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La Carta del rinnovamento eolico sostenibile raccoglie nuovi impegni

La Carta del rinnovamento eolico sostenibile raccoglie nuovi impegni

 

(Rinnovabili.it) – Identificare regole operative, procedure e best practices per garantire efficacia e trasparenza nei progetti di rinnovamento del parco eolico esistente in Italia. Questo l’obiettivo con cui è stata lanciata lo scorso anno la Carta del rinnovamento eolico sostenibile. Un impegno vergato nel 2015 da E2i Energie Speciali, Enel Green Power, ERG Renew, Falck Renewables e IVPC insieme a Legambiente ed Anci e che oggi si rinnova e cresce. In occasione della Fiera Ecomondo, anche E.On si è unita agli altri sottoscrittori ricordandone mission e linee ispiratrici.

La Carta nasce da quella che ormai è un’evidenza per il settore del vento europeo ed italiano. Molti degli aerogeneratori nazionali hanno superato i dieci anni di attività e non sono più efficienti dal punto di vista tecnologico, né tanto meno efficaci dal punto di vista produttivo. In questo contesto, il rinnovamento degli impianti più obsoleti apre le porte a diverse opportunità, sul versante tecnologico, occupazionale e anche del prezzo all’ingrosso dell’elettricità.

Ma affinché i benefici riguardino anche l’ambiente, il revamping eolico deve essere attuato puntando all’integrazione ambientale e paesaggistica nei territori coinvolti, consentendo una maggiore fruizione e valorizzazione di quei territori e comuni “ventosi” spesso ad alta vocazione turistico culturale oltre che agricola. “Attuare i principi della ‘Carta’ significa dare al Paese l’opportunità di consolidare e incrementare la quota di elettricità da fonte rinnovabile, in particolare attraverso l’eolico, che ha dimostrato essere competitivo per contribuire a raggiungere gli obiettivi Europei al 2020 e, in prospettiva, quelli al 2030”, si legge in una nota stampa.

Attuare la “Carta” significa anche passare all’azione, coinvolgendo le Istituzioni nazionali e territoriali per  delineare un quadro normativo che consenta di:

  • Identificare e classificare le aree, in cui sono già presenti impianti eolici, caratterizzate da una consolidata accettabilità delle Comunità territoriali.

  • Semplificare le procedure tecnico-amministrative ai fini del rilascio delle autorizzazioni per gli interventi di “rinnovamento” in siti a più alta vocazione eolica e conformi ai criteri della tutela del paesaggio.
  • Integrare i processi autorizzativi con le iniziative per il potenziamento delle reti elettriche al fine di rendere convergenti ed efficienti i diversi percorsi amministrativi.
  • Aumentare la produzione del “kWh verde” a un prezzo stabile nel lungo periodo, individuato attraverso un’equa procedura concorsuale, che assicuri la giusta remunerazione degli investimenti e la loro sostenibilità economica complessiva.

Autore: Rinnovabili

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