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Gianniniadi 2016 – Girone H

Ultimo girone delle Gianniniadi, ultime 8 figuracce, prese per il culo, disastri. La stampa narra delle abilità e dei colpi da maestro di questi grandi manager? Tutte balle. Queste cose sono successe, la maggior parte mai spiegate; disastri concreti, reali, che fanno male. Ridiamoci su, ed eleggiamo assieme il peggiore, il più palese, il più disastroso. Raccomandiamo per ogni girone di votare le tre figuracce più grosse secondo voi, selezionandone tre e poi cliccando ‘vota’. Le prime due accederanno alla fase ad eliminazione diretta, le terze otterranno una menzione speciale. A breve la proclamazione delle 16 peggiori, e delle 8 ‘quasi peggiori’! E poi saranno gli ottavi, nel mentre buon voto.

GIRONE H:

1. La Haka e il misterioso John Maori Il 21 aprile 2016 il Milan scende in campo contro il Carpi a San Siro. Nel pre-partita un gruppo di giullari vestiti di rossonero scende in campo e mima una ‘Haka’; si tratta di una trovata pubblicitaria, anticipata nelle settimane precedenti dalla presenza a Milanello del fantomatico ‘John Maori’. Gli imbecilli che hanno ideato questa buffonata vengono immediatamente smerdati a livello mondiale, lo sdegno è diffuso e incontrollabile da parte di tutto l’ambiente sportivo: calcio e rugby ma non solo. Lo sponsor chiede scusa alla Nuova Zelanda, ma il Giannino quando chiederà scusa ai suoi tifosi per questo ignobile gesto? Per la cronaca: il match, indecente, finisce 0-0.


2.
Mister Kato e il clouseausingL’estate 2015 del Giannino è per metà occupata dai soliti teatrini di mercato; ad occupare l’altra metà ci pensa Mr. Bee Taechaubol, un oscuro ‘broker’ thailandese che si spaccia per portavoce di una cordata disposta ad acquisire il 48% del Food&Karaoke per 480 milioni, senza comandare e sborsando 200 milioni cash per il mercato. Il Caro Leader Berlusconi lo presenta al Mondo, Fininvest parte con i comunicati dove rassicura che il Presidente resterà in plancia. Il Night intuisce la portata di questo affare, e mentre i servi narrano delle ‘tappe del closing’, di Nelio Lucas in volo col Condor e di Mr. Bee terzo AD, la redazione scopre la vera identità del ‘broker’: egli è Mister Kato, discendente del maggiordomo dell’ispettore Clouseau con cui Peter Sellers inscenava esilaranti sketch; tale è il livello della pagliacciata detta ‘CLOUSEAUSING’. Una grottesca vicenda che si protrarrà per quasi un anno, fra rinvii, operazioni segrete, inserimenti di altre cordate misteriose, le dichiarazioni della Ronzulli e i sospetti di molti. Per finire ovviamente nell’ampiamente previsto nulla di fatto.


3. Pato e Barbi – Uno è sposato, l’altra ha due figli. Ma al cuore non si comanda, e allora inizia la love story fra il centravanti e la figlia del Presidente. Chiacchere, chiacchere, chiacchere, foto, video, eventi, grandeur, teatrini: tutto bellissimo; salvo che Pato il nuovo Nordhal diventa spom-Pato, l’infante di cristallo. Un equilibrio impossibile da mantenere, ma tanto a farne le spese sono i tifosi.

4. Giannino-vs-domande – Per capire come ‘comunica’ il Giannino bisogna pensare ai paesi socialisti di una volta: Cina maoista, URRS. Tutto viene studiato a tavolino, tutto è esagerato, narrato, segretato, censurato, misurato, autoreferenziale, postdatato; soprattutto mai dire le cose come stanno e mai farsi porre una domanda scomoda. Quando accade, rispondere con arroganza e fingendosi vittime, barrendo con forza, scappando velocemente. Galliani è la punta di diamante di questo sistema: nessuno gli domanda mai nulla, nessuno lo disturba; tutti danzano, ballano, suonano e cantano le sue lodi, quelle del Caro Leader e dei magnifici giocatori. Pochi gli episodi di ‘contrasto’ ma significativi. Nel 2009 Galliani risponde ad Alciato, che aveva fatto notare un basso numero di spettatori durante una partita di Champions minacciando la deportazione. Nel 2014 battibecca con Boban reo di avergli suggerito l’acquisto di Perotti, e con stile ricorda che ‘col Milan Zvonimir ha fatto i soldi’. Clamoroso a inizio 2013: una domanda su ‘Balotelli mela marcia’ diventa uno show da Unione Sovietica; alla giornalista, che aveva posto una domanda a Mario sulla dichiarazione di Berlusconi poi ritrattata, risponde il Condor “Le faccia a me le domande, signora. Vedrà che le rispondo bene…lei non ha fatto una domanda scomoda ma inesatta”. Esempi di chi è uscito dalla riga, e cosa si è trovato davanti…Ah poi ovviamente c’è Milan Night; ma Milan Night non esiste, giusto?

