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Apple Watch SE 2ª Gen in SCONTO del 25%! Costa solo 239€

Author: Tom’s Hardware

L’irrinunciabile offerta odierna presenta l’Apple Watch SE (2ª generazione, 2023) a soli 239€ su Amazon, rispetto al prezzo originale di 319€, garantendovi un risparmio del 25%! Questo smartwatch dotato di GPS è ideale per chi vuole mantenersi in forma, monitorare la propria salute e rimanere sempre connesso. Con una resistenza all’acqua fino a 50 metri e funzioni avanzate per la salute e la sicurezza, come il rilevamento degli incidenti e le emergenze SOS, si adatta perfettamente al vostro stile di vita attivo. Aggiungete a tutto ciò la compatibilità con i dispositivi e i servizi Apple, e avrete lo smartwatch perfetto per ogni occasione.

Apple Watch SE (2ª generazione – 2023), chi dovrebbe acquistarlo?

Il nuovo Apple Watch SE (2ª generazione, 2023) rappresenta un’opzione ideale per chi cerca una combinazione perfetta tra tecnologia, benessere e stile a un prezzo accessibile. Con le sue funzioni avanzate per il fitness e il monitoraggio della salute, come il rilevamento incidenti, i parametri evoluti per gli allenamenti e le notifiche in caso di ritmo cardiaco irregolare, questo smartwatch è particolarmente adatto a chi fa della propria salute e forma fisica una priorità. La resistenza all’acqua fino a 50 metri e la vasta gamma di cinturini personalizzabili lo rendono anche un accessorio versatile, capace di adattarsi ad ogni situazione, dallo sport al quotidiano.

Immagine di STUPENDO Apple Watch SE 2ª Gen in SCONTO del 25%!

Coloro che cercano un dispositivo che si integri perfettamente con l’ecosistema Apple troveranno nell’Apple Watch SE un compagno indispensabile. La capacità di sbloccare automaticamente il proprio Mac, pagare con Apple Pay e ricevere notifiche di sicurezza è particolarmente utile per gli utenti desiderosi di rimanere sempre connessi e protetti. Il suo punto di forza risiede nelle molteplici funzionalità dedicate alla salute e alla sicurezza, tra cui il rilevamento degli incidenti, il monitoraggio delle fasi del sonno e l’invio di SOS in caso di emergenza. È l’ideale per gli appassionati di fitness grazie alla sua app Allenamento, che supporta una vasta gamma di sport monitorando le prestazioni avanzate.

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L’Apple Watch SE (2ª generazione, 2023) si presenta come la scelta ideale per coloro che cercano un orologio smart che unisca funzionalità avanzate a un design elegante e personalizzabile. Con una resistenza all’acqua fino a 50 metri, la capacità di monitorare aspetti cruciali della vostra salute e la perfetta integrazione con i prodotti Apple, il suo prezzo di 239€ invece di 319€ rappresenta un investimento di valore per la vostra quotidiana connettività e benessere.


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Chip per l’intelligenza artificiale ARM, in arrivo il prossimo anno

Author: IlSoftware

Chip per l'intelligenza artificiale ARM, in arrivo il prossimo anno

Dopo la vendita di ARM a NVIDIA, sfumata tempo fa, SoftBank (proprietaria di ARM) si accinge a introdurre una vera e propria rivoluzione nel mondo dei chip. Sulla base delle precise indicazioni ricevute dai vertici di SoftBank, la britannica ARM si sta organizzando per mettere a punto una divisione dedicata allo sviluppo di chip per l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di avviare la produzione di massa nella seconda metà del 2025.

Si tratta di un passaggio importante perché fino ad oggi SoftBank aveva sostanzialmente operato come fondo di investimento mentre, d’ora in avanti, il gigante giapponese potrebbe cambiare pelle e trasformarsi un’azienda vocata allo sviluppo di chip, attività sostenuta dal lavoro degli ingegneri di ARM.

Chip ARM per l’intelligenza artificiale sul mercato a partire dall’autunno 2025

Abbiamo ampiamente parlato delle NPU (Neural Processing Unit) e del loro ruolo nel portare l’intelligenza artificiale in locale, sui dispositivi dei singoli utenti.

