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Obbligazioni: da oggi due nuovi bond a tasso misto quotati su EuroTLX e MOT

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Nuovo appuntamento con le Obbligazioni Collezione di Banca IMI. L’investment bank del Gruppo Intesa Sanpaolo oggi ha quotato, sia sull’EuroTLX e sia sul MOT di Borsa Italiana, due nuovi bond a tasso misto che si aggiungono alla gamma di Obbligazioni Collezione già presenti sul mercato. Si tratta dell’obbligazione Collezione Tasso Misto Euro e di quella Tasso Misto Dollaro USA. In entrambi i casi la struttura cedolare prevede prima cedole a tasso fisso e poi variabile.

Nel caso del primo bond, l’Obbligazione Collezione Tasso Misto Euro serie III (ISIN XS1490787113), la scadenza è fissata tra 10 anni, nel 2026. Nei primi due anni (28 settembre del 2017 e 2018) l’investitore incassa un premio fisso annuo del 3% (particolarmente interessante se confrontato con il -0,15% del decennale tedesco e dell’1,18% del corrispondente titolo italiano).

A partire dal terzo e fino al decimo anno, la cedola è variabile e legata al tasso Euribor tre mesi maggiorato di uno spread dello 0,60% (cedola massima pari al 3%). A scadenza, oltre all’ultima cedola, viene corrisposto il valore nominale dell’Obbligazione (1.000 euro).

In presenza di una politica monetaria fortemente accomodante da parte della Banca centrale europea, il bond nei primi anni di vita garantisce all’investitore un rendimento certo e stabile. A partire dal terzo anno, quando probabilmente l’Euribor a tre mesi, attualmente nei pressi dei minimi storici, potrebbe aver iniziato la risalita, il rendimento del bond diventa variabile.  

Struttura cedolare similare ma scadenza più ravvicinata, al 2022, per l’Obbligazione Collezione Tasso Misto Dollaro USA Serie V (ISIN XS1490786735). Dopo le due cedole fisse del 3,6% (28 settembre 2017 e 2018), il bond targato IMI dal terzo al sesto anno corrisponde una cedola variabile legata al tasso Libor USD tre mesi maggiorato di uno spread pari al 1,00% (cedola massima al 3,6%); a scadenza, oltre all’ultima cedola, viene corrisposto il valore nominale dell’Obbligazione pari a 2.000 Dollari Statunitensi.

Il rendimento dell’obbligazione in dollari è influenzato dall’andamento del tasso di cambio: un rafforzamento del dollaro nei confronti della moneta unica porta ad un rendimento aggiuntivo dell’obbligazione; una svalutazione del biglietto verde porta invece ad una diminuzione del rendimento dell’obbligazione.

Confermato sotto la soglia dello 0,5%, il costo del denaro a stelle e strisce molto probabilmente sarà innalzato nell’ultimo meeting della Federal Reserve, quello in calendario a dicembre. In scia dei costante miglioramento dei fondamentali macroeconomici, il processo di normalizzazione è destinato a continuare l’anno prossimo spingendo al rialzo il biglietto verde e, verosimilmente, elevando il rendimento complessivo del titolo.

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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