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Tor promette: “Nessuna backdoor nei nostri servizi”

Tor ha pubblicato il suo “Social Contract”, una lista di cinque promesse che il gruppo di sviluppatori si impegna a mantenere sulla base dei principi e della filosofia in cui credono. Tor, il browser che garantisce l’anonimato per navigare nei meandri più oscuri della rete, è un servizio attivo già da diversi anni e sembra piuttosto curioso che solamente adesso gli sviluppatori decidano di pubblicare una sorta di manifesto.

La mossa potrebbe rappresentare un modo per dimostrare agli utenti che il team di sviluppatori non ha smarrito i principi ispiratori del progetto anche dopo che Jacob Appelbaum, uno dei più rilevanti contributor di Tor, ha deciso di fare un passo indietro a seguito delle accuse di molestie sessuali sollevate qualche settimana fa a suo carico. I cinque i punti del Social Contract si rifanno a ideali di libertà ed in particolare nell’ultimo punto del manifesto gli sviluppatori promettono: “Non implementeremo mai front-door o back-door nei nostri progetti”.

Il mantenimento dell’anonimato ha reso Tor lo strumento d’elezione per coloro i quali cercano su internet servizi o beni illegali, anche se negli ultimi tempi lo strumento viene usato sempre di più anche da organizzazioni criminali e terroristiche internazionali. E’ proprio per questo motivo che Tor è uno dei software per cui le forze dell’ordine più desidererebbero poter disporre di una backdoor anche se, tuttavia, l’FBI ha già dimostrato in passato la capacità di infiltrarsi nel dark web, riuscendo a de-anonimizzare un numero imprecisato di utenti.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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