5. Clarence Seedorf chi?AC Milan comunica di avere esonerato l’allenatore Clarence Seedorf”. Questo il comunicato della società dopo aver scaricato il tecnico scelto come sostituto di Allegri e convinto a tornare dal Brasile dove ancora stava giocando. Mai presentato dal Presidente, che per mesi ha evitato Milanello ed esonerato con una riga senza alcuna valida spiegazione se non quattro piagnistei di quattro pippe. In mezzo polemiche per sacrosanti panchinamenti, per allenamenti con spiegazioni tattiche ‘noiose’, per interviste ‘non concordate’ col Minculpop e soprattutto per le famose uova al tegamino che addirittura erano ‘da licenziamento’. Qui sul Night, dove negli ultimi anni da giocatore era ‘Capitan Fancazzo’, non è mancata l’onestà di considerare che di calcio ne sapeva parecchio e di risultati decenti in panchina ne ha ottenuti. Nel Giannino fanno finta che non sia mai esistito oltre ad attribuirgli un peso anche sugli insuccessi futuri. Che stile.

6. Trattativa cessione 2016: Italmilan Emery o Pellegrini e Benatia e Pjaca, Galliani resta Galliani non resta Campopiano si firma il 30 giugno si firma entro il 7 luglio, Gancikoff in Cina Musacchio e Sosa e Bacca per finanziare il mercato, progetto dello Stato cinese progetto speculativo “lascio il Milan in buone mani” nessuno sa niente tutti sanno tutto, Galatioto le mail esclusiva si firma entro agosto. Nulla può rendere pienamente la turbinante, folle cialtronata in atto. Vedremo se andrà ‘bene’. Nel mentre ci ha snervati, ci ha fatti litigare e ci ha esauriti. Balletti e teatrini a non finire come nella migliore tradizione, con in mezzo alla campagna elettorale, il mercato, i cazzi della Berlusca family. Un ultimo atto (?) in linea con la saga del Giannino. O forse un nuovo, tremendo atto. Nessuno ci ha capito niente, tutto secondo i dettami degli ultimi anni: oscuro, inspiegabile, mistico. Ogni lacchè ha sparato la propria e la società non ha mia chiarito. La verità è che non si sa più nemmeno cosa sperare.

7. Inzaghi è pazzo di Low – 10 luglio 2014, la presentazione di Inzaghi è clamorosa: si annusa un possibile ‘Milan low cost’ ma la società sceglie un alto profilo per introdurre il debuttante Pippo, su cui gran parte dei tifosi nutrono già seri dubbi (gli abbiamo voluto bene ma non è mai parso una ‘cima’). Meglio partire in sordina? Col cavolo, giù i carichi da 90: ‘vero Milan’, ‘ricreeremo il DNA del Milan’, ‘parleremo presto di Scudetto’…Pippo viene gettato allo sbaraglio presentandolo come un uomo nato per allenare, fatto e finito, ‘allenatore dell’Ottava’ che farà giocare la squadra come la Germania campione del Mondo. Galliani in particolare sembra ultraconvinto, ed Inzaghi purtroppo anche. L’opportunismo, molto antipatico, e l’improvvisazione fanno il resto: inizia l’era del ‘ricordiamoci da dove veniamo’ e dopo qualche mese di stantia retorica il campo lo stronca. Abbandonato lentamente da tutti il glorioso ‘9’ rossonero sbracherà totalmente: da ‘in panchina non si vede bene il campo’ a ‘non si può pensare di dominare l’Empoli a San Siro’ la compilation di ipse dixit è davvero sconcertante, quanto i risultati. Ora però allena in Lega Pro, alla faccia di chi gli dava del dilettante.

8. Comunicato ufficiale sulla prospettiva allo Stadium – La gobba è l’avversario è il più odiato; proprio per questo occorre serietà nell’affrontarlo, sul campo e fuori. Oltre ad essere giunto a nove sconfitte di fila, il Giannino è riuscito a farsi ridere dietro, e più che giustamente, per mezzo del suo a.d. L’8 febbraio 2015 il Condor è capace di carognare dopo una sconfitta per 3-1 per mezzo ovviamente dei media ufficiali del Milan, per il replay di un fuorigioco:secondo voi nel fermo immagine tv prodotto dalla Juventus, le due linee sono parallele? Per noi no’. Si da il caso che secondo le leggi della prospettiva che dovrebbe conoscere, essendo geometra, le rette sono effettivamente parallele e il fuorigioco non c’è! Oltre a ciò ha dato l’occasione a Tuttosport di scrivere l’unico titolo intelligente della sua storia: ‘Geometra, le serve una squadra’. Che figura di merda!

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Categoria: Gianniniadi 2016

Autore: Milan Night

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