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Un futuro da realizzare

Aiuta a riordinare i pensieri

Aiuta a riordinare i pensieri

In questo meraviglioso ed estremo lembo di Italia fatto di colori, profumi e clima africano, piove. Inspiegabilmente, ma piove. Un terrazzo, la vista sul mare ed un perfetto venticello proveniente dalla Sila possono essere complici di una pennichella storica o di serie riflessioni. Avendo dormito molto stanotte interrompo il mio “buen retiro”, prendo la tastiera e condivido pensieri in fuga disordinata verso il bagnasciuga.

Non c’è un cazzo da festeggiare – Il deserto tecnico, dirigenziale e di valori lasciato dalla proprietà uscente è li da vedere. Come in un deserto post atomico mi giro e vedo solo macerie. Squadra con valori tecnici azzerati, dirigenti anziani e incapaci, settore giovanile improduttivo. Stadio obsoleto, sede e pullman in affitto. Comunicazione e stampa senza alcuna credibilità, stadio vuoto, tifosi sempre in lite fra loro. Rispetto per i valori, la storia ed il pubblico milanista totalmente assenti. Festeggiare oggi il passaggio di proprietà è, per lo meno, prematuro. Della proprietà vecchia sappiamo che ha distrutto tutto quello che ha ereditato e la grandissima parte di quello che aveva creato, di quella nuova non sappiamo niente. Ci rallegriamo della dipartita di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani ma non è tempo di festeggiare. E’ tempo di piangere per quello che siamo stati e per le occasioni perse nell’ultimo decennio. Perché, occorre sottolinearlo per la milionesima volta, oggi, con una proprietà all’altezza, non dovremmo imparare a parlare il mandarino.

Tempo di rimboccarsi le maniche – Agosto 2013. La mia avventura come redattore di Milannight è iniziata da poco e la tempesta gianninica è al culmine, anzi ad uno dei suoi tanti culmini. Il mare ed il panorama sono diversi ma tocca a me scrivere e mi sfogo. Con un cinismo senza pari grido che a me quella situazione va benissimo. Voglio che il Giannino imploda e scompaia inghiottito dai propri sozzi escrementi. Perché? perché speravo che sarebbe finalmente venuto il tempo di rimboccarsi le maniche e partecipare, ognuno a suo modo, alla ricostruzione del Milan. Bene, oggi quel tempo pare giunto. Quindi, piaccia o non piaccia, ci si rimbocca le maniche, ci si sputa sulle mani e ci si mette a lavorare per la ricostruzione del Milan, dei suoi valori e della sua tifoseria. Non importa come, le possibilità sono mille. Scrivendo un post, condividendo un’idea, incontrando altri milanisti, andando allo stadio. Non importa come, basta farlo.

Astenersi perditempo – C’è una montagna di lavoro da fare. Quindi sono invitati a non partecipare perditempo, fighette, contestatori di professione, dementi del web, voltagabbana, servi, leccaculo. Se saremo bravi (e fortunati) qui si parla di Milan e non più di Giannino. Occorre passione, amore per il Milan. Molti l’hanno sepolta da qualche parte, altri l’hanno mascherata da odio per il Giannino. Tiratela fuori, spolveratela, ritrovatela. Andate da uno strizzacervelli, fate training autogeno o tirate una bella testata sul muro. Si volta pagina. Cazzuola, calce e mattoni dobbiamo ricostruire quella simpatica utopia vestita di rossonero con la quale abbiamo condiviso gran parte della nostra vita.

Il nostro futuro è oggi –  Cessione o, toccate quello che vi pare, non cessione. Si dovrà cominciare a spazzare le macerie in tempi rapidi. Innanzi tutto, si dovrà tenere alta l’attenzione in questo periodo di interregno. Fino a che l’attuale dirigenza non se ne sarà andata definitivamente dovremo vigilare sui loro pasticci. Di figure di merda ne abbiamo fatte anche troppe come hanno trionfalmente dimostrato le Gianniniadi e non dovranno essercene altre. Galliani e Berlusconi non dovranno fare altri danni.

