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Solar Impulse 2 atterra al Cairo, pronto all’ultima sfida

Solar Impulse 2 atterra al Cairo, pronto all’ultima sfida

(Rinnovabili.it) – Il giro del mondo di Solar Impulse 2 si approssima alla conclusione. Il celebre aereo fotovoltaico è atterrato in queste ore al Cairo dopo essere decollato dalla città spagnola di Siviglia alle 4:20 di lunedì mattina. Ci sono voluti due giorni di viaggio per concludere la penultima tappa di un’impresa partita il 9 marzo 2015 da Abu Dhabi. E l’Emirato costituirà anche il punto d’arrivo di questa avventura che, per mesi, ha messo alla prova la tecnologia solare e la resistenza dei due piloti (e co-fondatori del progetto) alternatisi alla cloche di Solar Impulse: Bertrand Piccard e Andre Borschberg.

Tra nuovi record del mondo raggiunti e sfide tecniche superate, il velivolo a zero combustibile ha dato prova di saper ripagare gli oltre dieci anni di lavoro che i due svizzeri e il loro team hanno impiegato nella realizzazione dell’aereo e della missione. In realtà l’impresa si sarebbe dovuta concludere lo scorso anno ma per quello che Piccard definisce “un errore di valutazione”, il velivolo dovette interrompere bruscamente il giro del mondo subito dopo aver infranto il record di volo più lungo mai effettuato grazie all’energia solare: una cinque giorni no-stop dal Giappone alle Hawaii.  Il problema? Il clima troppo caldo aveva surriscaldato le batterie che, una volta atterrati, avevano messo fuori uso l’aereo.

Un nuovo pacco batterie e soprattutto un nuovo sistema di raffreddamento per proteggerlo, hanno permesso all’aereo solare di ripartire il 22 aprile scorso, ma la guardia deve essere mantenuta alta soprattutto ora, sul suolo egiziano: troppo calore durante quest’ultima sosta potrebbe danneggiare, surriscaldandola, la pelle fotovoltaica. L’aereo dotato della stessa apertura alare di un Boeing 747, ma con un peso di soli 5.000 chili, è rivestito di ben 17.000 celle fotovoltaiche che coprono le ali e fusoliera.

La strada percorsa fino qui rappresenta comunque già un gran risultato: sette paesi attraversati, 30mila km percorsi, negoziando rotta aerea per rotta aerea e dovendo anche tener conto di una serie di operazioni militari nella regione del Mediterraneo. Ora non rimane che l’ultima sfida.

Autore: Rinnovabili

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