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Basta uno spray contro l’inquinamento elettromagnetico?

Basta uno spray contro l'inquinamento elettromagnetico?

(Rinnovabili.it) – La diffusione capillare dei sistemi di telecomunicazione e l’intensificazione della rete di trasmissione elettrica stanno destando logiche preoccupazioni: ovunque si trasformi, trasporti e utilizzi l’elettricità, si generano infatti dei campi elettrici e magnetici, a bassa o ad alta frequenza, i cui effetti sulla salute sono ancora poco conosciuti. Quello che oggi è sommariamente chiamato “inquinamento elettromagnetico” è stato classificato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro IARC tra le sostanze che potrebbero risultare cancerogene per l’uomo, ma le evidenze scientifiche finora ottenute sono servite solo per imporre specifici limiti ai campi elettromagnetici.

Alla Drexel University per affrontare il problema è stato creato MXene, un nuovo materiale nano-ingegnerizzato capace di contenere ed isolare efficacemente le radiazioni. I risultati della loro invenzione, pubblicati in questi giorni su Science, sono il frutto della collaborazione con l’Istituto coreano di Scienza e Tecnologia.

Man mano che la tecnologia si evolve e l’elettronica diventa più leggera, più veloce e più piccola, l’interferenza elettromagnetica aumenta drammaticamente”, spiega Babak Anasori, ricercatore della Drexel co-autore della pubblicazione “Electromagnetic Interference Shielding with 2D Transition Metal Carbides (MXenes)”.

La maggior parte delle tecnologie utilizzano metalli conduttori come rame o alluminio per bloccare la radiazione elettromagnetica, ma questi materiali possono aggiungere massa e peso significativo ai dispositivi, per non parlare dell’aggravio dei costi.

MXene definisce un gruppo di materiali bidimensionali fatti di carburi o nitruri metallici spessi solo pochi atomi. Questi film sottili hanno alta conduttività elettrica e sono in grado di riflettere le onde elettromagnetiche assorbendone alcune e consentendo ad altre di passarvi attraverso, ma con molta meno energia. Inoltre sono facilmente applicabili tramite verniciatura a spruzzo su qualsiasi superficie

Le prestazioni migliori si sono registrate con un sottile MXene in carburo di titanio spesso solo 8 micrometri e capace di bloccare il 99,9999 per cento delle radiazioni su una gamma di frequenza che va dai telefoni cellulari ai radar.

Autore: Rinnovabili

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