Sotto la guida del suo CEO Masayoshi Son, SoftBank si sta preparando a rivoluzionare il settore dei semiconduttori e dell’IA attraverso una serie di mosse strategiche che puntano alla creazione di una nuova divisione specializzata nel campo dei chip per l’IA.

La creazione di un prototipo di chip da parte di ARM (SoftBank detiene il 90% delle sue azioni) è attesa per la primavera del 2025 mentre il lancio del primo chip dell’azienda espressamente vocato alle attività di intelligenza artificiale, sarebbe al momento atteso per la successiva stagione autunnale. L’investimento stanziato da SoftBank è importante: nell’ordine dei 64 miliardi di dollari.

Una volta che la piattaforma per la produzione di massa dei chip per l’IA sarà operativa, questo business potrebbe essere scisso da ARM e diventare operativo come una nuova entità, sempre sotto l’egida di SoftBank.

La produzione di massa dei chip per l’IA sarà gestita da produttori a contratto: SoftBank sarebbe già in trattativa con TSMC e altre aziende che vantano propri stabilimenti, con l’obiettivo di garantire capacità produttiva sufficiente per soddisfare la domanda prevista.

I chip per l’IA prodotti da ARM saranno inizialmente utilizzati nei data center che SoftBank prevede di costruire negli USA, in Europa, in Asia e in Medio Oriente entro il 2026. Questi data center richiederanno enormi quantità di elettricità per essere alimentati, quindi SoftBank potrebbe presto anche entrare nel settore della generazione di energia. Oltre alla costruzione di impianti eolici e solari, SoftBank è impegnata in alcune ricerche sulla produzione energetica tramite fusione nucleare.

Credit immagine in apertura: iStock.com – BlackJack3D

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Tiscali lancia il suo 5G: 200GB di traffico dati a 9,99€ al mese. 32,90€ al mese con la fibra

Author: Hardware Upgrade

Tiscali ha appena presentato la sua offerta di connettività su rete 5G, ponendosi tra i primi operatori virtuali su rete TIM a compiere questo passo avanti. Appartenente al Gruppo Tessellis, l’operatore ha lanciato i suoi servizi mobili basati sulla quinta generazione della tecnologia cellulare, sottolineandone le velocità superiori, i tempi di latenza ridotti e la stabilità maggiore rispetto alle più consuete reti 4G.

L’offerta di Tiscali vuole caratterizzarsi, inoltre, per il prezzo competitivo. La sua “SMART 200 5G” è infatti disponibile sia per i nuovi che per i già clienti, a 9,99€ al mese. La tariffa include 200 GB di traffico dati in 5G, 10,56 GB in roaming nell’Unione Europea, minuti illimitati e 100 SMS. La velocità di navigazione massima prevista è di 1024 Mbps in download, mentre in upload il limite è impostato a 150 Mbps.

Tiscali lancia SMART 200 5G: 200GB in 5G, e altro, a 9,99€ al mese

Di seguito le caratteristiche dell’offerta:

  • Minuti illimitati e 100 SMS
  • Traffico dati: 200 GB in 5G
  • Roaming UE: 10,56 GB
  • Prezzo: 9,99€ al mese
  • Attivazione per i nuovi clienti: gratis, più contributo SIM di 10€
  • Attivazione per i già clienti: 15€

L’azienda ha anche introdotto un’offerta in convergenza fisso/mobile che combina una connessione domestica in fibra fino a 2,5 Gbps, con chiamate illimitate, modem incluso, e il servizio mobile in SMART 150 Top con 150 GB di dati in 5G, minuti illimitati e 100 SMS. Il bundle viene proposto al prezzo di 32,90€ al mese per tutti i nuovi clienti.

Affidandosi alla rete TIM, il 5G di Tiscali è disponibile in 3600 comuni italiani e la copertura è in rapida espansione. L’offerta prevede anche la navigazione sulle reti 4G+ dell’operatore, presente in oltre 6 mila comuni con velocità di download fino a 700 Mbps e upload fino a 130 Mbps, e sulle reti di tecnologia inferiore. Le offerte Tiscali Mobile sono acquistabili nei negozi Tiscali, online sul sito ufficiale o chiamando il numero 130.

