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L’USD si consolida prima del dato NFP

Ieri, alla riunione di agosto, la Banca d’Inghilterra (BoE) ha annunciato un nuovo pacchetto di stimoli. I membri del Comitato di Politica Monetaria hanno votato all’unanimità per tagliare i tassi d’interesse di 25 punti base, il tasso di riferimento è sceso quasi fino allo zero, ovvero allo 0,25%. La banca centrale ha aumentato anche gli acquisti di titoli di Stato, portandoli a 425 mld di GBP dai 375 mld iniziali. Le nuove misure mirano a rafforzare le prospettive del paese, dopo che i banchieri hanno rivisto bruscamente al ribasso le previsioni di crescita. Durante la conferenza stampa, il governatore Carney non ha escluso un altro taglio del tasso, scartando però il ricorso a tassi d’interesse negativi e l’utilizzo del cosiddetto “helicopter money” (denaro a pioggia). Come detto ieri, la BoE avrà uno spazio di manovra ridotto prima di passare a tassi d’interesse negativi. Il mercato, quindi, si concentrerà sul governo e sull’annuncio di un possibile pacchetto fiscale. Sull’onda della decisione, la coppia GBP/USD è scesa all’1,75%, a 1,3130. La valuta ora è sui minimi della fascia mensile e nei prossimi giorni rimarrà molto probabilmente nell’area compresa fra 1,30 e 1,35.

Il kiwi (NZD) ha fatto registrare la prestazione migliore fra le valute G10, guadagnando lo 0,35% contro il biglietto verde. La coppia NZD/USD sta testando l’area di resistenza 0,7182-0,72 (61,8% di Fibonacci sulla svalutazione di luglio e livello psicologico), ma non ha lo slancio necessario per violare l’area di resistenza. In vista della riunione della RBNZ in calendario la prossima settimana, il rischio è inclinato nettamente al ribasso perché ci aspettiamo che la banca centrale neozelandese tagli il tasso OCR di 25 punti base, portandolo al 2,00%. Inoltre, i guadagni recenti sono riconducibili in massima parte alla debolezza del dollaro e non a un forte interesse per il kiwi.

Le borse asiatiche si sono mosse per lo più in territorio positivo: i titoli giapponesi e della Cina continentale hanno fatto fatica a guadagnare, invece il mercato australiano, neozelandese, sudcoreano e quello cinese offshore hanno chiuso con il segno più. In Europa, i listini si accingono ad aprire in positivo sull’onda del miglioramento della propensione al rischio globale, grazie al pacchetto di stimoli della BoE. L’era del denaro gratis non è ancora finita e questa è una notizia molto positiva per i mercati azionari.

Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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