Roulette rossonera

Author: Milan Night

Nel pieno del mondiale invernale il Milan ha affrontato la sua prima amichevole contro una squadra di blasone in vista della ripresa del campionato. Inutile dire come di indicazioni se ne possano trarre poche, pochissime nel momento in cui manca tutta la struttura portante o quasi.
Se non si possono schierare maignan, theo, leao e giroud parliamo se non del nulla, di qualcosa che ci va molto vicino, è stato un modo per incassare qualche soldo e nulla più, al massimo la si può considerare una sgambata per chi quest’anno per un motivo o per l’altro ha scaldato la panca o è stato in infermeria. Credo che sia questo l’unico punto da cui partire per vedere i progressi, si spera, di chi è stato impiegato poco. Già, perché se la Francia dovesse arrivare fino alla finale mondiale avremmo Theo ma soprattutto Giroud belli spremuti e non sono affatto convinto di vederli alla prima contro la salernitana.

Chi di certo dovremmo vedere è Maignan perché il buon vlad il panificatore ha dimostrato che il problema di riflessi va oltre il problema alla vista, anzi forse era meglio in versione Willy l’orbo. Tata comunque in un qualche modo e tra le urla e i capelli bianchi dei compagni ha fatto il suo, ma Mike è fondamentale per carisma, uscite e impostazione: ci manca come l’aria. Le ultime notizie lo danno in campo per un tempo contro il psv a fine anno e questo ci fa capire come l’infortunio sia stato davvero serio e si vada coi piedi di piombo presumo per evitare una possibile ricaduta.
Non possiamo permetterci altri problemi col nostro numero uno perché davvero è uno che fa la differenza, uno di quei giocatori in grado di prendere in mano la squadra, un leader fatto e finito, l’uomo giusto per questo diavolo.

foto Marco Luzzani / Getty Images

Facendo un passetto in avanti è il capitano Calabria l’altro ingresso importante. Dalla festa di compleanno in cui si beccò una marea di insulti ne è passata di acqua sotto i ponti e la sua mancanza sulla fascia si è fatta sentire eccome. La fascia destra non è da anni il nostro punto di forza, ma senza di lui le uniche certezze riguardo si sono schiantate, creando un nuovo problema con la squadra totalmente sbilanciata a sinistra e tutta l’attenzione dei nostri rivali rivolta solo da una parte peggiorando notevolmente il nostro gioco che a dirla tutta latita da un po’. Credo che il suo rientro ci permetterà di vedere partite migliori e uno sviluppo dell’azione meno basato sul lancione in avanti.

Uno squillo me lo aspetto anche da uno della coppia vranckx-pobega perché è necessario, vitale, imprescindibile e tutto ciò che volete voi, che uno dei due diventi il terzo titolare (per meriti) insieme a tonali e bennacer altrimenti quei due li raccoglieremo col cucchiaino ad un certo punto. Kessié è andato via per cercar fortuna (intesa come soldi) al barcellona, e a quel punto la società poteva non sostituirlo passando al 433 oppure fare un acquisto per mantenere la disposizione dello scorso anno. Queste prime 20 partite hanno dimostrato come il mister per scelta o necessità abbia giocato con un modulo non diverso da quello della prima parte dello scorso anno (quella più claudicante) mentre nella seconda parte virò su una squadra più coperta con l’impiego massiccio dei tre tenori del centrocampo. Quest’anno ne manca uno e in un modo o nell’altro mi aspetto che vranckx nonostante la giovanissima età si ritagli un minutaggio importante perchè lo ripeto non voglio vedere bennacer e tonali con la lingua di fuori.

Chi a mio avviso sarà chiamato a dimostrare il suo valore fin da subito sarà Origi. Come detto in caso di finale per i francesi non credo vedremo Giroud in campo con la salernitana, al massimo in panchina, ed il francese viene da un anno lunghissimo ed ha 36 anni. Non può giocare ogni tre giorni, bisogna essere realisti avrà bisogno di turnover.
Ibra in questo momento è ancora in fase di recupero e nonostante la sua voglia, di certo enorme vista la sua mentalità vincente, è difficile ipotizzare più di 20 minuti reali di autonomia una volta che sarà pienamente recuperato. In tutto questo chi dovrà dimostrare di avere i galloni della prima punta è Origi.

Grazie alla non convocazione ai mondiali ha potuto e può allenarsi al meglio quasi con una nuova preparazione per dimostrare quello che mai ha dimostrato in carriera ossia di poter essere la punta titolare. Credo che attualmente questo sia il più grosso limite del belga, uno che nella sua carriera ha passato un’eternità in panchina piuttosto di provare dimostrare altrove le proprie qualità tecniche ed atletiche per emergere in maniera decisa. Adesso la sua occasione è arrivata, forse più costretta che voluta ma è arrivata perché le circostanze puntano dritto in quella direzione.
Sarà lui la vera cartina di tornasole del Milan 2023 perché se il giocatore facesse quello step mentale da riserva (poche responsabilità) a titolare allora sono pronto a scommettere che sarebbe un ottimo anno, ma se non dovesse farlo sarebbe un problema non indifferente anche perché parliamo di un giocatore che in primavera compirà 28 anni, non di certo un ragazzino.
A dirla tutta il futuro prossimo di questo Milan sembra legato a doppio filo con il belgio perché origi-de ketelaere sono senza dubbio il fiore all’occhiello con cui si sono presentati i nostri e finora hanno floppato. Ci sarebbe poi un terzo belga, quel pino tanto confusionario che a conti fatti senza voler portare de ketalaere a destra e senza aver acquistato nessuno in quel ruolo risulta a questo punto una risorsa importante per equilibrare una rosa falcidiata su quella fascia.
Nonostante un gioco tuttaltro che entusiasmante nelle ultime partite ufficiali rossonere, io continuo a vedere un grande potenziale in questa squadra anche per via dei rientri, ma è necessario che i nuovi acquisti abbiano un piglio diverso e dimostrino di saper indossare la maglia del Milan senza cadere sotto il suo peso. Forza ragazzi.

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