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Audio via USB Type-C, c’è lo standard: possiamo dire addio al jack da 3,5mm?

Dopo il duro colpo inferto da Apple sembra che il jack audio da 3,5mm sia destinato a scomparire su personal computer, smartphone, tablet, e in ambito informatico in generale. Quella che è stata per lunghi periodi di tempo la scelta più diffusa per collegare una sorgente ad un impianto di altoparlanti amplificati potrebbe scomparire in favore di soluzioni digitali più versatili. Il jack audio da 3,5mm non c’è sui nuovi iPhone e, forse, non ci sarà neanche sui prossimi Galaxy S8 adesso che la USB-IF ha varato un nuovo standard per diffondere audio attraverso il connettore USB Type-C.

Cuffie USB Type-C

L’organizzazione ha pubblicato nella fattispecie le specifiche USB Audio Device Class 3.0, uno standard per la realizzazione di un’interfaccia audio attraverso il connettore USB Type-C. Seguendo lo standard i produttori che vogliono abbandonare il jack audio potranno farlo in maniera piuttosto semplificata senza dover realizzare un’interfaccia proprietaria o senza doversi barricare dietro a tecnologie wireless meno pratiche. Lo standard aiuterà naturalmente anche i produttori di soluzioni audio a produrre dispositivi (cuffie, diffusori) compatibili con lo standard USB Type-C.

Apple non è l’unica che ha anticipato la tendenza. Oltre ad altri produttori di smartphone anche Intel ha dichiarato di essere interessata a sostituire il secolare jack audio da 3,5mm con una tecnologia più versatile. I motivi sono semplici e anche abbastanza logici: un connettore analogico necessita di elettronica dedicata per elaborare l’audio in ingresso, laddove un più moderno connettore digitale consente di minimizzare il numero di componenti a favore della miniaturizzazione del prodotto finale. Un unico connettore per tutto inoltre consente di migliorare altre caratteristiche.

Fra queste anche la gestione energetica delle porte, che trae certamente vantaggio da una semplificazione delle opzioni di connettività. La morte del jack audio da 3,5mm (almeno su smartphone) ha comunque avuto inizio prima dell’eliminazione sugli iPhone: LeEco infatti aveva anticipato la compagnia di Cupertino, ma qualche segnale lo avevamo ricevuto già oltre un anno prima, quando Google introduceva il supporto ai DAC USB su Android. La finalizzazione delle specifiche USB ADC 3.0 rappresenta solo il colpo finale di un processo che pare ormai ineluttabile. 

Ma questo non significa che sarà un processo indolore per gli utenti, e si vede anche dall’approccio estremamente delicato attuato dalle diverse compagnie. Apple, che non è solita introdurre adattatori vari nelle confezioni originali dei propri dispositivi, non ha potuto esimersi dal metterne uno nelle scatole dei nuovi iPhone. Del resto la stragrande maggioranza dei dispositivi audio progettati per funzionare con prodotti mobile integra al momento il jack audio da 3,5mm, e continuerà a farlo per un bel po’. Tuttavia i produttori devono intuire che nell’aria c’è un cambiamento, e le nuove specifiche USB ADC 3.0 permetteranno loro di affrontarlo senza troppi affanni.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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