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Cobat: in Campania la raccolta dei RAEE è a km 0

Cobat: in Campania la raccolta dei RAEE è a km 0(Rinnovabili.it) – “La Campania non ha nulla da invidiare ad altre regioni in termini di economia circolare”. Le parole sono quelle pronunciate da Giancarlo Morandi, presidente Cobat, durante l’ultima tappa, in ordine cronologico, del tour del settimanale Panorama. Durante il tavolo di discussione salernitano, il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo ha portato sotto i riflettori mediatici un nuovo tesoro: quello nascosto nelle 14mila tonnellate di rifiuti tecnologici raccolte in regione solo nel 2015. Per avere un’idea delle dimensioni, basti pensare al peso di 350 autoarticolati a pieno carico.

Numeri da capogiro che ci raccontano un territorio diverso da quello dipinto tradizionalmente. La preziosa miniera urbana della Campania è la riprova che le buone pratiche nella gestione dei rifiuti, funzionano quando applicate correttamente. Ma soprattutto che sono in grado di creare valore aggiunto. I vecchi smartphone, tablet, elettrodomestici e le batterie a fine vita sono oggi trasformati in nuove materie prime, costituendo a tutti gli effetti una miniera urbana fondamentale per un Paese che ne è tradizionalmente sprovvisto.

E non solo la Regione riesce a valorizzare la propria raccolta ma lo fa anche minimizzando l’impatto ambientale. Come? Merito del Consorzio e di una raccolta a km zero. Sono infatti tre i Punti Cobat – aziende autorizzate alla raccolta e allo stoccaggio distribuite in maniera omogenea su tutto il territorio – che hanno servito le isole ecologiche e le imprese di piccoli e grandi comuni, dal mare alla montagna, avviando al riciclo i rifiuti nei 2 impianti di riciclo partner e permettendo così di ottimizzare la logistica e di abbattere le emissioni di anidride carbonica in atmosfera dovute al trasporto.

“Uno di questi impianti – aggiunge Morandi – è un’eccellenza nell’eccellenza: si tratta dello stabilimento Eco-Bat di Marcianise (CE), società metallurgica leader in Italia nella produzione di piombo secondario, ottenuto principalmente dal riciclo delle batterie esauste. L’azienda, che fa parte del gruppo americano Ecobat Technologies Ltd, il più grande produttore e riciclatore al mondo di piombo, è da anni impegnata nello sviluppo di processi che possano rendere ancora più sostenibile la sua attività.”

E la Campania si è guadagnata anche un buon piazzamento sul podio della raccolta e riciclo delle batterie auto. È la terza regione, dopo Lombardia ed Emilia Romagna. (rispettivamente con oltre 12 milioni, 18 milioni e più di 14 milioni di kg raccolti). “E questo non significa solo buone pratiche, ma anche gestione efficiente delle risorse”, aggiunge il numero uno del Cobat. Il consorzio è oggi il primo sistema di raccolta e riciclo di pile e accumulatori in Italia, con ben il 53% dell’immesso al consumo nel settore auto ed industriale.

Autore: Rinnovabili

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