Author: Milan Night
Sono fuori dalle grazie di Dio! Paolo Maldini, che è la Storia del Milan, che è il Milan, che vuole il bene del Milan, viene liquidato con un freddo comunicato di due righe, nell’indifferenza, o anche con il plauso, del tifo organizzato e appecoronato. E si è preparata la cerimonia del ringraziamento per una sottomarca di allenatore che mi ha fatto diventare matta, sfasciandomi i giocatori e disponendoli in campo in modo demenziale? Pure il “Pioli is on fire” mi devo sorbire?” No! E’ troppo anche per una dotata di buon carattere come me. Pioli is on fire un ozzac! Pioli, datti fòco! Insieme all’ecclesiastico di ‘sta ceppa, al bocconiano dei miei stivali, allo stadiator scortese. E a tutti i loro squallidi menestrelli. Allora sì che mi illuminerei di immenso. Questi figuri nelle cui manacce è caduto il mio povero Milan sono riusciti in un’altra impresa. Vagheggiavo da una vita il giorno della liberazione dallo stratega. Quando arriverà, se arriverà, mi dicevo, brinderò come non ci fosse un domani. Champagne a fiumi! Col cappero! Come posso farlo, se i maledetti mi prendono Fonseca? C’erano liberi Conte, Thiago Motta, Sarri. Loro vanno su Fonseca. Gerry, molla l’osso! Prendi l’Inter!
Dopo questo incipit mirabilmente pacato, in cui ho dato sfogo alla mia esasperazione, mi sembra giusto dare una spruzzata di Scienza. Conoscete Arrhenius? Lui ha capito che gli ioni sono i portatori di cariche nelle soluzioni. Insomma, mi ha colto gli ioni. Ecco, le teste fine che lavorano alacremente in Società per il bene del Milan, si ritengono scienziati. E, allineandosi ad Arrhenius, sono dei cogli ioni. Vedrete quale splendida estate ci faranno passare, dopo averci regalato questa meravigliosa stagione. Non inquietarti, Arrhenius mio, se gli ioni io non li colgo. Ci sono tanti cogli ioni in giro a darti soddisfazione. C’è chi festeggia il giorno del Ringraziamento l’ultimo Giovedì di Novembre e chi lo fa l’ultimo Sabato di Maggio. Io non festeggio un cappero!
Però, a dire il vero, qualche momento di emozione, di commozione l’ho avuto nella mia serata di ira furibonda. Me l’hanno fatto provare Kjaer e Giroud, due calciatori, due uomini, loro sì, da Milan. Simon, Olivier , vi voglio bene e vi auguro ogni bene. Il mio grazie viene dal profondo del cuore. Là dove il rosso e il nero vibrano all’unisono impregnati d’amore. Fuori i mercanti dal Tempio!
Eh, sì, non ho potuto neanche ringraziare Pioli a modo mio. Avrei voluto dirgli: “ Grazie, stratega, per avere migliorato la mia vita, uscendone.” Ma non posso certo farlo, visto che il sostituto è Fonseca. Fonseca, maledizione al secchio! Che futuro possiamo avere mai noi con questa proprietà? Con questa dirigenza? Ve lo dico io. Una fetecchia! Stavolta, però, non mi prenderò periodi sabbatici. Sì, sono sempre più nauseata da questa gente che tiene in ostaggio il mio povero Milan. Ma non mi ritirerò per disperazione e disprezzo sull’Aventino. Resterò in prima linea a combattere con il coltello tra i denti. Vendemmierò dalla vigna del vocabolario parole non alate. Eh, qualche volta gli acini d’uva si avariano. E non importa se resterò sola, anche se non credo che sarà così.
Non importa se dovrò lanciarmi in una guerra inutile, possedendo solo armi spuntate. Lo faccio e lo farò, usando le unghie e i denti. Lo debbo a me stessa. Lo debbo al Milan, un amore che mi porto dentro da una vita. Che mi invade cuore, sangue, anima. Non me ne starò muta a vederlo massacrare da questi vigliacchi speculatori, che vogliono abituarci alla mediocrità. Noi non andiamo allo stadio per mangiare hamburger e patatine e per vedere le majorettes, Gerry. Noi ci andiamo per tifare il nostro Milan. Per sostenerlo, palpitare, gioire e soffrire insieme a lui. E, se perdiamo, ci si chiude lo stomaco. Altro che hamburger e patatine! Detestiamo le tue americanate del cappero! Lo sappiamo che si può anche perdere. E siamo pronti ad applaudire la squadra pure nella sconfitta. Quel che vogliamo, però, è che ci sia ambizione e voglia di vincere. Se non ce la facciamo, pazienza. Tu, se capissi qualcosa del calcio e della vita, avresti dovuto prendere Conte. Ma, siccome non te ne frega niente del Milan, vuoi speculare sulla nostra pelle, vivacchiando. Conti sulla stupidità dei tifosi che, per troppo amore, diventano ciechi e continuano riempire lo stadio e a tollerarti. Purtroppo confondono te e i tuoi tirapiedi con il Milan. Occhio, però, che magari il popolo rossonero si sveglia. Utinam! Non c’è bisogno che ti dica dove potresti ficcarti lo scudetto del bilancio, vero? E come te dovrebbero fare i tuoi vassalli. Quanto a Pioli… Non sai quanto ti ho odiato, coach, per tutte le batoste che abbiamo preso in omaggio alle tue geniali intuizioni, a una disposizione tattica…. allegra. Anzi, lo sai, perché te lo dico da una vita in tutte le lingue del mondo. E non è un “Ti amo “ come quello di Pieraccioni. Tre gol presi anche dalla Salernitana, eh! Sto aspettando l’ufficialità di Fonseca, per sparare ad alzo zero. Come sempre, del resto. Il prossimo pezzo, probabilmente, sarà “ Il colonnello Foglioni”. Perchè? Lo scoprirete solo vivendo, ragazzi. Arrhenius, non ti crucciare se io non colgo ioni. Di cogli ioni ce ne sono un sacco nel mondo rossonero. Quasi quasi potresti diventare milanista anche tu. Che dici?
Chiara
P. S. E neanche stavolta ho avuto la soddisfazione di vedere l’Udinese in B. Cosa mi hai combinato Frosinone? Bravo, Empoli.
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