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Migliori hard disk per NAS (maggio 2024)

Author: Tom’s Hardware

Se avete la necessità di memorizzare una grande quantità di dati, un’opzione efficace è l’acquisto di un NAS (Network Attached Storage), dispositivo progettato per archiviare enormi volumi di dati e renderli accessibili 24 ore su 24 attraverso la rete. I dati vengono conservati su hard disk specificamente progettati per un uso ininterrotto.

L’uso di hard disk tradizionali nei NAS non è consigliato poiché per queste macchine sono necessarie unità in grado di sostenere carichi di lavoro intensi, come la videosorveglianza, l’accesso continuo ai dati, il backup, l’implementazione di sistemi RAID, e così via. Qui si trova la principale differenza tra gli hard disk tradizionali e quelli progettati per i NAS: questi ultimi sono stati sviluppati per un funzionamento senza interruzioni. Nonostante siano generalmente più lenti degli hard disk standard, generano meno calore e dispongono di una quantità di memoria cache superiore, allo scopo di velocizzare le operazioni sui file.

Nella scelta di un disco rigido per NAS, ci sono alcuni fattori chiave da considerare. Innanzitutto, la capacità di archiviazione: a seconda del volume di dati che prevedete di immagazzinare, potrebbe essere necessario un disco con una capacità da pochi terabyte a decine di terabyte. Inoltre, dovreste tenere in considerazione la velocità di trasferimento dei dati, la durata stimata dell’unità e il consumo energetico.

Tra i dischi rigidi per NAS più accessibili, troviamo modelli di marchi affidabili come Western Digital e Seagate, che offrono una buona combinazione di capacità di archiviazione, velocità di trasferimento dei dati e affidabilità, ad un prezzo competitivo. Man mano che saliamo di prezzo, si trovano unità con capacità di archiviazione sempre più elevate e velocità di trasferimento dati superiori.

Ricordate: l’acquisto di un disco rigido per NAS è un investimento a lungo termine. Quindi, prendetevi il tempo per valutare attentamente le vostre esigenze prima di fare una scelta. Per aiutarvi, abbiamo preparato una guida che vi aiuterà a scegliere i migliori hard disk per NAS sul mercato, indicati sia per utenti privati che per piccole e medie imprese. Ovviamente, nel caso foste interessati a vedere quali sono i migliori NAS sul mercato, vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra guida dedicata, mentre, se volete risparmiare, e non avete particolari necessità, potreste leggere la nostra guida ai migliori hard disk.

Con l’aggiornamento di maggio 2024, abbiamo ricontrollato i link dei prodotti, così da indirizzarvi sempre alle migliori offerte sul mercato, oltre a migliorare la sezione FAQ.

Come scegliere un disco per NAS?

La scelta di un disco per NAS richiede attenzione a diverse caratteristiche chiave per garantire che il sistema di archiviazione sia affidabile, performante e capace di soddisfare le esigenze specifiche. Primo fra tutti, considerare l’affidabilità: i dischi progettati per NAS sono spesso valutati per il funzionamento continuo (24/7) e dovrebbero avere una buona valutazione di MTBF (Mean Time Between Failures), indicando una lunga durata prevista.

Un altro fattore critico è la capacità di storage, che deve essere adeguata al volume di dati che si prevede di archiviare, tenendo conto anche di eventuali futuri aumenti. La velocità di trasferimento dei dati, influenzata sia dalla tecnologia del disco (HDD o SSD) che dall’interfaccia (ad esempio, SATA III), determina quanto rapidamente i dati possono essere letti o scritti sul disco, impattando direttamente sulle prestazioni complessive del NAS.

