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Le nuovissime cuffie over-ear Sony ULT WEAR per la prima volta in offerta, oggi solo 149€!

Author: Hardware Upgrade

La nuova famiglia di prodotti Sony ULT è stata presentata davvero di
recente, con l’obiettivo di proporre una nuova gamma dalle ottime
caratteristiche ed enfasi per le sonorità moderne, ricche di bassi. C’è un po’
di tutto, dagli speaker portatili alle cuffie, ed è proprio una di queste ad
essere in sconto, per la prima volta, proprio oggi!

In sconto solo in una colorazione, queste Sony ULT WEAR promettono bassi forti e potenti, chiamate chiarissime e Noise Cancelling di alto livello. Utilizzando il processore integrato V1 di Sony e le unità driver da 40 mm di alta qualità, ULT WEAR non si fa mancare certo la qualità. Ci sono poi due esclusive modalità audio premendo il pulsante ULT: Deep Bass aggiunge più “peso” alle frequenze basse, mentre Attack Bass aumenta l’energia.

Grazie ai microfoni Beam Forming e alla tecnologia Precise Voice Pickup, le chiamate in vivavoce saranno sempre chiare anche in ambienti molto rumorosi.
Degna di nota la durata della batteria: 30 ore con Noise Cancelling attivo o di 50 ore se è disattivato. La ricarica rapida fornisce 1,5 ore di riproduzione con una ricarica di 3 minuti.
Si possono inoltre collegare due dispositivi Bluetooth contemporaneamente con la connessione Multipoint.

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Questo video mostra come saranno gli assistenti IA del futuro

Author: Tom’s Hardware

Google ha appena annunciato importanti aggiornamenti riguardo ai suoi modelli di intelligenza artificiale Gemini, introducendo una nuova versione denominata 1.5 Flash e apportando migliorie significative al modello 1.5 Pro.

Il nuovo modello Gemini 1.5 Flash è stato progettato per essere particolarmente veloce ed efficiente, ottimizzato per attività che richiedono un alto volume di operazioni. Nonostante sia meno potente del 1.5 Pro, si distingue per le sue capacità di ragionamento su ampi volumi di informazioni. Grazie a un processo chiamato “distillazione”, 1.5 Flash eredita le competenze essenziali dal 1.5 Pro, rendendolo adatto per compiti come il riassunto automatico, la chat, la sottotitolazione di immagini e video, e l’estrazione di dati da documenti estesi.

D’altra parte, il modello Gemini 1.5 Pro ha visto un significativo potenziamento in termini di prestazioni, specialmente nella generazione di codice, ragionamento logico, e comprensione di audio e immagini. Inoltre, la sua finestra contestuale è stata estesa fino a 2 milioni di token, migliorando la sua capacità di gestire istruzioni complesse e di personalizzazione della comunicazione.

Google sta sviluppando ulteriormente Gemini Nano, un modello progettato per funzionare su dispositivi come gli smartphone Pixel, estendendo il supporto oltre il testo per includere anche immagini, suoni e linguaggio parlato.

Nel contempo, Google non trascura l’innovazione aperta con il lancio di Gemma 2, una nuova generazione di modelli con architettura avanzata per prestazioni e efficienza superiori. Il portfolio si arricchisce anche con PaliGemma, ispirato dal modello di linguaggio visivo PaLI-3.

Uno dei progetti più ambiziosi di Google è il Project Astra, mirato allo sviluppo di un agente AI universale. Questa tecnologia aspira a simulare la capacità umana di comprendere e interagire con il mondo, migliorando notevolmente le capacità di risposta e interazione delle IA. Attraverso tecniche come la codifica continua di eventi e il miglioramento delle capacità vocali, Google si avvicina sempre di più al suo obiettivo di rendere gli assistenti virtuali più intuitivi e utili nella vita quotidiana.

Questi sviluppi rappresentano solo la punta dell’iceberg nelle ambizioni di Google nel campo dell’intelligenza artificiale, con continui investimenti in ricerca e sviluppo per spingere sempre più avanti i confini della tecnologia.

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Google I/O 2024, tante novità AI: gli annunci più importanti

Author: IlSoftware

Google I/O 2024, tante novità AI: gli annunci più importanti

Come previsto, la conferenza I/O 2024 di Google si è rivelata interamente incentrata sulle tante (e alcune davvero sorprendenti) novità di Big G in fatto di intelligenza artificiale. L’azienda di Mountain View ha presentato novità per tutti i suoi i servizi, come Foto, Workspace e Search, alcune delle quali però disponibili solo a partire dai prossimi mesi e/o inizialmente solo negli USA.

