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SETI rileva forte segnale da galassia simile alla nostra

Per chi scruta lo spazio da anni un piccolo segnale può rappresentare una fonte forte di eccitazione. E anche se c’è una possibilità molto più che remota che quanto osservato nelle scorse ore sia un fenomeno proveniente da una forma di vita extra-terrestre le comunità di astronomi e scienziati ritengono la scoperta interessante. Il segnale proveniente dai meandri dello spazio è stato osservato all’interno di una struttura in Russia da un astronomo italiano, Claudio Maccone.

A riportare la novità Paul Gilster, autore del sito web Centauri Dreams, che ha scritto che Maccone ed altri astronomi legati alla ricerca di forme di vita intelligenti provenienti dallo spazio hanno rilevato “un forte segnale nella direzione di HD164595”, una stella di 0,99 masse solari distante circa 95 anni luce dalla Terra e con una vita di 6,3 miliardi di anni. Nel sistema c’è almeno un pianeta confermato (HD 164595 b), simile a Nettuno come dimensioni e con un’orbita di 40 giorni rispetto alla sua stella.

RATAN-600RATAN-600

Questa potrebbe comunque essere attorniata anche da altri pianeti non ancora rilevati dai nostri scienziati. Secondo Gilster l’osservazione del fenomeno è stata effettuata con un radiotelescopio RATAN-600 nella cittadina russa di Zelenčukskaja, ma nel report viene sottolineato che la prova è preliminare, quindi lascia molto spazio a deduzioni fantasiose ma che si potrebbero discostare fortemente dalla realtà dei fatti. Di seguito un estratto del report originale.

“Nessuno sostiene che il fenomeno osservato sia opera di una civiltà extraterrestre, ma vale certamente la pena effettuare ulteriori studi. Valutando la potenza del segnale, i ricercatori dicono che se provenisse da un beacon isotropo sarebbe possibile solo per una civiltà di tipo II nella Scala di Kardashev (quella umana è di tipo 0, molto meno evoluta). Se fosse un segnale ristretto concentrato sul nostro Sistema Solare, sarebbe di una potenza disponibile per una civiltà di tipo I nella Scala di Kardashev. Il segnale è provocatorio a sufficienza che i ricercatori del RATAN-600 stanno richiedendo la possibilità di monitorare permanentemente la sorgente del fenomeno”.

Nuove informazioni sulle indagini potrebbero arrivare nel prossimo futuro, con la scoperta e il lavoro effettuato per scoprire le origini del segnale che saranno discussi in un incontro con un comitato SETI durante il 67esimo International Astronautical Congress a Guadalajara in Messico, che si terrà il prossimo 27 settembre. Altri astronomi interpellati sulla scoperta parlano di segnale “piuttosto strano” se inteso come fenomeno astronomico naturale, tuttavia non manca la possibilità che si tratti di un segnale proveniente dalla Terra, magari di origine militare, rimbalzato sul nostro pianeta.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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