Inoltre, la tolleranza alle vibrazioni è un aspetto importante, soprattutto in sistemi con più dischi operanti simultaneamente. Infine, valutare la compatibilità con il proprio dispositivo NAS per assicurarsi che il disco scelto funzioni senza problemi nell’ecosistema specifico. Selezionare il disco giusto per il proprio NAS non solo migliora l’efficienza e la sicurezza della gestione dei dati ma garantisce anche un’esperienza utente ottimale.

Quali tecnologie utilizza un disco per NAS?

La tecnologia di archiviazione dei dati rappresenta un aspetto cruciale nella scelta di un disco per NAS. A prima vista, potrebbe sembrare un dettaglio tecnico di poco conto per l’utente medio, ma la realtà è ben diversa, soprattutto alla luce degli eventi accaduti nel 2020 che hanno evidenziato l’importanza di tale parametro. Fondamentalmente, l’archiviazione dei dati sui dischi rigidi magnetici avviene attraverso due tecniche principali: l’SMR (Shingled Magnetic Recording) e la CMR (Conventional Magnetic Recording).

L’SMR è una tecnica che permette di immagazzinare una quantità di dati superiore su un disco rigido tradizionale. Questo avviene sovrapponendo parzialmente le tracce magnetiche, similmente a come le tegole sono disposte su un tetto (da cui il termine “shingled”, che in inglese significa “a tegole”). Nonostante questa tecnica possa sembrare vantaggiosa dal punto di vista della capacità di storage, presenta dei limiti significativi quando si tratta di operazioni di scrittura intensiva, tipiche dell’uso in un NAS.

La CMR, d’altro canto, è una tecnica più tradizionale di registrazione dei dati, che prevede tracce magnetiche separate e non sovrapposte. Questa tecnica è tipicamente utilizzata negli hard disk destinati all’uso in un NAS, in quanto garantisce prestazioni di scrittura superiori in caso di carichi di lavoro intensi.

Ma cosa accade se si utilizza un disco con tecnologia SMR in un NAS? Nel momento in cui il NAS dovesse avviare un’operazione di scrittura di una grande quantità di dati, la velocità del sistema rischierebbe di diminuire drasticamente, fino a rendere il dispositivo praticamente inutilizzabile. Inoltre, l’uso di dischi SMR in un NAS può portare a un aumento del rischio di guasti al disco, con la conseguente possibile perdita di dati.

Nella nostra guida, tutti i dischi proposti utilizzano la tecnologia CMR, per garantire le migliori performance possibili in un sistema NAS. Tuttavia, se stai pensando di acquistare un disco per NAS da un’altra fonte, ti consigliamo di verificare attentamente le specifiche tecniche del prodotto, assicurandoti che utilizzi la tecnologia CMR (o PMR, che è essenzialmente la stessa cosa).

Cosa significa RAID?

RAID, acronimo di Redundant Array of Independent Disks, è una tecnologia che combina più unità di archiviazione in un unico sistema per migliorare la sicurezza dei dati o le prestazioni, o entrambi. Implementando una configurazione RAID, garantite che i vostri dati siano protetti contro potenziali guasti di un singolo disco, grazie alla duplicazione su più unità. Questa scelta impatta direttamente sul tipo di dischi rigidi che dovete considerare per il vostro NAS. Optare per dischi specifici per RAID, come quelli con supporto per Error Recovery Control, assicura che la rete non subisca rallentamenti o interruzioni durante una ricostruzione del disco. Inoltre, la decisione di usare RAID può richiedere dischi con una maggiore capacità di archiviazione e velocità di trasferimento per gestire efficacemente il volume di dati.

Qual è la capienza ideale?

Quando si tratta di scegliere un hard disk drive per NAS, la capienza del disco rappresenta un aspetto fondamentale da tenere in considerazione. Potrebbe sembrare una considerazione piuttosto ovvia, ma in realtà, determinare la capacità di storage di cui hai bisogno per le tue esigenze specifiche può richiedere una certa riflessione.

La capienza di un HDD si riferisce allo spazio di archiviazione disponibile sul disco. Questa varia notevolmente a seconda del modello, con i dischi per NAS generalmente disponibili in una gamma di capacità che va da 500 GB a 18 TB. Naturalmente, più elevata è la capienza del disco, maggiore sarà il suo costo, quindi è importante bilanciare le tue necessità di storage con il budget disponibile.