Google I/O 2024: gli annunci più importanti

Chiedi a Foto

Ogni giorno vengono caricate oltre 6 miliardi di foto su Google Foto e per molti utenti spesso risulta difficile trovare quella precisa foto di cui hanno bisogno in quel momento. Utilizzando la nuova funzione Chiedi a Foto, è possibile comunicare con Gemini con una richiesta vocale chiedendo all’AI di effettuare una ricerca per trovare il risultato giusto.

Google Photos - Ask Photos with Gemini

E grazie alle capacità multimodali di Gemini è possibile ottenere risultati pertinenti anche quando le foto sono prive di alcune informazioni. L’intelligenza artificiale è infatti in grado di comprendere il contesto e il soggetto delle foto per estrarne i dettagli.

AI generativa in Ricerca Google

Con la funzione AI Overviews, la ricerca su Google diventa ancora più smart, semplice e completa. Utilizzata già miliardi di volte tramite Search Labs, questa fornisce una rapida panoramica di un argomento, con collegamenti utili per eventualmente approfondire. A partire da questo momento, la feature è disponibile per tutti gli utenti negli Stati Uniti.

Come detto, la ricerca diventa più smart e quindi gli utenti non dovranno più suddividere la propria ricerca in più domande. In altri termini, ora possono porre domande complesse senza il timore di mandare in tilt il motore di ricerca.

Altra novità particolarmente interessante, e che ha colpito tutti o quasi durante la conferenza odierna, riguarda la possibilità di registrare un video per chiedere informazioni su qualsiasi cosa, come ad esempio su un giradischi appena acquistato ma che sembra non funzionare (questo è l’esempio proposto da Google sul palco).

Grazie a Google Lens, la ricerca con un video si traduce in tempo risparmiato perché con un video, appunto, risulta ancora più semplice descrivere un problema e ottenere una panoramica con tutti i passaggi per risolverlo.

Novità per i creator, tra cui Veo

Veo è il modello più avanzato di Google per la creazione di video partendo da prompt testuali. Può generare video in Full HD (1080p) con un’ampia gamma di stili cinematografici e visivi. La durata è di oltre un minuto. L’azienda, dopo aver mostrato esempi assolutamente convincenti, ha precisato che il modello crea filmati uniformi dove persone, animali e oggetti si muovono in modo realistico durante le riprese.

Tra le altre novità c’è inoltre Imagen 3, un modello che genera immagini “con un incredibile livello di dettaglio”, con un numero di artefatti drasticamente ridotto rispetto alla versione precedente. Anche per i musicisti ci sono dei nuovi tool AI, tutti inclusi nella suite chiamata Music AI Sandbox.

Project Astra

Un’importante novità legata al futuro degli assistenti AI è Project Astra. Un agent, spiega l’azienda, deve essere in grado di capire e rispondere alla complessità e al dinamismo di ciò che circonda le persone, proprio come fanno le persone stesse. Deve poi recepire e capire ciò che vede per comprendere il contesto e, di conseguenza, agire. Infine, deve essere proattivo, istruibile e personale, perché l’utente deve poter comunicare con lui in modo naturale.

Tutto questo si è visto nella demo di Project Astra mostrata durante la conferenza, dove sono stati utilizzati sia uno smartphone che degli occhiali smart di cui quasi sicuramente sentiremo parlare in futuro.

Gemini Flash

Gemini 1.5 Flash è l’ultimo modello della famiglia Gemini ed è anche quello più veloce disponibile tramite API. È ottimizzato per attività ad alto volume e ad alta frequenza su larga scala, e nonostante sia meno potente di 1.5 Pro, ha ottime capacità di ragionamento multimodale su grandi quantità di informazioni.

Come migliora Gemini 1.5 Pro

Oltre ad aver esteso la finestra di contesto a 2 milioni di token, la società guidata da Sundar Pichai ha migliorato le esperienze di codice, il ragionamento e la pianificazione logici, la conversazione a più turni e la comprensione di audio e immagini. Considerati questi upgrade, Gemini 1.5 Pro può dunque seguire istruzioni più complesse e sfumate.

L’AI di Google integrata in Android

Dopo il debutto sugli smartphone top di gamma di ultima generazione a marchio Samsung, da questo momento la funzione Cerchia e Cerca può essere utilizzata anche dagli studenti per svolgere i compiti. «Immaginate che uno studente sia in difficoltà con un problema di matematica o fisica. Cerchiando il quesito, riceverà istruzioni dettagliate per risolverlo , senza abbandonare il programma o il foglio informativo digitale su cui sta lavorando», spiega Big G.

