addio al signor Ambrosini, che al Milan ha dato tanto, in un sottoscala senza loghi e senza dignità. Una bruttissima immagine ma d’altronde niente di insolito per il Giannino, associazione a fottere in cui solo gli stronzi, i buffoni e i crestati sono considerati importanti.

Votate e sfogatevi. Nelle ultime sessioni ci siamo accorti che molti commenti e discussioni non riguardano le Gianniniadi; va bene e ci sta, però quanto più si scrive a riguardo quanto meglio è. Ci interessa il vostro ‘umore’ a riguardo, inoltre tanti dettagli col tempo si perdono.
Giannino merda, verrà il giorno…

Tags: Gianniniadi

Categoria: Gianniniadi 2016

Autore: Milan Night