Per determinare quale capienza sia più adatta alle vostre esigenze, dovrete considerare il tipo e la quantità di dati che prevedete di archiviare sul NAS. Ad esempio, se siete intendete utilizzare il NAS principalmente per la memorizzazione di file multimediali come foto, video e musica, o per conservare i ricordi di famiglia come album fotografici digitali e video casalinghi, probabilmente non avrete bisogno di una capacità di storage estremamente elevata.

In questo caso, un paio di dischi da 4 TB potrebbero essere più che sufficienti per le vostre necessità. Questa capienza vi fornirebbe un ampio spazio per archiviare i vostri file personali e avreste ancora abbastanza spazio per aggiungere nuovi contenuti nel tempo. Tuttavia, se avete intenzione di utilizzare il NAS per scopi più intensivi, come l’hosting di un server multimediale, la gestione di un’ampia raccolta di dati o l’esecuzione di applicazioni con grandi esigenze di storage, potreste avere bisogno di optare per un disco con una capienza superiore.

È meglio avere più hard disk di capacità inferiore o meno hard disk di capacità superiore?

Quando configurate il vostro sistema NAS, potreste chiedervi se optare per numerosi dischi di dimensioni più ridotte o per pochi dischi di grande capacità. La scelta dipende principalmente dalla ridondanza e dalla protezione dei dati che desiderate garantire. Se la vostra priorità è la sicurezza delle informazioni, multiple unità consentono configurazioni RAID più robuste, offrendo così una maggiore salvaguardia attraverso la duplicazione dei dati. Inoltre, disporre di diversi dischi può migliorare le prestazioni del sistema, distribuendo il carico di lavoro in modo più efficiente. D’altro canto, unità di maggiore capacità riducono il consumo energetico e lo spazio necessario, risultando in un ambiente di lavoro più compatto e gestibile. In sintesi, la decisione varia in base alle vostre esigenze specifiche di backup, accessibilità e gestione dello spazio.

Quanto è rumoroso un disco per NAS?

Nell’ambito dell’installazione di dischi in sistemi NAS multi-bay, un fattore importante da tenere in considerazione è quello relativo alle vibrazioni. Quando più dischi rigidi operano simultaneamente all’interno di un singolo sistema, le vibrazioni generate possono, infatti, incrementare il rischio di malfunzionamenti o addirittura di guasti hardware. Per questo motivo, diversi dischi per NAS includono specifiche funzionalità progettate per minimizzare le vibrazioni, migliorando la stabilità dell’unità e, quindi, la sua affidabilità nel tempo. Queste soluzioni tecnologiche anti-vibrazione possono variare da produttore a produttore, ma contribuiscono tutte a preservare l’integrità del dispositivo e dei dati in esso memorizzati.

Altro aspetto da valutare in fase di acquisto è la rumorosità dell’unità. Questo elemento può diventare rilevante in particolare se il NAS viene collocato in un ambiente in cui il silenzio è prezioso, come un ufficio o un soggiorno. Alcuni modelli di dischi rigidi per NAS sono progettati per offrire un funzionamento silenzioso, grazie all’implementazione di tecniche di riduzione del rumore durante le operazioni di lettura e scrittura dei dati. La scelta di un disco rigido che enfatizza un funzionamento silenzioso può quindi contribuire a creare un ambiente di lavoro o di relax più confortevole.

Quanto consuma un disco per NAS?

Il consumo energetico è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione quando si acquista un disco per NAS. Questi dispositivi, infatti, sono progettati per funzionare ininterrottamente, 24 ore su 24, e quindi il loro impatto sulla bolletta elettrica può essere significativo.

Quanto meno energia consuma un disco, tanto più potrai ridurre i costi operativi associati al suo funzionamento. E’ importante sottolineare, però, che anche se un disco per NAS è costantemente operativo, raramente raggiungerà un consumo di 10W anche a pieno carico. Questo significa che, nonostante il consumo energetico sia un fattore da considerare, non dovrebbe essere l’unico criterio da usare per scegliere un disco per NAS.

