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SERR2016: la prevenzione dei rifiuti parte dall’ecodesign

SERR2016: la prevenzione dei rifiuti parte dall’ecodesign

(Rinnovabili.it) – Prevenire è meglio che curare. Lo slogan divenuto celebre grazie allo spot di un dentifricio, è oggi uno dei leitmotiv dell’economia circolare. Se questo concetto viene applicato al tema 2016 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti –SERR, ossia la prevenzione e diminuzione dell’impatto ambientale degli imballaggi, la prima cosa che salta alla mente è la scelta progettuale che le aziende compiono al momento di confezionare i rispettivi prodotti. Ecco perché la prima delle 10 mosse della campagna “Meno rifiuti, più risorse” di Comuni Virtuosi, chiede alla aziende produttrici di ridisegnare i prodotti (e cicli produttivi) in un’ottica di economia circolare.

Dal 2012 l’iniziativa presidia il tema con particolare riguardo al ruolo giocato dal mondo industriale perché, spiega l’associazione, “la prevenzione del rifiuto dipende in larga misura dalle scelte progettuali applicate ai prodotti che le aziende immettono al commercio”. La campagna ha lanciato una petizione a che ora viaggia verso le 4000 firme e tra i commenti arrivati dai firmatari “è prevalsa la richiesta di poter compiere scelte di acquisto più sostenibili ‘sotto casa’, senza dover stravolgere la propria routine. Un’offerta di prodotti e opzioni di acquisto sostenibili è una leva imprescindibile per poter passare dal dire al fare. La partecipazione alla SERR sarà l’occasione per il rilancio di una nuova fase di sensibilizzazione per le aziende utilizzatrici di packaging tramite l’invio di comunicazioni personalizzate”.

Il messaggio veicolato è semplice. È necessario dare vita a prodotti che siano efficienti nell’uso delle risorse, e che, una volta arrivati alla fine del loro ciclo di vita, possano essere riciclati per recuperare le materie che essi contengono. In questo senso, il riuso dei contenitori, come avveniva con il vuoto a rendere per il vetro, è un’importante opzione che, secondo la campagna dei Comuni Virtuosi, andrebbe reintrodotta per controbilanciare il trend di crescita degli imballaggi. Il deposito su cauzione si sta affermando, nella teoria e nella pratica, come un sistema valido sotto il profilo costi/benefici. Affidare all’industria la gestione della raccolta degli imballaggi e la loro valorizzazione economica a fine vita potrebbe rappresentare, sempre secondo l’Associazione, la scelta vincente per ottenere un mercato degli imballaggi più circolare anche in Italia.

Esiste una relazione tra il deposito su cauzione, il riutilizzo dei contenitori e l’economia circolare applicata alla gestione degli imballaggi”- spiega Silvia Ricci responsabile campagne dell’Associazione Comuni Virtuosi – L’introduzione del deposito su cauzione degli imballaggi monouso garantisce ritorni economici ed ambientali importanti diretti e indiretti . Rende possibile il ritorno quasi totale di materiale di qualità rispetto dell’immesso al commercio, sottrae all’ambiente e ai cestini stradali un 40% dei rifiuti totali costituiti da imballaggi di bevande, riduce le spese di gestione rifiuti dei Comuni”.

Autore: Rinnovabili

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