Nei prossimi mesi, sarà possibile spostare l’overlay di Gemini sulle app aperte per sfruttare al meglio l’AI (trascinare e rilasciare le immagini generate in Gmail oppure chiedere informazioni su un video di YouTube, ad esempio). Gli abbonati Advanced potranno anche chiedere delucidazioni su un documento PDF.

Gemini AI su Android

Per quanto riguarda Gemini Nano, un modello di base integrato e on-device, a partire dalla seconda metà del 2024 potrà contare su funzioni multimodali complete. In Talkback, ad esempio, aiuterà le persone cieche o ipovedenti a ricevere descrizioni più chiare sul contenuto di una immagine. Ma potrà anche avvisare l’utente in caso di frodi sospette durante le chiamate (rilevando ad esempio schemi di conversazioni comunemente associati a frodi).

Gemini Live

Nei prossimi mesi gli abbonati a Gemini Advanced avranno accesso a Live, una nuova esperienza di conversazione mobile che, sfruttando la tecnologia vocale più avanzata dell’azienda, rende più intuitive le conversazioni con l’AI.

Sarà possibile parlare al proprio ritmo e anche interrompere per chiedere chiarimenti, proprio come si fa durante una conversazione normale con una persona reale.

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Gemini per Google Workspace: in arrivo tre nuovi modi per essere più produttivi

Author: Hardware Upgrade

Gemini per Google Workspace aiuta le persone e le aziende a ottenere il massimo dalle loro app Google, dalla stesura di email in Gmail all’organizzazione di piani progettuali in Fogli. Nel corso dell’ultimo anno, oltre un milione di persone e decine di migliaia di aziende hanno utilizzato l’IA generativa in Workspace nel momento in cui avevano bisogno di una mano in più o un tocco di ispirazione.

Oggi Google ha annunciato al Google I/O 2024 nuovi modi per fare di più nella vita privata e professionale con Gemini per Google Workspace. Ora, Gemini, nel pannello laterale di Workspace, utilizza Gemini 1.5 Pro ed è disponibile per un numero più ampio di persone. Inoltre, sono in arrivo nuove funzionalità a Gemini in Gmail su dispositivi mobili e il supporto linguistico per “Aiutami a scrivere” in Documenti e Gmail.

Accesso a Gemini 1.5 Pro nel pannello laterale delle app

A partire da oggi, Gemini nel pannello laterale di Gmail, Documenti, Drive, Presentazioni e Fogli, utilizzerà Gemini 1.5 Pro. Grazie a una finestra contestuale più estesa e a un ragionamento più avanzato, Gemini è in grado di rispondere a una gamma più vasta di domande e di fornire risposte più approfondite. Inoltre, è facile iniziare con i riassunti che appaiono nel pannello laterale, i suggerimenti di prompt e altro ancora.

Grazie alla finestra di contesto più ampia, Gemini può far riferimento a set di dati molto più grandi. In questo modo, se la scuola del proprio figlio dovesse inviare un’ondata di email ogni mese, sarà possibile utilizzare il pannello laterale di Gmail per chiedere cose come: “riassumi le email della Scuola Elementare di Maywood Park” e ottenere immediatamente i dettagli più importanti e capire cosa serve fare.

C’è bisogno di condividere i dettagli dell’hotel per la riunione di famiglia? Basta digitare @ nel pannello laterale di Gmail per trovare il documento corretto nel Drive, successivamente chiedere a Gemini il nome dell’hotel e le informazioni di contatto del responsabile delle vendite. Poi è possibile inserire facilmente i risultati in una email in modo che i membri della famiglia abbiano accesso ai dettagli di cui hanno bisogno. Gemini nel pannello laterale di Workspace è ora disponibile per gli utenti di Workspace Labs e per gli utenti di Gemini per Workspace Alpha. Il mese prossimo sarà disponibile su desktop sia per le aziende che per i consumatori attraverso i piani Gemini per Workspace e Google One AI Premium.

Nuove funzionalità di Gemini per Workspace nell’app di Gmail

Arrivano anche nuove funzionalità nell’app mobile di Gmail per aiutare gli utenti ad accedere facilmente a Gemini e rimanere produttivo anche in movimento.