È necessario utilizzare dischi identici in un NAS per il RAID?

Quando si configura un sistema NAS, specialmente se si prevede di utilizzare un array RAID per migliorare sia le prestazioni che l’affidabilità dell’archiviazione, la domanda su se sia necessario o meno utilizzare dischi identici diventa rilevante. La risposta breve è che, per ottenere il massimo in termini di prestazioni e affidabilità, l’ideale sarebbe utilizzare dischi rigidi o unità a stato solido che non solo abbiano la stessa capacità, ma che condividano anche la stessa velocità di rotazione, interfaccia, dimensione della cache, e che idealmente provengano dallo stesso produttore e dalla stessa linea di produzione. Questo perché dischi identici lavoreranno in modo più armonioso insieme, garantendo che l’array RAID possa funzionare al suo massimo potenziale senza che discrepanze nelle specifiche tecniche dei dischi individuali possano influire negativamente sulle prestazioni complessive o sull’affidabilità del sistema.

Tuttavia, ci sono momenti in cui potrebbe essere necessario o più conveniente utilizzare dischi di diverse capacità o di marche diverse, ad esempio durante l’aggiornamento dell’archiviazione o la sostituzione di dischi guasti. In questi casi, è importante tenere presente che l’array RAID si adatterà alla capacità del disco più piccolo e alle prestazioni del disco più lento, il che potrebbe portare a una riduzione dell’efficienza complessiva. Ad esempio, in un RAID 1 composto da un disco da 2TB e uno da 4TB, solo 2TB di ciascun disco saranno effettivamente utilizzati, limitando lo spazio a disposizione.

Nonostante queste limitazioni, le moderne soluzioni NAS offrono una certa flessibilità grazie a tecnologie avanzate e software di gestione dell’archiviazione che possono mitigare alcune delle potenziali inefficienze derivanti dall’uso di dischi non identici. Sistemi come il Synology Hybrid RAID offrono agli utenti la possibilità di combinare dischi di diverse dimensioni senza sprecare spazio di archiviazione, un’opzione particolarmente utile quando si amplia l’archiviazione di un NAS esistente.

Quali garanzie vengono offerte?

La qualità del supporto fornito dal produttore e la durata della garanzia sono due aspetti di fondamentale importanza quando si acquista un disco per NAS. Anche se questi parametri possono sembrare scontati, non devono essere mai sottovalutati, in quanto giocano un ruolo cruciale nel caso in cui si verifichino problemi o malfunzionamenti con il dispositivo.

Tutti i prodotti inclusi nella nostra guida offrono una garanzia minima di 3 anni, che è un periodo di copertura standard per questo tipo di dispositivo. Tuttavia, alcuni modelli premium come i prodotti Seagate Iron Wolf Pro, vanno oltre e offrono fino a 5 anni di garanzia. Questa copertura estesa fornisce una tranquillità ulteriore e può valere il costo aggiuntivo, soprattutto se si prevede di utilizzare il disco intensamente.

Altrettanto importante è la presenza di servizi di recupero dati offerti dal produttore. Per esempio, Seagate offre il servizio Rescue Data Recovery Service, che mette a disposizione degli utenti un team di esperti dedicato al recupero dei dati in caso di guasto del disco. Questo servizio può essere di inestimabile valore se si verificano problemi con l’unità e si rischia di perdere dati importanti. Tuttavia, è importante notare che questo servizio è disponibile solo durante il periodo di validità della garanzia dell’unità.

Gli hard disk per NAS sono più costosi rispetto a quelli desktop?

Quando si tratta di hard disk per NAS, vi potreste chiedere se questi dispositivi di archiviazione specifici per reti siano effettivamente più onerosi rispetto ai tradizionali dischi desktop. La risposta è affermativa. La maggiore resistenza, l’adeguamento a lavorare incessantemente e le funzionalità avanzate come il supporto RAID e la tolleranza agli shock rendono questi dischi una scelta premium. Infatti, il loro design robusto è pensato per garantire prestazioni elevate e sicurezza dei dati continua, essenziali in ambienti dove l’accesso multiutente è la norma.

