Author: Milan Night
Milan a Dubai: De Ketelaere arriverà martedì, Kjaer giovedì. Dest tornerà direttamente a Milanello
Fondamentale per i rossoneri ricaricare le pile nel ritiro invernale, in vista dei prossimi impegni ufficiali che ripartiranno da Salerno a inizio gennaio. I ricordi del dicembre-gennaio 2006/2007, quando il Milan di Ancelotti pose le basi per un grande girone di ritorno e per la Champions vinta ad Atene proprio a Dubai, sono ancora vividi. Ormai rimangono attivi nella competizione mondiale proprio Giroud, Theo e Leao, mentre la truppa pian pianino si sta ricostituendo tra Milanello e gli Emirati. Qualsiasi obiettivo il Milan riuscirà a raggiungere in questa stagione arriverà solo ed esclusivamente se si lavorerà bene nelle prossime settimane, che saranno essenziali, lo ripeto nuovamente, per recuperare chi è in un evidente periodo di down (CDK) e per cominciare valorizzare chi ancora non si è potuto mettere davvero in gioco (Thiaw e Vranckx). Oltretutto, la preparazione sarà condita dalle amichevoli di lusso con Arsenal e Liverpool. Non male.
Tuttosport: “Adli davanti a un bivio: restare in rossonero o andare in prestito”
Personalmente non nutrivo grandissime speranze in Yacine Adli prima che arrivasse al Milan. Un buon precampionato del francese aveva invece fatto ben sperare nella sua integrazione all’interno della rosa milanista, con la sua classe e visione di gioco utili tanto sulla trequarti, quanto davanti alla difesa per far rifiatare Bennacer. Nulla invece di tutto ciò: l’ex Bordeaux non si è di fatto mai visto. A questo punto non sembrerebbe una brutta idea valutare l’ipotesi prestito, per quanto il transalpino abbia caratteristiche interessanti all’interno del roster. L’idea del prestito potrebbe essere ad ogni modo sensata soprattutto se contemporaneamente si pensasse di sostituirlo con un’altra pedina, magari proprio Ziyech, che darebbe manforte al lato destro della trequarti (peccato che il marocchino chieda 8 milioni di euro l’anno).
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Un gioiellino, Pierre, che insieme a Tomori forma una delle migliori coppie difensive italiane. Finora i due (soprattutto l’inglese) non hanno replicato il rendimento del girone di ritorno dello scorso anno, anche considerate l’assenza di Kessié e il mancato impiego sulla trequarti di un guastatore come Krunic, entrambi ottimi filtri di pericoli. Le caratteristiche fisiche dei due centrali permettono comunque di adattarsi anche a questa differente conformazione tattica, ma sono naturalmente più sollecitati soprattutto a livello di attenzione e concentrazione. Rimane il fatto che entrambi sono dei gioielli e il possibile recupero in Serie A non potrà che passare anche da loro.
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