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Le aziende europee della filiera fotovoltaica unite contro i dazi

Sono 403 le imprese che hanno firmato la lettera indirizzata alla Commissione Europea per chiedere di uscire subito dalla politica dei dazi sul fotovoltaico cinese. Motivo? È una strategia distruttiva per la domanda e l’industria europea, addetti inclusi, oltre che per i target sul clima.

Quattrocentotre aziende, piccole, medie e multinazionali, scrivono alla Commissione Europea per chiedere di uscire immediatamente dalla politica dei dazi sul fotovoltaico cinese, perché – spiegano – è una strategia negativa anche per l’industria europea e per tutta la filiera.

Già oltre un anno fa ci fu un appello al commissario Ue al Commercio, Cecilia Malmström, da parte dell’associazione di settore SolarPower Europe insieme ad altre 20 associazioni nazionali di 19 Paesi europei (tra cui assoRinnovabili).

Si chiedeva di non rinnovare i dazi anti-dumping e anti-sovvenzioni e il meccanismo “Minimum Import Price” per i moduli e le celle FV importate dalla Cina. Allora la scadenza era vicina, il 7 dicembre 2015. Ma poi vennero reiterati e ora la scadenza per la revisione dei dazi, o il loro annullamento, è fissata per marzo 2017 …

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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