Questi aspetti giustificano un prezzo superiore, visto l’investimento in tecnologia più avanzata e in materiali di qualità superiore. Inoltre, la durata estesa e l’affidabilità di questi hard disk compensano il costo iniziale con un valore aggiunto nel lungo termine, rendendo l’investimento inizialmente maggiore un vantaggio economico nel tempo.

Quanto spesso è necessario sostituire un hard disk?

La durata dei dischi rigidi nel vostro sistema NAS può variare significativamente a seconda del modello e dell’uso. È essenziale monitorare costantemente la salute dei dischi tramite gli strumenti SMART per prevenire eventuali perdite di dati. Generalmente, si consiglia di valutare la sostituzione degli hard disk dopo 3-5 anni di funzionamento continuativo. Tuttavia, alcuni segnali, come un aumento degli errori di lettura/scrittura o un incremento nel numero di settori danneggiati, possono indicare la necessità di un cambio anticipato. 

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Il nome del possibile successore di Tim Cook come CEO di Apple

Author: IlSoftware

Ecco chi potrebbe essere il successore di Tim Cook alla guida di Apple, secondo le ultime

Con Tim Cook alla guida, Apple ha raggiunto straordinari risultati come azienda e ha arricchito la sua proposta con importanti novità, come il visore Vision Pro e la piattaforma di streaming Apple TV+. Al timone dell’azienda di Cupertino dal 2011 (dopo la morte di Steve Jobs), quest’anno compirà 64 anni e iniziano a circolare voci su chi possa essere il suo successore. Nonostante al momento “non ci sia alcun motivo di ritenere che un cambiamento al timone sia imminente”, Bloomberg indica la persona che potrebbe raccogliere il testimone.

L’articolo della testata statunitense si basa su conversazioni avute con “diverse persone che hanno familiarità con il funzionamento interno di Apple” e rivela che, in caso di nomina di un nuovo CEO dell’azienda dei record nell’immediato futuro, l’attuale direttore operativo Jeff Williams quasi sicuramente otterrebbe il ruolo. «Se Cook dovesse dimettersi presto, sarebbe quasi sicuramente sostituito dal Chief Operating Officer Jeff Williams, di cui si è parlato come miglior candidato per essere il successore di Cook già qualche anno fa», si legge.

Nel report però si fa allo stesso tempo notare che Williams oggi ha 61 anni e, di conseguenza, potrebbe ricoprire il ruolo solo per poco tempo. E questo sarebbe in contrasto con i piani di Apple, il cui consiglio di amministrazione vorrebbe un dirigente che, come Tim Cook e Steve Jobs, possa guidare l’azienda per almeno 10 anni. Alla luce di ciò, chi sarebbe dunque il candidato perfetto?

John Ternus prossimo CEO di Apple? L’età è dalla sua parte ed è benvisto in azienda

Secondo le fonti di Bloomberg, il nome è quello di John Ternus, attualmente Senior Vice President of Hardware Engineering dell’azienda. Ed è un dirigente che, come in molti hanno notato, negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più visibile. Nell’ultimo evento Let Loose, ad esempio, ha presentato i nuovi iPad, il chip M4 e gli accessori di nuova generazione, come la Apple Pencil Pro.

John Ternus - Apple

Nell’articolo si legge che Ternus è “molto apprezzato all’interno di Apple”, con elogi da parte di Tim Cook, Eddy Cue e altri dirigenti di spicco. Altro fattore chiave è certamente l’età, Ternus ha infatti solo 49 anni. «Eddy Cue, il dirigente Apple noto come il stretto confidente di Tim Cook, ha detto in privato ai colleghi che Ternus dovrebbe essere il prossimo amministratore delegato», viene riportato.

E Craig Federighi e Deirdre O’Brien? Come mai non sono presi in considerazione? Nell’articolo di Bloomberg viene spiegato che, nonostante siano benvoluti, sono improbabili successori di Cook. Altri, come Phil Schiller e Dan Riccio, “sono alla fine del loro mandato” in azienda.