Purtroppo il tempo è tiranno, ci sarebbe altre mille notizie da raccontare, la più bella è che forse, ribadisco forse, per un pò di tempo il demenziale accordo sul TTIP e CETA sono stati accantonati e forse visto che la prossima crisi incombe definitivamente.
Ma torniamo a noi e al mercato obbligazionario da sempre la nostra punta di diamante!
…apro il mio WSJournal e apprendo che la curva dei rendimenti è terribilmente piatta, ovvero il differenziale tra i rendimenti a breve e lungo termine è basso.
Per dovere di cronaca ieri il decennale americano ma non solo lui anche il trentennale ha registrato il minimo storico…
cliccare sull’immagine per ingrandire.
Ora la rotta è tracciata, lunga vita a Machiavelli e allo zio Sam! Ma come abbiamo detto nel post precedente anche se nel breve ci saranno nuovi minimi noi preferiamo strambare e tornare al porto per goderci questa incredibile e spettacolare avventura.
Ora godetevi questa spettacolare visuale che il nostro prezioso Roberto ci ha mandato…
Lascio a Voi ogni ulteriore commento dedicandolo a tutti quelli che … ” sai non c’è alternativa all’equity, alle azioni…”
La differenza di rendimento tra un titolo a dieci anni e il due anni è di circa lo 0,8 % come accadde nel novembre del 2007, di li a poco il mese successivo l’America cadrà in recessione.
Forse è questo quello che voleva dire il buon Dudley nel post precedente, non è necessariamente una buona cosa.
Anche se, anche se oggi la situazione è completamente differente da quello che accadde nel 2007, dove tassi e dinamiche micro e macro economiche erano completamente diverse.
Sul lato negativo sostiene l’autore dell’articolo abbiamo uin dollaro forte che mette pressione al ribasso all’inflazione e puntella il tasso di interesse reale, oltre a far male alla competitività commerciale degli USA.
Mercati volatili, incertezza, anche se nonostante la Brexit il flussi sembrano in gran parte continuare ad affluire verso i mercati americani. E l’incertezza sulla tendenza futura del mercato del lavoro.
Sul lato positivo, un livello di disoccupazione basso, un leggero incremento nei salari, bassa inflazione, una pur modesta continua crescita e via dicendo.
Concludendo la notizia del giorno è che qualcuno di Voi ha diffuso alle grandi banche di affari americane i nostri target per i titoli decennali e trentennali americani, condivisi nel lontano autunno del 2013, target che mi ero raccomandato dovevano restare segreti!
Ovviamente scherzo, ma è con immensa soddisfazione che vi annuncio che in alcuni report privati, che alcuni amici mi hanno recapitato, i target di alcune banche d’affari sono ora i seguenti…
La verità è figlia del tempo su Iceberfinanza e insieme a Niccolò e Leonardo e ai loro amici, nei prossimi anni ci toglieremo grandi soddisfazioni professionali.
Autore: Finanza.com Blog Network Posts