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Economia

Una sorpresa dalla Brexit

Sono passati oltre 110 giorni dal 23 giungo, data che resterà a lungo impressa nella mente per molti cittadini italiani che vivono e lavorano nel Regno Unito. Era il giorno del Referendum, dove i sudditi della Regina Elisabetta dovevano esprimersi sull’uscita o meno della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Contro ogni sondaggio ha vinto il “leave” a discapito del “remain”, ancora qualche anno per svolgere le pratiche burocratiche ed il Regno Unito uscirà per sempre dall’ Unione Europea.

Dopo l’esito del voto in molti si attendevano una “tempesta perfetta” sui mercati finanziari, ma in realtà non è stato così. I mercati, come dico sempre, nascono per sorprendere ed anche questa volta, a distanza di mesi, possiamo notare che hanno sorpreso tutti coloro che si attendevano ribassi eclatanti immediati.
Andiamo a vedere cosa è successo.
GRAFICO

comparazione indici
Dal grafico sopra proposto, nel quale sono comparati tra i più importanti indici di Borsa, possiamo notare che il mercato che ha fatto meglio rispetto ad altri in termini di performance è proprio quello inglese rappresentato dalla linea viola, poi troviamo Tokyo, rappresentato dalla linea gialla (+4% c.a.), poi Francoforte, rappresentato dalla linea arancione (+2,7% c.a.), Wall Street, rappresentato dalla linea rossa (+1% c.a.), sulla parità possiamo trovare Parigi e, in ultima battuta, purtroppo, la nostra cara Italia, rappresentata dalla linea grigia e sotto oltre l’8%.

Ricordo che indice di borsa non replica esattamente lo “stato di salute” di un paese, rende piuttosto bene l’idea, ma non lo replica.

La domanda che in molti si fanno è: a cosa è dovuta la salita del FTSE100?

Il motivo principale è legato alla fortissima svalutazione che sta avendo la sterlina dal dopo-Brexit. Questo sta permettendo a molte aziende quotate nel Regno Unito di esportare verso l’estero ad un cambio favorevole per i clienti stranieri. Grazie a questo motivo sono cresciuti gli utili previsti, i quali hanno fatto schizzare al rialzo molti titoli azionari, soprattutto del settore energetico, petrolifero e minerario.
Quindi, per concludere, possiamo dire che effettivamente per molti operatori finanziari c’è stata una vera e propria sorpresa da parte della Brexit, chi si immaginava il 22 giungo scorso un grafico come quello appena visto in questo articolo?

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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