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Mercato smartphone: Huawei domina tra i brand cinesi, OPPO e Vivo crescono, HTC soffre

TrendForce ha recentemente pubblicato le stime aggiornate al mese di giugno sull’andamento del mercato smartphone con specifico riferimento ai principali produttori cinesi e taiwanesi. Dopo aver sinteticamente riassunto il trend previsto per il terzo trimestre dell’anno, caratterizzato da una crescita su base mondiale dei volumi di produzione, TrendForce sottolinea che le aziende asiatiche saranno tra i principali protagonisti del mercato con Huawei, OPPO e Vivo in cima alla classifica dei principali brand cinesi.

Diverso è il discorso relativo ai produttori taiwanesi che subiranno gli effetti negativi di una competizione sempre più serrata. A farne le spese continuerà purtroppo ad essere HTC, mentre risultati migliori otterrà ASUS, attuale leader tra i brand taiwanesi impegnati nella produzione e vendita di smartphone. 

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Nello specifico, Huawei, secondo le previsione di TrendForce, continuerà a conservare la posizione di leadership tra i top brand cinesi per tutto il 2016 con un volume di produzione di 119 milioni di unità (+10,2% su base annua). Più staccati, ma in forte rimonta, OPPO e Vivo rispettivamente con 78 e 66 milioni unità (stimate) prodotte nel corso del 2016 e una percentuale di crescita su base annua superiore al 40% in entrambi i casi.

Altri importanti marchi cinesi come Lenovo e Xiaomi registreranno una contrazione su base annua dei volumi di produzione (-15,7% per Lenovo e -13,2% per Xiaomi). Trend determinati dalle dinamiche del mercato interno caratterizzato dal ridotto ciclo di vita dei prodotti e da una competizione intensa che incide sui volumi di produzione definiti dalle singole aziende. 

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Di fronte agli agguerriti brand cinesi, che spesso puntano su una politica dei prezzi particolarmente aggressiva, poco può un’azienda che da diversi anni prova a risalire la china nel mercato smartphone. Il riferimento va ad HTC che, stando ai dati diffusi da TrendForce, prevede di vendere non più di 1 milione di HTC 10 durante il corso dell’anno. Tale sarebbe il volume di produzione stabilito per il recente top gamma Android di HTC.  

HTC potrebbe aumentare la produzione nella seconda metà del 2016 grazie alla collaborazione con Google volta alla realizzazione dei nuovi smartphone Nexus, aggiunge la fonte, ma, complessivamente, le unità prodotte nel 2016 (nota: tutti i modelli) saranno pari a 13,1 milioni di unità, in calo del 26,8% su base annua. Una posizione quindi molto delicata per HTC, che da un lato sta effettuando massicci investimenti nel settore della Realtà Virtuale con il Vive, ma che, dall’altro, non riesce a far tornare redditizio come sperato il suo tradizionale core business, quello della produzione e vendita di smartphone.

ASUS otterrà risultati migliori con 21,5 milioni di unità prodotte nel corso del 2016, un volume destinato quindi a crescere del 34,4% su base annua, ma che, in senso assoluto, non è ancora in grado di competere con quelli di aziende come Xiaomi che, pur chiudendo la classifica dei 5 principali top brand cinesi, si stima,  produrrà 59 milioni unità nel corso dell’anno (quasi il triplo rispetto a quelli di ASUS). Si precisa che tutti i dati diffusi da TrendForce relativi al 2016 devono essere considerate stime sui futuri livelli di produzione delle aziende citate e non attuali dati di vendita.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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