  • Riassumere le email: Recuperare le lunghe conversazioni via email può richiedere tempo da qualsiasi dispositivo, ma è particolarmente impegnativo su schermi piccoli. Con questa funzionalità, Gemini può analizzare le conversazioni via email e fornire una visione riassuntiva direttamente sull’app Gmail. Basta toccare il pulsante “riassumi” nella parte superiore del thread email per ottenere i punti chiave. Questa funzionalità sarà disponibile per gli utenti di Workspace Labs già questo mese, per tutti i clienti di Gemini per Workspace, nonché gli abbonati a Google One AI Premium il mese prossimo.
  • Risposta Intelligente Contestuale: Per anni, gli utenti di Gmail hanno risparmiato tempo grazie alle risposte suggerite da Risposta Rapida, ai suggerimenti durante la digitazione di Scrittura Intelligente e alle intere bozze di email di Aiutami a scrivere. Presto, Gemini in Gmail offrirà suggerimenti di risposta ancora più dettagliati e personalizzati in base al contesto della propria conversazione email. Con la Risposta Intelligente Contestuale, sarà possibile modificare la risposta suggerita o inviarla così com’è. Questa funzione sarà disponibile per gli utenti di Workspace Labs su cellulare e via web a partire da luglio.
  • Gmail Q&A: A breve, cliccando sulla nuova icona di Gemini nell’app mobile, Gemini in Gmail offrirà diverse opzioni utili, come “riassumi questa email”, “elenca i prossimi passi” oppure “suggerisci una risposta”. E come nel pannello laterale sul desktop, sarà possibile utilizzare la casella di suggerimento aperta qualora servissero richieste più specifiche. Ad esempio, si potrà chiedere a Gemini di “trovare l’offerta dell’impresa edile” che è nascosta da qualche parte nella casella di posta. Oppure senza cercare in Drive il documento con i dettagli del club del libro sarà possibile chiedere a Gemini: “Quali sono le domande di discussione per il mio prossimo incontro del club del libro?”. Gmail Q&A sarà disponibile per gli utenti di Workspace Labs su mobile e web a partire da luglio.

Aiutami a scrivere disponibile in più lingue

Recentemente Google ha annunaciato Traduci per me su Google Meet, con rilevamento automatico della lingua e sottotitoli tradotti in tempo reale in più di 60 lingue per aiutare le persone di tutto il mondo a connettersi. Ora è stato aggiunto anche il supporto linguistico per ulteriori funzionalità di Gemini per Workspace. Nelle prossime settimane, Aiutami a scrivere in Gmail e Documenti supporterà lo spagnolo e il portoghese su desktop.

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L’IA in Google Foto vi lascerà senza parole, guardate che roba!

Author: Tom’s Hardware

Google ha annunciato durante il Google I/O 2024 una serie di nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale per migliorare i prodotti già esistenti. Tra queste, spicca “Ask Photos“, una funzione progettata per facilitare la ricerca di immagini all’interno della libreria di Google Foto attraverso comandi vocali e testuali consapevoli del contesto.

La nuova caratteristica di Google Foto permette agli utenti di trovare specifici dettagli o immagini ricercando tratti distintivi unici. Ad esempio, Google ha dimostrato come sia possibile identificare e mostrare il numero della targa della vostra auto semplicemente attraverso una richiesta specifica. Google Foto scandaglierà la libreria di immagini, capirà qual è l’automobile che appare più spesso ed è legata a voi in base ad altri fattori quali la posizione per darvi la risposta

Un altro esempio impressionante di questa tecnologia è stata la capacità di determinare il momento in cui un bambino ha imparato a nuotare analizzando le foto presenti nella libreria di Google Foto dell’utente. Questo tipo di riconoscimento avanzato, tuttavia, dipende ovviamente dai contenuti archiviati nella libreria di foto dell’utente.

La funzione “Ask Photos” sarà disponibile anche per i video, ma Google non ha fornito dimostrazioni pratiche o esempi durante l’evento. L’implementazione di questa funzionalità è prevista per i prossimi mesi, con un rilascio indicativamente previsto per l’estate.

Non è stato specificato se il servizio richiederà una connessione internet o se sarà disponibile anche in modalità offline sul dispositivo dell’utente.

La funzione è basata ovviamente sui modelli Google Gemini, che però non sono immuni dalle allucinazioni che caratterizzano le IA generative. Vedremo quali saranno i risultati quando la funzione verrà resa disponibile verso il grande pubblico. Il rollout è atteso per l’estate, ma non sappiamo se si tratterà di un rilascio globale o solo negli USA.

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