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TERREMOTO ITALIA: DEFICIT SPENDING PER RICOSTRUIRE!

Immagine000Qualcuno oggi ha scritto che  quei borghi sono Europa

Non è faccenda di zero virgola qualcosa, quella che andiamo a raccontare a Bruxelles. Non si tratta di invocare uno sconto sul bilancio, un tocco di flessibilità in più. È una realtà estrema che ci mette alla prova, come quella delle migrazioni che ci attraversano, premono sulle nostre coste, e fanno dell’Italia (e della Grecia) terra europea dai confini che è impossibile proteggere e che spingono Renzi a minacciare il veto sul bilancio dell’Unione se tutti i partner non si decideranno ad accogliere la loro quota di profughi. L’Europa, di fronte a tutto questo, non può chiudere gli occhi. Stanotte meno che mai. Non può far finta di nulla. Perché l’Europa siamo noi, perché le nostre città e i nostri borghi, i borghi medievali che più sono a rischio in queste ore, vivono nella cultura europea, fanno parte della crescita e dell’identità dei cittadini di Parigi, di Berlino, di Madrid. Perché i ragazzi d’Europa non capirebbero, domani, il dolore della nostra gente lasciata sola.

No quei borghi sono ITALIA!

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E’ chiaro il concetto o serve una strage per capirlo?

Di cosa stiamo a discutere, di quale europa, quella tedesca o quella delle lobbies, di quale sconto, di quale flessibilità, di quale preghiera da rivolgere a burocrati MAI DEMOCRATICAMENTE ELETTI, che non hanno in mente nulla se non ingrassare e sfoggiare il proprio ego in migliaia di inutili summit. Sono un populista se dico queste cose?

Si certo, sono un populista, che sta perdendo la pazienza come metà del Paese, mentre l’altra metà si trastulla con le cazzate nascoste dietro l’ illusione di un’europa che non è altro che un coaervo di monete, capitali e interessi.

A chi dobbiamo chiedere il permesso per proteggere la nostra gente, per mettere in sicurezza le loro case,  il più importante e meraviglioso patrimonio artistico e culturale dell’intero pianeta, a questa europa?

Sveglia signori sveglia! DEFICIT SPENDING!

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Si tratta in parole povere di ampliare come dice il nostro Alberto Bagnai di “scegliere politicamente quale parte di progetti di spesa decisi da un governo democraticamente costituito e soggetto al controllo democratico di un parlamento democraticamente eletto può essere finanziata ricorrendo al principale potere sovrano di ogni e qualsiasi stato: quello di battere moneta.”

In tutto il mondo si studia, perché si deve studiare, altrimenti non si passa l’esame, che quello con base monetaria, nelle forme istituzionali storicamente e giuridicamente definite, è una delle possibili forme di finanziamento della spesa pubblica, o meglio, di copertura dello scarto fra le voci di spesa e le altre voci di entrata (raccolta fiscale, emissione di debito). Chi non lo sa semplicemente non passa l’esame, perché è materiale banale, ovvio.

E non tiratemi fuori la corruzione e scemenze varie perchè basta prendere chiunque cerchi di lucrare su questi progetti di ricostruzione o di messa in sicurezza e murarli vivi dentro una delle tante gallerie che costruiscono o costruire centinaia di carceri dove far trascorrere il resto della loro vita a produrre ricchezza per gli altri.

La vedete quella chiesetta in cima all’articolo, oggi è distrutta completamente distrutta! Va ricostruita come va ricostruito ogni singola pietra delle memoria di questo Paese, dando lavoro a migliaia e migliaia di persone attraverso l’indotto. E non voglio sentire nessuno sentirsi costretto a dire che è tutto finito e che deve lasciare la sua terra e le sue radici per colpa di un terremoto o di qualche imbecille che parla dello zero virgola o di regole anacronistiche.

Mi sono spiegato bene o serve un disegnino?

Signori sono agitato, molto agitato, e quindi vi ammiro perchè non so come fate a restare calmi!

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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