Antiberlusconiani un cavolo – A proposito dei due simpaticoni. Qualche giorno fa un amico su Twitter mi chiedeva cosa avremmo fatto adesso che la proprietà è passata di mano. La risposta è semplicissima: quello che abbiamo fatto fino all’altro giorno. La nostra cifra non è mai stata quella dell’antiberlusconismo o dell’antigallianismo. Li abbiamo combattuti per primi, duramente ed instancabilmente solo perché pensavamo che fossero il male del Milan. Non siamo mai stati anti qualcosa ma sempre “pro Milan”, sempre “col diavolo in fondo al cuor”. Adesso che i due problemi se ne sono andati non è cambiato niente, vigileremo con la stessa passione sui comportamenti della nuova proprietà. Sostituire uno che crea problemi al Milan da Arcore con uno che lo fa da Pechino non è un miglioramento. Non deve accadere e noi saremo qui a vigilare come prima, più di prima.

Tutto e a modo nostro – Ci sarà poi da ricostruire la tifoseria milanista. Un decennio di Giannino con la sua dirigenza, la comunicazione odiosa e la stampa serva ha creato una situazione terrificante che vede parte il tifo milanista spaccato in tre parti. Gli evoluti che hanno continuati ad abbeverarsi alla fonte della Comunicazione in maniera a critica da un lato. Noi che come il bambino della favola abbiamo denunciato per un decennio che il re era nudo, dalla parte opposta. In mezzo tutti quelli che, per comodità, paura o manierismo hanno sempre pensato come noi ma “voi siete sempre troppo duri…”. La realtà ha dimostrato che Milan Night è sempre stato dalla parte della ragione e, anzi, ha sempre mantenuto una linea basata sull’educazione, sulla lucida analisi e sulla denuncia puntuale. Non siamo noi ad essere scappati di fronte alle domande dell’APA Milan; noi avevamo le domande, loro non sapevano le risposte. La cronaca ha stabilito che, a dispetto di una censura indecente e non professionale degli organi di stampa, le nostre posizioni sono quelle sulle quali si deve ricostruire il tifo rossonero. Chi vuole stare con noi è il benvenuto, gli altri possono continuare a leggere gli editoriali del sabato mattina. Noi andiamo dritti per la nostra strada perché la maggior parte dei tifosi la pensa come noi.

Lavori in corso – Ben lontani dall’avere finito il nostro compito storico passiamo all’incasso delle nostre “fiches” rossonere e, come da tradizione, le buttiamo tutte sul tavolo. Neanche a chiederlo, si punta sul rossonero. State sintonizzati perché ci sono in cantiere (e qui il ringraziamento all’incredibile contributo degli  amici di APA Milan è d’obbligo) una decina di iniziative per la cui realizzazione serve l’aiuto di tutti. Nessuna anticipazione, non è il momento. Possiamo però garantire che ci sarà da divertirsi. A partire da quella #Norimberga Rossonera che si impone dopo il decennio gianninesco ed il delirante periodo della cessione nel corso del quale la stampa rossonera è affondata in maniera indecorosa e vergognosamente non professionale. Possibile che si siano salvati, per correttezza, professionalità e misura (oltre a Giuseppe La Scala) solo Pagni e Currò? Il fatto che siano stati gli unici a dedicare del tempo e dello spazio a Milan Night, forse, non è solo una casualità.

Forse – Già. Forse non tutto il male viene per nuocere. Forse dieci anni di limbo hanno preparato il terreno per la rinascita eliminando le scorie inutili. Forse il momento della rinascita è giunto. Forse è arrivato il momento in cui potremo gridare ancora Forza Milan. Forse riusciremo a radunare uno zoccolo duro di tifosi e forse riusciremo a creare quello strato culturale necessario per le generazioni future.

Sicuramente a quel punto non avremo lottato invano ed avremo lasciato la nostra firma nella storia del Milan.

Andatevene, maledetti (fino a che non sarà certo)

Pier

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Categoria: Comunicazione, Giornalisti, Mondo Milan

Autore: Milan Night

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